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Mi permetto
di segnalarLe quanto sta succedendo nella II Commissione della Camera
dei Deputati, dove viene discusso in questi giorni un provvedimento
che contiene misure contro la pedofilia ( 4599 ).
Ho presentato un emendamento
premissivo che ha inserito nella discussione la riforma della prostituzione
minorile.
Non tutti sanno che il codice
penale all'articolo 600-bis punisce i clienti delle prostitute minorenni
di anni 15 al massimo. E' evidente che la prostituzione delle ragazze
di 16 e 17 anni (che non credo sia una cosa normale e da sostenere)
trova motivo nei soldi dei clienti, è l'impunità dei clienti
che rende possibile l'esistenza di questo triste commercio e che spinge
le mafie a schiavizzare delle ragazzine e a metterele sulle nostre strade.
Io ho proposto
di punire sempre il cliente della prostituta minorenne. Su
questa proposta che mi sembra di semplice buon senso si è aperto
un dibattito in Commissione e il Governo ha presentato un suo emendamento
identico che varrà presto discusso.
Alcuni deputati insistono
per mantenere il limite dei quindici anni della prostituta per la punibilità
del cliente con delle motivazioni che io semplicemente non capisco.
La mia idea su questa discussione è riportata da un comunicato
stampa che potrà trovare in allegato.
Se il tema La interessa, Le
suggerisco di visionare gli atti della II Commisione Camera e, se crede,
prendere le iniziative che ritiene.
Io
non capisco neanche il senso di non punire la produzione di materiale
pedopornografico che ritrae tredicenni se il "produttore"
è un sedicenne (emendamento 3.50 del relatore). La
pornografia libera tra bambini? Diventerà una facile scappatoia
per gli adulti - è ovvio, secondo me-.
Io
Le assicuro che mi impegnerò fino in fondo nella mia azione politica
in questo settore, ma ho ritenuto utile rivolgermi anche alla società
civile per avere un supporto, o anche una visione contraria, un confronto,
su questo tema.
Spero
di non averLe rubato troppo tempo, e La ringrazio per l'attenzione
Distinti saluti
Teodoro Buontempo
COMUNICATO STAMPA
21 GENNAIO 2005
«La sinistra
si oppone alla punizione dell'adulto che "compra" un minorenne»
Esaminato e accantonato l'emendamento di Buontempo
sulla pedofilia
"È
con profonda amarezza che ho appena concluso la lettura degli atti della
commissione della Camera dove è stato discusso il mio emendamento
che mi mira a punire coloro che comprano le prestazioni sessuali di
minorenni," ha dichiarato l'onorevole Teodoro Buontempo.
"La
discussione si è persa dietro a immotivati timori che la norma,
anche come riformulata dal Governo, vada a toccare la libera determinazione
sessuale di ragazzi e ragazze minorenni, cosa che l'emendamento non
riguarda. Ho proposto di punire coloro che escono di casa e vanno a
spendere soldi con ragazze e ragazzi che spessissimo sono sfruttati
da adulti che li costringono a vendersi. Esiste il limite dei quindici
anni di età per la punibilità del cliente e voglio innalzarlo
ai diciassette; qualcuno mi spieghi la logica
di considerare normale l'acquisto della sessualità dei sedicenni
e delle diciassettenni: la giovane prostituta che viene fermata dalle
forza dell'ordine viene segnalata ai servizi sociali, il cliente viene
invece considerato "uno che non ha fatto niente."
"Mi
chiedo se le riunioni della Commissione si svolgano nel parlamento italiano
o sul pianeta Marte. Solo chi vive su Marte può ignorare che
in Italia di continuo si leggono notizie sullo sfruttamento della prostituzione
minorile. Anche l'altro ieri si sono effettuati arresti contro sfruttatori
che avevano organizzato una "casa chiusa coatta" in cui erano
usate anche ragazze minorenni: per la nostra legge i clienti delle ragazze
sfruttate -anche se chiedevano espressamente ragazze minorenni- non
sono perseguibili. La storia di quelle ragazze è uguale a quella
di tante altre e se ne leggono tutte le settimane: sono state rapite
o invitate con l'inganno per costringerle a mettersi sulle strade d'Italia.
Vorrei sapere se i colleghi Lucidi, Finocchiaro e Grillini che
hanno tanti dubbi su questa norma sono convinti che il motore
di questo ignobile commercio non sia l'impunità per gli adulti
italiani che offrono denaro per "comprare" ragazze e ragazzi.
Il
maschio italiano cliente della prostituzione schiavizzata ha paura della
professionista adulta, preferisce la minorenne proprio perché
più docile e fisicamente inferiore. Le mafie trovano più
facile sottomettere e arruolare con la minaccia e l'inganno la giovane
o il giovane, soprattutto se straniero, proprio per la sua minorità.
Come possiamo combattere
le pedofilia se l'adulto che compra il corpo di una minorenne per le
nostre leggi è innocente? Il passo dalla prostituta
sedicenne alla bambina dodicenne è assai breve per gli inqualificabili
clienti.
La
libera determinazione sessuale dei minorenni non è in discussione,
qui si parla di sfruttamento, di mercificazione di corpi, di alienazione
della sessualità."
L'onorevole
Buontempo, che da anni propone la punizione dei clienti delle prostitute
minorenni ha concluso con un invito: "Invece di stare su Marte,
i colleghi si facciano un giro, la sera, sulla via Salaria, dalla tangenziale
est verso Monterotondo, a piazza del Cinquecento, sulla via Collatina,
vedranno se le ragazze che si vendono sono maggiorenni, se i clienti
sono imberbi sedicenni o signori benestanti che cercano giovani persone
trasformate in cose in vendita."
Teodoro Buontempo