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Ho letto il commento del signore Luomochefu sullo spregevole comportamento del vescovo campano e del suo trucchetto per non dar la comunione a chi s’inginocchia. |
Ch.mo Dott., |
L’anonimato, però, non attribuisce credibilità all’episodio o al malcostume: perché, inoltre, non fare il nome del vescovo e specificare di quale diocesi si tratta? Certe denunce si fanno a viso aperto. Di donnabbondi ce ne sono tanti. Cordialità da |
Siamo perfettamente d'accordo con lei nel denunciare con nome e cognome gli autori di episodi spregevoli e di malcostume, chiunque essi siano, perché non è giusto che essi siano favoriti dall'anonimato, e perché è bene che siano pubblicamente svergognati, nella speranza cristiana che si correggano e facciano ammenda, riparando al malfatto e allo scandalo. Da parte nostra, in più, rifuggiamo dal dare loro ogni titolo onorifico, al quale con la loro pessima condotta loro stessi hanno già rinunziato: avrà quindi certamente notato che non li chiamiamo "Reverendo, Padre, Don..." e che tutt'alpiù diamo loro del "signore" (regolarmente in minuscolo). Cordialmente, in Gesù, Maria e Giuseppe, |
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Riferimenti: |