Precisiamo che articoli, recensioni,
comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo
se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice
comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione),
pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata. |
Don gallo È morto. Deo gratias! Fonte: http://www.unavox.it/FruttiPostconcilio/NuoviPreti/Il_funerale_del_Gallo.html |
Anche quest'altro bell'impiastro Dio ce lo ha tolto di mezzo: Deo gratias! Un prete, meglio un compagno che, coerentemente, non credeva in Dio, che piegava e adattava Dio e la Religione al suo credo politico, che confondeva il peccato con gli ultimi, che volendo proteggere gli ultimi, proteggeva il peccato, e lo esaltava (vera apologia del peccato!), che non si curava di convertire il peccatore, ma lo incoraggiava a continuare a peccare. Il canto di questo gallo non ha convertito nessuno, ma ha confermato i peccatori nel loro peccato.
Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi |
Ed ecco che è morto anche Andrea Gallo, come tutti peraltro, prima o poi.
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(1) Similis cum similibus...
(2) un termine casuale o voluto? (3) Evidentemente questa sorgiva era avvelenata, o quanto meno errata, infatti compito precipuo del sacerdozio non è quello di occuparsi del sociale, ma del morale e dello spirituale. |
E significa anche che ogni prete moderno fa bene a dare la "sua" risposta ai mali degli uomini, giustamente senza pretendere che la "sua" risposta sia la risposta di tutti. È il capo dei vescovi italiani che parla, ufficialmente e pubblicamente, e insegna che i cattolici, e massimamente i preti, non devono dare le risposte della Chiesa, le risposte di Dio, ma le "loro" risposte, come se la religione cattolica fosse una specie di religione "fai da te"… con l'avallo e anche la condivisione e anche il plauso dei vescovi. E per dimostrare con i fatti tale condivisione, il Card. Bagnasco indossa per l'occasione una stola adatta alla bisogna, non una stola cattolica… ovviamente! |
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Esempio di nuovi preti della nuova Chiesa: Luigi Ciotti e Angelo Bagnasco
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E distribuisce la comunione a tutti, massimamente ai pubblici peccatori, insegnando ufficialmente e pubblicamente, che contravvenire ai comandamenti di Dio è cosa che si può tranquillamente riparare con “la fantasia del bene che è grande, ed è percorsa con generoso sacrificio da molti”. Strano connubio questo, tra il capo dei vescovi italiani, un prete d’assalto e un pubblico peccatore, che delinea un abbozzo della nuova Chiesa conciliare, una Chiesa “al passo con i tempi” e a braccetto col peccato. Come spiegato da Luigi Ciotti, prima dell’ultima benedizione: |
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Come ha ricordato Vladimiro Guadagno, nella “preghiera dei fedeli”: Una Chiesa moderna che, per mano del capo dei vescovi italiani, benedice una bara dove non c'è una croce, ma un cumulo di “oggetti” affastellati in maniera impropria e blasfema: drappo rosso, cappello nero, copia della Costituzione e copia della… Bibbia!
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Una Chiesa moderna che si compiace del connubio improprio tra fedeli e infedeli, magari tutti nominalmente cattolici, ma tutti dimentichi del cuore del cattolicesimo: il Vangelo.
Una Chiesa moderna che permette a certi preti moderni di violare gli altari e di sbeffeggiare la Santa Messa, senza cacciarli via, come sarebbe suo preciso e inderogabile dovere. Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio,
abbi pietà di noi peccatori! |
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