Precisiamo che articoli, recensioni, comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione), pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.

 

 
 

La Messa in moschea è proibita

       Prima, in tempi preconciliari, quando si aveva bisogno di qualcosa, si accendeva una candela a Gesù Sacramentato, alla Madonna, a San Giuseppe, a qualche Santo particolare..., oggi invece risolviamo tutto con "un minuto di silenzio", con una marcia o magari con tante candele accese... ma non a Dio o ai Santi! candele non confessionali... che illuminino nella notte... accese al "dio illuminismo"... In fondo è un bel folclore...

       Prima si recitavano preghiere e si facevano processioni, oggi si recitano comizi e discorsi di circostanza e si procede in cortei e marce ufficialmente incolori ma ricche di tanto rosso...

       Prima la Chiesa interveniva invocando Dio e i Santi e ricordando le leggi di Dio, la morale naturale e cristiana...,
oggi tace o tutt'al più invoca l'ONU, le leggi della Democrazia, dell'Uguaglianza sociale, della Dignità Umana, novello Dio e centro dell'universo, nel quale non c'è più posto per una Trinità che disturba tanto cugini e fratelli maggiori !

       Noi che in Dio crediamo, noi che la Trinità l'adoriamo, possiamo pensare che un Dio ignorato, disprezzato, scimmiottato... possa gradire certe farse, certi insulti presentati come preghiere?! Se «dii gentium daemonia sunt», non crediamo che Dio gradisca una messa celebrata in daemonum ara: è una profanazione! è un sacrilegio!!!

Ce la dobbiamo prendere con il pretino... cretino di turno?
— Anche, ma soprattutto con i cattivi Pastori! forse essi stessi apostati e senza Fede, nemici di quel Cristo, in nome del quale ingrassano con prebende e stipendi immeritati ["Chi non è con me è contro di me",
Mt 12, 30] !!!

La Redazione

       Dopo il lancio dell'Andkronos di ieri che annunciava la celebrazione di una Messa cattolica nella Moschea di Colle di Val d'Elsa abbiamo fatto presente all'Arcivescovo Mons. Antonio Buoncristiani che ciò non era possibile secondo una tradizione ininterrotta della Chiesa, codificata nel Codice di Diritto Canonico e nel recente documento della Congregazione romana per il Culto Divino «Redemptionis Sacramentum» che, al paragrafo 109, stabilisce testualmente: «Non è mai consentito a un Sacerdote celebrare nel tempio o luogo sacro di una religione non cristiana».
       Ma al di là delle norme canoniche viene da chiedersi con quale leggerezza un Sacerdote possa accettare una proposta del genere che, ove attuata, potrebbe configurararsi anche come apostasia dalla fede e trarre in inganno i fedeli cattolici; infatti Sacerdote ed Imam a quale Dio si rivolgono visto che Musulmani e Cristiani non hanno lo stesso Dio? E' sufficiente qualche nozione modesta di teologia per capire questo dal momento che il Dio dei Cristiani, la seconda Persona della SS. Trinità, si è incarnato e rivelato, mentre per l'Islam Gesù Cristo non è che un Profeta, seppur importante, e a causa della SS. Trinità i Musulmani considerano i Cristiani politeisti.
       Non era sufficiente stilare un documento comune per chiedere la liberazione delle due volontarie italiane prese in ostaggio invece di arrivare a gravi atti di sincretismo religioso pericoloso per la fede e che denota carenza di cultura generale e teologica?
       Nella prima lettera ai Corinti San Paolo parla in modo chiaro ed inequivocabile: «E in realtà, anche vi sono cosiddetti  "dèi"   e molti   "signori", per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto ha origine, anche noi in Lui; e un solo Signore, Gesù Cristo, in virtù del quale tutto esiste, anche noi, grazie a Lui».

Militia Templi

   

Militia Templi - Christi pauperum Militum Ordo - Milizia del Tempio - Ordine dei poveri Cavalieri di Cristo (Persona Giuridica secondo il Codice di Diritto Canonico ed il Codice Civile Italiano)

Non nobis, Domine, non nobis...


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