Precisiamo che articoli, recensioni,
comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi
pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma
solo se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una
semplice comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di
pubblicazione), pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.
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A
A A CHIESA VENDESI !!!
L'IPOCRITA LETTERA DELL'ARCIVESCOVO Seán Patrick O'Malley, OFM Cap. sulla "Ristrutturazione" delle Parrocchie |
"Lupi vestiti d'agnello!"...
Mai forse la definizione di Gesù risulta più appropriata come nel caso di Seán Patrick O'Malley, Arcivescovo di Boston e frate cappuccino. Mi viene spontanea una domanda: ma quel cappuccino ha fatto il voto di povertà? o ne è stato dispensato? È un Arcivescovo cappuccino o un capoccione arcivescovo ? |
Le sottolineature sono nostre |
9 Gennaio 2004 Miei cari Fratelli e Sorelle in Cristo, Possa la Grazia e la Pace del nostro Signore Gesù Cristo Incarnato essere con ognuno di tutti voi per l'intero Anno Nuovo! Nel corso del mio recente incontro d'Avvento con quasi tutti i sacerdoti al servizio dell'Arcidiocesi di Boston, li ho informati sul fatto che presto avrei scritto a tutti i fedeli dell'Arcidiocesi sul processo della ristrutturazione. Ora mantenendo fede a quell'impegno, vi invito a prestare un'accurata attenzione a questa lettera. |
Parla l'agnello... |
Nel corso degli ultimi venti anni o giù di li, il numero delle parrocchie nell'Arcidiocesi di Boston è diminuito dalle 404 nel 1985 alle 357 attuali. Nell'arco della maggior parte di questi ultimi due decenni, il cosiddetto "progetto Boston" ha cercato di sviluppare indicazioni per le ristrutturazioni parrocchiali a livello dei "clusters". Il piano pastorale sui livelli parrocchiali e sui "clusters" ha voluto avere giustamente, come obiettivo principale, la missione della Chiesa. Oggi, per una serie di ragioni, tale piano per la missione è più cruciale che mai. Tra queste ragioni vi sono: |
Ma l'Arciv. si è chiesto perchè
ben 47 son venute meno in appena 19 anni? |
· Cambiamenti demografici: le persone si sono
trasferite; nascono meno bambini; sono diminuiti i regolari
frequentatori della chiesa;
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Non basta dire che nascono meno bambini e che diminuiscono
coloro che frequentano la chiesa: cosa ha fatto l'Arciv. in favore dei
bambini, contro l'aborto, contro l'immoralità che porta all'aborto?...
Ha predicato contro l'aborto? Ha agito (perché fides sine
operibus vana est!) contro l'aborto? Oppure ha cercato di non dispiacere
il suo "fratello" abortista, pedofilo e sodomita? Se gli uomini
di chiesa si comportano secondo la logica dell' "opportunismo",
secondo il proprio interesse, come tutti gli altri, perché mai
i fedeli dovrebbero preferirli? È logico che vadano via!
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· Lo scarso numero di sacerdoti: il
nostro bisogno è superiore ai 40 seminaristi di Boston di cui
ora disponiamo. Tutti noi, clero e fedeli, abbiamo il dovere di cercare
e d'invitare i giovani a prendere in considerazione la vocazione al
Sacerdozio, allo stesso modo in cui affrontiamo le necessità
sociali nelle nostre case e nelle nostre parrocchie, così s'
incoraggi tutto il nostro popolo, giovani e anziani, a rispondere fedelmente
e generosamente alla chiamata di Dio nella loro vita;
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Occorrono più sacerdoti! È il grido
del coccodrillo: prima hanno fatto sì che si svuotassero i seminari
e ora fingono di piangere sui seminari vuoti. Hanno introdotto il vizio
nei seminari, in nome di uno sbagliatissimo concetto di libertà;
hanno aperto porte e finestre al fumo di Satana... ed ora vorrebbero
ancora seminari pieni e sacerdoti puri?!!! No! Natura non facit saltus:
i seminari sono pressocché vuoti e i preti... pedofili abbondano,
a tutti i livelli!
Vergogna! La situazione non si sana chiudendo qualche parrocchia qua e là, vendendo questa o quella chiesa... Perché così facendo si ottiene il miglioramento soltanto di qualche portafoglio, ma non delle anime! Assicurate ai giovani una vita RIGIDAMENTE PURA, senza cessioni di sorta, e vedrete che l'eroismo li attirerà e risponderanno generosamente alla Chiamata di Dio. |
· Difficoltà finanziarie affrontate da molte parrocchie: esasperate, senza dubbio, dallo scandalo degli abusi sessuali, molte parrocchie sono state in lotta per anni, se non per decenni, con opprimenti contese fiscali, inclusa l'impossibilità di venire incontro a tutte le loro responsabilità fiscali; |
Ed ecco il problema dei problemi per quel cappuccino
di un Arcivescovo che ha fatto voto di povertà! Il problema finanziario!
Parla l'impresario, il patron, meglio il capoccion dell'Azienda Arcidiocesi!
Il problema morale dello scandalo pedofiliaco e sessuale in genere pare che non lo preoccupi più di tanto: sembra che lo condanni soltanto perché ha causato "difficoltà finanziarie". |
· L'attuale stato di degrado di molti dei nostri edifici: come fotografia istantanea delle dimensioni di questa realtà, una recente revisione di tutte le proprietà parrocchiali della città di Boston, comprendente approssimativamente 1/7 di tutti gli edifici dell'Arcidiocesi, ha riscontrato che portare questi edifici ad uno stato di accettabile standard di vivibilità, costerebbe approssimativamente 104 milioni di dollari. |
L'impresario Seán Patrick O'Malley, giustamente si preoccupa del degrado di molti "edifici". Notate: non li chiama neppure "chiese". Ma d'altra parte un buon manager deve andare subito al pratico: quegli "edifici", attualmente un peso finanziario, potrebbero diventare una fonte, una risorsa finanziaria!... Basta collocarli bene sul mercato...
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Il piano pastorale per la missione deve essere indirizzato senza ulteriore ritardo. Il riassetto delle risorse, la ristrutturazione, è urgentemente necessaria e deve passare dalla pianificazione e dalla discussione all'azione e alla realizzazione. Le fondamenta sono state delineate negli ultimi due decenni. Al riguardo si è già molto discusso. Adesso è il tempo per un'azione decisiva. |
Non si debbono avere dubbi, bisogna agire subito! (Come si è solleciti quando si tratta di soldi!) Con la scusa della ristrutturazione dell'azienda, pardon delle parrocchie, si potrà sanare... Che cosa?!
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Dobbiamo lavorare insieme per ricostruire la
nostra Chiesa. La mia convinzione -una convinzione che io spero e prego
che voi condividiate- è che il lavoro di ricostruzione della
nostra Chiesa comporti un serio, corale sforzo di tutta l'Arcidiocesi
allo scopo di realizzare una Chiesa maggiormente capace di adempiere
alla missione affidataLe dal Signore in risposta alle necessità
dei fedeli. Questa visione vuol dire che come passeremo alla prossima
fase della ristrutturazione ci dovrà essere molta collaborazione
e molta cooperazione. Appena questa parte del processo avrà inizio,
vi prego di sapere che:
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È tipico del vigliacco e del modernista non
usare i termini appropriati, anzi usare quelli che indicano il contrario
di quello che significano. Così se si vuole abortire, si dirà
che si vuole difendere la vita, se si vuole rovinare la liturgia si
dirà che la si vuole riformare (e la riforma protestante insegna
bene qualcosa!...), se si vuole distruggere si dirà che si vuole
costruire... Non solo. Questi vigliacchi, questi bugiardi, questi modernisti
vogliono anche nascondersi dietro il numero dei tanti, dietro l' "insieme",
dietro il "corale"... È una strategia già sperimentata...:
loro decidono, ma fanno in modo che si possa dire che han dovuto sottostare
alla volontà dell'assemblea, alla volontà degli altri...
loro avrebbero agito diversamente, ma sono stati costretti dal
voto dell'assemblea...
Ma l'autorità sta nell'Assemblea o nell'Arcivescovo? Sa mister Seán Patrick O'Malley che Gesù ha istituito autorità personali, e non collegiali? Arcivescovo è l'assembla o lui? |
· La ristrutturazione coinvolgerà un cospicuo numero di parrocchie nell'ambito dell'intera Arcidiocesi; |
"Un cospicuo numero". Non se ne preoccupa
minimamente! |
· Nessuna parrocchia è stata designata per la chiusura. Il numero di parrocchie da chiudere non è stato ancora determinato; |
Che consolazione! Non vi dico a chi tocca, quindi
potete stare tranquilli... -dice la volpe alle galline!
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· La ristrutturazione non coinvolgerà
solo quelle parrocchie incapaci di pagare i loro conti;
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La base di tutto è la materia! l'onorevole
denaro! le anime non c'entrano affatto!
- Sei povero? Ti butto a mare, ti anniento! - Ma ho bisogno!... - Non me ne importa! Non posso buttare i miei soldi, anzi se ti distruggo, ci guadagno! |
Il Reverendissimo Richard G. Lennon, Mediatore della Curia, ha accettato la mia richiesta di sovrintendere al processo di ristrutturazione e di essere Presidente di una Commissione Centrale, composta da fedeli e clero disponibili, provenienti da ognuna della cinque regioni dell'Arcidiocesi, insieme ad alcuni membri del personale arcidiocesano. Aspetto con impazienza il momento di lavorare con tale commissione e di riceverne consigli non appena verranno prese decisioni sul processo di ristrutturazione. |
Le solite Commissioni, un furbastro e tanti fessi scelti per dirgli di sì...
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Non saranno coinvolti e chiamati a dare il loro
contributo soltanto i vescovi regionali, i vicari, i pastori e altro
clero, ma mi attendo che anche il personale pastorale laico, i membri
del concilio pastorale parrocchiale e del concilio finanziario parrocchiale
siano coinvolti nei discorsi e nelle raccomandazioni.
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Certo, più si è, meglio è: è più difficile indicare il colpevole... Ma noi lo sappiamo già chi è che si vuol nascondere: è lei, mister Seán Patrick O'Malley; lei e il suo modo di intendere la Chiesa.
"Raccomandazioni" = ordini, disposizioni. |
Ad ogni modo, desidero assicurare sulla reale opportunità
che i parrocchiani siano ascoltati: questo processo deve effettivamente
essere il lavoro dell'intera Chiesa.
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Fateli parlare questi parrocchiani... crederanno di essere loro a decidere.... |
Tutti questi discorsi, che coinvolgono una così
larga fascia di persone, arricchiranno il processo di ristrutturazione
e potenzieranno lo sforzo della nostra Arcidiocesi nel ricostruire la
nostra Chiesa. Così come siamo uniti in tali discorsi,
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"Arricchiranno": termine sfugito di penna! Arricchiranno sì, ma l'Arcivescovo, non l'Arcidiocesi! |
allo stesso modo è imperativo che tutti vi partecipino con una mente aperta piuttosto che con un interesse personale a salvare una determinata parrocchia. La ristrutturazione sarà efficace soltanto se ogni individuo coinvolto sarà impegnato a servire l'intera famiglia cattolica dell'Arcidiocesi di Boston. Ogni parrocchia dell'Arcidiocesi, ad eccezione di quelle di Lawrence e Lowell che sono già ben avviate nel processo, inizierà le discussioni sulla ristrutturazione entro questo mese. Il Vescovo Lennon comunicherà al più presto un termine più preciso e dettagliato. |
"È imperativo": altro termine sfugito di penna. L'ordine è stato già dato!
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La passata esperienza ha dimostrato che chiudere le
parrocchie sarà doloroso.
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Embèh? Fa finta di piangere? |
Dobbiamo sensibilizzarci a questa realtà e
aiutarci l'un l'altro nel triste processo della chiusura di un
certo numero delle nostre parrocchie. Comunque, anche nel pianto, ci
dobbiamo confrontare l'un l'altro onde sostenere i sacrifici necessari
ad assicurare
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Di chi è la colpa del "triste processo
di chiusura"? Non certo dei fedeli! Ma di chi doveva vigilare e
non ha vigilato; di chi doveva essere puro e casto, e non lo è
stato; di chi doveva essere meno impresario e più Arcivescovo...
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che le parrocchie che rimarranno saranno più
forti, più pronte a rispondere alle esigenze della popolazione
e meglio rifornite di personale, con più risorse per il
ministero. I dolorosi sacrifici della ristrutturazione
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Le "risorse", nessuno s'illuda, son sempre le stesse, il denaro! |
devono portarci a parrocchie cattoliche più
forti e meglio equipaggiate per continuare la missione dell'evangelizzazione,
raggiungere la nostra popolazione giovane, servire i nostri concittadini
anziani e i nostri poveri, compiere gli esercizi spirituali e corporali
della misericordia e trasmettere la fede alle future generazioni. Dobbiamo
accettare la sfida di sostenere grandi sacrifici per realizzare un bene
ancor più grande.
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Povero Vangelo predicato da certi sepolcri imbiancati! |
Il futuro del ministero della nostra Chiesa nell'Arcidiocesi
dipende dalla grazia di Dio e dalla nostra buona volontà
nel sostenere i sacrifici necessari per la ristrutturazione.
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Grazie per la vostra attenzione a una così
lunga lettera. Grazie per essere fedeli a Cristo e alla Sua Chiesa qui
nell'Arcidiocesi di Boston. Vi prego unitevi a me, alle nostre sorelle
e ai nostri fratelli in Cristo allo stesso modo in cui abbracciamo
la croce della ristrutturazione e accettiamo la sfida di ricostruire
la nostra Chiesa.
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Io prego che nostro Signore Gesù Cristo,
che è Emanuele, Dio con noi, possa continuare a sorridere sopra
noi tutti che insieme siamo la Chiesa di Boston e a
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Non insista! non continui a nominare invano il nome
di Dio!
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benedirci, concedendoci la grazia della Gioia,
della Speranza e della Pace, così come io affido lo sforzo di
ricostruire la nostra Chiesa alla potente intercessione e protezione
della Sua Benedetta Madre.
Rimango devotamente vostro in Cristo, |
Attento che non le conceda un certo giudizio eterno...
Non si ricostruisce così la Chiesa, non la si costruisce commercializzando quanto i fedeli hanno edificato con loro sacrifici e con tanta buona Fede! Con che diritto si vende il frutto del sacrificio e della Fede di tanti che ci hanno preceduto?! |
Reverendissimo Seán Patrick O'Malley,
OFM Cap.,
Arcivescovo di Boston |
:Lasci che siano gli altri a darle del "Reverendissimo", se lo merita. Non si autoincensi! |