Ancora confusione e imbarazzo quando si tratta di difendere la Famiglia:
       il Consiglio regionale della Campania ha approvato all'unanimità un nuovo Statuto Regionale, nel quale alla famiglia vengono equiparate delle non meglio definite "unioni familiari".
       Lo Statuto della Regione Campania è stato approvato in prima lettura il 18 settembre 2004 ed attende di passare l'approvazione in seconda lettura non prima di 60 giorni, come richiesto dalla Carta Costituzionale.
       Il testo approvato sta dando luogo ad interpretazioni discordanti del concetto di famiglia:
       l'articolo 9 del testo approvato afferma che la Regione "promuove ogni iniziativa" per favorire "il riconoscimento ed il sostegno alla famiglia fondata sul matrimonio ed alle unioni familiari", mentre all'articolo 74 dello stesso testo si dice che questa disposizione "dispiega i suoi effetti nel rispetto dei principi dettati dagli articoli 29 e 30 della Costituzione italiana ".

       L'articolo 29 della Costituzione definisce la famiglia come "società naturale fondata sul matrimonio". Da una lettura combinata degli articoli dello Statuto e quelli della Carta Costituzionale si può dedurre che la "famiglia fondata sul matrimonio" —cui fa riferimento l'articolo 9—  sia quella indicata dagli articoli 29 e 30 della Costituzione.

       Qual è dunque il significato del riferimento alle "unioni" familiari dell'articolo 9 dello Statuto regionale?
       L'espressione "unioni familiari", inserita nel contesto del dibattito svoltosi alla Regione Campania, fa emergere le difficoltà di un testo che potrebbe lasciare il concetto di famiglia in balia di interpretazioni soggettivistiche.

       Infatti, la lobby gay campana, attraverso tutti i media compiacenti, sta cercando di:
       - far passare un'interpretazione del testo approvato che non tiene conto del riferimento costituzionale, con la solita strategia di millantare vittorie che non esistono;
       - chiedere la modifica dell'articolato statutario, inserendo ulteriori forzature nel già citato articolo 74.

       Fattisentire.net invita a scrivere a tutti i Consiglieri regionali campani chiedendo di modificare la lettera dell'articolo 9 per togliere il riferimento alle "unioni familiari" diverse dalla famiglia fondata sul matrimonio. Tale invito è inteso anche a rafforzare la giusta interpretazione degli art. 29 e 30 della Costituzione, a cui lo Statuto fa esplicito riferimento.

       Chi vuole avere informazioni più dettagliate e aderire alla campagna di protesta e di sensibilizzazione lo può fare cliccando qua e seguendo le indicazioni presenti.

Lo short link è: http://campania.totustuus.info .

Fattisentire.net

Gianmaria Leotta

È ben strano come certi rappresentati del popolo, che al momento di chiedere il voto si dicono buoni cristiani e ottimi cattolici, dimentichino di esserlo quando si tratta di far passare certo schifo di leggi con le quali equiparano il male al bene, il concubinato alla famiglia! E tutto come se Dio non esistesse, come se Dio non ci avesse mai dato le sue leggi!

È falso! Infatti non si vuole rispettare, ma usare la Costituzione, interpretandola e piegandola ai propri scopi

Non sarebbe ormai tempo di smetterla di farci comandare da una minoranza di viziosi? Non sarebbe ormai tempo di smetterla di permettere che facciano il loro comodaccio, che insozzino le nostre città, la nostra vita?

Ma ricordiamoci che non bastano le pie intenzioni, OCCORRONO LE AZIONI, I FATTI !!!

E allora diamoci una mossa e agiamo, facciamo qualcosa, aiutiamo i Campani !