Precisiamo che articoli, recensioni,
comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati
non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo
se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice
comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione),
pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.
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Segnalato da Rafminimi |
Il nostro
carissimo amico Rafminimi ci sottopone quanto intercorso l'anno scorso
tra un preparatissimo e informatissimo giornalista de "la Repubblica"
(edizione barese) e l'umile Signora Janet, a propostito di un articolo
dal titolo strillone "La messa [rigorosamente in minuscolo] clandestina
degli scomunicati". La Redazione |
[G. Messa:] La messa clandestina degli scomunicati MASSAFRA - La chiesa è in una masseria settecentesca a un paio di chilometri da Massafra. Una delle tante cappelle rurali che i preti di paese raggiungevano di nascosto, nell' Ottocento, per celebrare la messa domenicale dei briganti. |
Un Messa, maiuscolo, che scrive messa in minuscolo,
lo farà perché crede grande sé e piccola la Messa?
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[Janet:] |
Forse non è male chiarire al Sig. Messa che Janet
scrive Briganti in maiuscolo per un senso di rispetto, di stima e di ammirazione,
di venerazione quasi: quei Briganti infatti rappresentano la Resistenza
del Sud all'ingiustificata e proditoria invasione dei Piemontesi, rappresentano
la Fedeltà al legittimo Re borbone contro l'usurpazione e il tradimento!
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[G. Messa:] |
[Janet:]
Qui, mi scusi, di imprecisioni ne scrive un bel po'. Anzi, sarebbe bene, e diritto dei suoi lettori (oltre che dimostrazione di correttezza professionale), che lei scrivesse le dovute rettifiche. Lei scrive: "rito che il Vaticano, il 13 luglio di quindici anni fa, bollò con la scomunica". Ora il 3 Luglio 1988, e non il 13, con il documento "Ecclesia Dei afflicta", la Chiesa non solo non bollò di scomunica il Rito tridentino, ma anzi invitava i Vescovi ad essere più generosi circa l'applicazione dell'indulto del 1984, che consente appunto di celebrare quella Santa Messa. Poi consideri che non ha senso "scomunicare" un rito, che io sappia, si scomunicano le persone; una volta si lanciava l'interdetto sui luoghi; i riti, al massimo, si "condannano". A sentir lei mi ritorna alla mente il racconto di un amico che anni fa mi riferiva che erano state "scomunicate" le ossa di Santa Filomena. Le aggiungo che dieci anni dopo, nel 1998, il Cardinale Ratzinger ha dichiarato che nessuno ha il potere di vietare un rito, una volta che sia stato approvato! Il documento "Ecclesia Dei afflicta" non scomunica proprio nulla e nessuno. Si limita a dichiarare che, con le consacrazioni episcopali non autorizzate del precedente 30 giugno, Mons. Lefebvre, i quattro vescovi consacrati e Mons. De Castro Mayer (quest'ultimo "in via presuntiva") erano incappati nella scomunica riservata appunto a chi procede a consacrazioni episcopali senza mandato romano. Lei rincara la dose: "Anche don Aldo è stato scomunicato: lui come tutti i sacerdoti della Fratellanza San Pio X, fondata nel 1970 da monsignor François Charrière, vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo, su ispirazione di Marcel Lefebvre", In
un breve periodo (incompleto) scrive CINQUE gravi errori o frottole
che dir le piaccia: |
A completamento del periodo aggiungiamo il SESTO errore:
"Marcel Lefebvre [...] contestò aspramente alcune affermazioni
conciliari e fu bollato come scismatico". Noi, tanto per restare in tema, diciamo che un "giornalista" che in un periodo commette ben sei gravissimi errori saremmo del parere che la "scomunica giornalistica" se la sia ampiamente meritata: bisognerebbe cancellarlo dall'albo! |
[G. Messa:] |
[Janet:] |
Non
è colpa del Sig. Messa se le notizie in quel di Bari non arrivano,
così non gli sono arrivate le proteste dei vari intellettuali e
politici e d'altra parte il Sig. Messa ha il diritto di riferire quel
che più gli piace.... Tuttavia noi restiamo del parere che una
maggiore e migliore documentazione (e informazione) sarebbe doverosa e
utile a chi vuol piccarsi di fare il giornalista...
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