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NON È ORA DI SVEGLIARSI ?
di Pia Mancini

Fonte: Chiesa Viva , Marzo 2007

       Il vibrante articolo della combattiva prof.ssa Pia Mancini porta il discorso anche sullo scempio architettonico e mobiliare che si fa nelle nostre chiese, dalle quali è scomparsa la Croce, ma fa bella mostra di sé il satanico caprone, anche se ben mimitizzato.
       No a Cristo, ma sì a Satana! No al Cristianesimo, ma sì all'ebraismo e all'islamismo! Niente Croce, ma avanti tutta con le stelle a cinque punte!...
       Sarà anche per questo che Benedetto XVI fa difficilemnete e molto raramente il segno di Croce, preferendo un più ecumenico gesto di accoglienza?...
       Ecco delle immagini dimostrative. Guardate la "porta della pace" e dite se non vi vedete la testa del caprone.

                          

Basilica della Natività a Betlemme: la "Porta della pace" vista da lontano: salta subito all'occhio un insieme indistinto simile alla testa del caprone

Particolare della "Porta della pace" visto da vicino: nel complesso indistinto richiama la stella a cinque punte capovolta ovvero la testa del caprone

// massone Gorel Porciatti scrive: «La Stella a 5 punte, se rovesciata, diventa il simbolo degli istinti immondi; in essa si può inscrivere la testa di un becco». Il massone Jules Doinel scrive: «La Stella a 5 punte è Lucifero stesso» e, ad ogni punta della Stella, corrisponde uno dei cinque sensi luciferiani dell'uomo. Cioè, questo è, contemporaneamente, il simbolo del "Culto del Fallo" e del "Culto di Lucifero" della Massoneria.

Se pensiamo alla profanazione progettata  e realizzata con il tempio satanico realizzato a San Giovanni Rotondo in offesa a Dio e a San Pio, queste due immagini sono ben poca cosa, anche se ugualmente ingiustificabili e assurde.

La Redazione

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazion
e

       Gioiscano i democratici sinistroidi: proprio nel periodo natalizio sul sito www.pubblica.istruzione.it, fra le novità di Dicembre 2006, c'è un'importante iniziativa per le scuole: il Programma "Bibbia Educational", ovvero scuola del dialogo. La nota, testualmente, recita: "Bibbia Educational", per ora parte in sessanta scuole italiane come strumento interattivo che permetterà ai ragazzi di differenti religioni di conoscersi meglio attraverso percorsi didattici multidisciplinari e interreligiosi tra Cristianesimo, Ebraismo e Islamismo. La scuola diventa sede privilegiata per promuovere un'educazione improntata al dialogo e all'incontro tra culture e religioni diverse.
       L'iniziativa è stata presentata al Ministero della Pubblica Istruzione dal Ministro Fioroni, insieme al Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, a Riccardo Di Segni, Rabbino Capo di Roma, e a Osama Al Sghir, Presidente dei giovani musulmani in Italia.
       «"Bibbia Educational"
è stato elaborato da un comitato di esperti biblisti: è composta da 13 cd-rom e da 13 dvd con un ampio apparato di testi della Bibbia e del Corano che raccontano le storie di personaggi paradigmatici della Bibbia, come Abramo, Giacobbe, Mosè».
       L'escamotage per introdurre Corano ed Ebraismo nelle nostre scuole, per la definitiva scristianizzazione dei nostri figli, è stato dunque finalmente trovato!
       Tralasciati i pareri del Ministro, del Rabbino e del Musulmano che non avrebbero potuto essere diversi, è utile soffermarsi sulla posizione del Card. Poupard, che dovrebbe difendere, fino al sangue, sia la Fede cattolica sia la formazione delle nuove generazioni da ogni forma d'inquinamento dottrinale.
       Egli, infatti, afferma: «II progetto "Bibbia Educational" è una proposta didattica suggestiva, un investimento per il futuro della nazione, per il dialogo necessario tra culture e religioni. In questo momento così delicato della nostra storia, tutti abbiamo la stessa sensibilità: solo con un sottofondo di valori comuni, le religioni possono convivere fecondamente e sinceramente (...)» (chi deve essere fecondato e da chi? N.d.a.).
       Altra notevole trovata, sempre in ambito didattico, è la promozione del film "Nativity" da parte delle autorità scolastiche, retribuite anche con il denaro dei cattolici, che diffondono tra gli insegnanti la nota di Agiscuola che offre agli alunni la visione del film ad un prezzo pari alla metà del costo normale del biglietto.
       Si eliminano Crocifisso e presepi per non turbare gli appartenenti ad altre confessioni, ma si provvede a deviare i nostri giovani con le eresie, con l'obbligo dello studio del Corano e dell'Ebraismo, per decisione non solo della classe dirigente, orgogliosa di professarsi laica, ma che non esita, quando le convenga, ad entrare in faccende religiose, bensì anche della Gerarchia Vaticana che ritiene addirittura fecondo l'insegnamento di un'accozzaglia di principi multiconfessionali e "poco preoccupante" il film Nativity che attenta al dogma dell'Immacolata Concezione, facendoLa partorire con le doglie: è un modo come un altro per attaccare il Peccato originale!
      
Gioiscano gli atei faziosi e irriducibili: tra non molto i gay, anche in Italia, potranno adottare figli e vedere legalizzate le loro pulsioni, finora motivo di vergogna. Gioiscano i disabili, gli anziani, gli ammalati inguaribili: non è lontana la legge sull'eutanasia liberatoria, che gli uomini  "giusti" della Repubblica auspicano, mentre si danno da fare per difendere aborto e divorzio, con rabbioso anticlericalismo e falso umanitarismo.
      Gioiscano fedeli e clero giacobini:
la morale e il Cattolicesimo si sono dissolti nel nulla, complice la classe docente, colta e democratica, che festeggia Halloween, ma si vergogna delle proprie radici cristiane; ma è da condannare, visto che si celebrano "messe Halloween" nelle Chiese cattoliche?
      
Gioiscano certa Gerarchla Vaticana, progressista e secolarizzata, per gli amari frutti del pernicioso Vaticano II e del suo nefasto ecumenismo: la S. Messa è divenuta allegro convivio di assemblee pagane; le Chiese sono sale per informi ammucchiate multireligiose, dove ciascuno prega il proprio dio; i movimenti ecclesiali, gestiti da laici conniventi, esercitano una sorta di sacerdozio eretico, riscuotendo ampi consensi dal "popolo di Dio" e dai Pastori, ormai membri onorari della chiesa globale; le donne ministre, somministrano la Santa Comunione dentro e fuori i luoghi di culto, non di rado portando nostro Signore, in tasca, agli ammalati; il clero, corrotto e pedofilo, anziché essere scomunicato e ridotto allo stato laicale per l'alto tradimento di Cristo e del Suo Corpo Mistico, è trasferito a rovinare altre parrocchie e diocesi, o promosso; il culto e le statue dei Santi sono quasi del tutto spariti, perché "roba di altri tempi", sintomatici di una fede naturale, poco adulta, e perché invisi ai luterani ed ai giudei; la SS.ma Madre di Dio è divenuta per tutti semplicemente "Maria", e lo Spirito Santo è ormai lo Spirito (di chi?); i Tabernacoli sono decentrati o nascosti; orribili mense di altrettanto orribili templi massonici hanno fatto dimenticare gli Altari che ricordano troppo il Calvario, pietra d'intralcio alla sinarchia; la Confessione è disertata: tuttalpiù viene impartita un'assoluzione generale dai Presidenti di turno; gli Ordini Religiosi, fedeli al Vangelo e alla Tradizione, sono continuamente oggetto di vessazioni ricattatorie e di persecuzioni da parte delle stesse Autorità Ecclesiali (l'ultimo, sconvolgente episodio, per altro emblematico del nuovo clima che si respira, è quello riguardante l'Istituto delle "Figlie del Cuore di Gesù", la cui casa di Roma è stata chiusa e le Suore trasferite, probabilmente perché troppo contemplative e poco allineate con i dettati ecumenici; i terreni, vicini al Santuario di Loreto, sono stati affittati dal Vaticano all'IKEA (Repubblica del 4/12/2006); a Saint Pierre, in Francia, è stata ultimata la chiesa progettata da Le Corbusier che ricorda, nella forma, un cassonetto della spazzatura).
       Con simile disastro ben si armonizzano i latrati inverecondi dei vescovi francesi contro il "Motu proprio" del Santo Padre sulla liberalizzazione della S. Messa Tridentina ovvero del Messale di S. Pio V, vietati entrambi da Paolo VI perché di danno alle pastorali dettate dal Vaticano II.
       Al clero modernista ed ai suoi seguaci senza fede, nonché al loro infernale ispiratore non può che dare fastidio il SS.mo Sacrificio del Redentore, così come è sgradito al giudaismo ed al protestantesimo: molto, molto meglio l'impersonale, diplomatica cena!
       Cosa farà e dove fuggirà questa immensa moltitudine di apostati, quando apparirà in cielo il Segno del Figlio dell'uomo, ossia quella Croce vilmente svenduta per trenta denari?
       Quale giustificazione sarà data della diffusa empietà che ha ridotto l'umanità al di sotto dello stato animale: il dialogo o lintercultura, le pastorali comunitarie o la pace, le preghiere interreligiose o il buonismo ecumenista, la sinarchia religiosa o il villaggio globale? Chi, dinanzi, a Dio, avrà il coraggio di affermare di aver operato a gloria del presunto, unico Spirito presente in ogni credenza e superstizione?
       Quale motivazione sarà data, all'Altissimo, delle persecuzione, del dileggio, del disprezzo, dell'emarginazione subiti dai pochi, veri Sacerdoti Cattolici, conformi a Cristo e al Vangelo e perciò martiri del progressismo devastatore?
       È impossibile, a livello umano, trovare un antidoto al tossico dell'ideologìa contemporanea che ha permeato di sé ogni aspetto dell'esistenza: solo Dio può porvi rimedio, ormai!
       Non meravigliamoci troppo dei casi eclatanti denunciati dalla cronaca quotidiana: gli assassini di Erba non sono più crudeli di tanti che non usano i coltelli, ma armi psicologicamente più sottili, che procurano, di giorno in giorno, una morte lenta e disperata, a causa della privazione sia dei beni spirituali sia di quelli materiali. Affinchè ci si renda conto dell'umiltà e dell'obbedienza dei nostri Pastori giova sapere che il Card. Francis Arinze, Prefetto della Congregazione del Culto, il 17 Ottobre 2006, su indirizzo del Papa, ha inviato a tutte le Conferenze Episcopali del mondo una lettera con cui comunicava la sostituzione della formula "per molti" alla formula "per tutti", durante la consacrazione del vino nel Santo Sacrificio della Messa.
      
Né i fedeli né i parroci sono stati informati dell'innovazione. Il che è tutto dire! Appare evidente, infatti, che il cambiamento contrasta con le menzogne che si vanno affermando circa la salvezza "per tutti": anche per gli amici della Gerarchla Vaticana, non di Cristo, Signore della storia; quindi, è bene tacere.

Pia Mancini

   
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