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Sacrum Imperium
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 COMUNICATO STAMPA
Verona, 15 gennaio 2005

Carraro, flagello di Dio

VERONA: DOMANI IL VESCOVO CARRARO
VA IN SINAGOGA A RINNEGARE LA DIVINITÀ DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO.
MESSA LATINA ANTICA DI RIPARAZIONE
DEI CATTOLICI TRADIZIONALISTI.

Sottolineature, grassetti e colori sono generalmente nostri
Lo spazio a fondo giallo è riservato alle osservazioni della Salpan.org

       Cosa separa ebrei e cristiani? Nulla, a leggere l'ultimo numero di Verona Fedele (16/I/05), il gazzettino diocesano di Verona diretto dal telegenico don Bruno Fasani, che nessuno legge, ma che salmeggia alla storica visita del vescovo di Verona in sinagoga, raccomandando ai cattolici di coprirsi il capo con la chippà, di non portare crocifissi [!], di non fare segni di croce[!!!], in una parola di abiurare alla propria Fede nell'unico Salvatore, come farà il loro Pastore, il saggio vescovo Carraro. Fasani raccomanda altresì di non vestirsi scollacciati (come i parrocchiani sono soliti fare nelle chiese, davanti all'Eucarestia, cioè innanzi a Dio ivi presente) mentre il rabbino Piattelli sfrutta lo spirito di autodemolizione del foglio diocesano, scioccamente concessogli dal direttore, per attaccare la Chiesa.
       Fasani però ha ragione. Infatti,
              salvo la Fede in un'inezia com'è quella nella Divinità di Gesù Cristo, che ha proclamato che solo chi crederà in Lui e osserverà la Sua legge sarà salvo;
              eccettuato il Nuovo Testamento, venuto a completare il Vecchio e del quale il Vecchio non era che un'ombra;
              esclusa la teologia della sostituzione per cui la Chiesa riferisce a sé le promesse dell'antico Israele;
              messa da parte la bazzeccola del deicidio e del dogma che fuori della Chiesa non c'è salvezza;
              salvi gl'insulti che il Talmud, vero parametro della fede giudaica (altro che "la Bibbia riferimento comune"!) riserva a Cristo, alla Madonna e ai cristiani;
              ignorate le persecuzioni scatenate contro la Chiesa nascente dalla sinagoga gelosa e durante l'età moderna dalle filiazioni del giudaismo, come la massoneria;
               insomma tolte alcune decine di migliaia di buone ragioni, inclusa la profezia di San Paolo sulla conversione del popolo ebreo alla fine dei tempi,
       è la paccottiglia vaticanosecondista ad accomunare conciliari e israeliti. Quella paccottiglia che ha sprofondato la Chiesa Cattolica nella più grande crisi della sua storia bimillenaria.
       Anziché richiamare i giudei alla indispensabilità di credere in Gesù Cristo per salvarsi, Carraro va in sinagoga a confermare nella sua incredulità l'olivo sradicato, sul quale ormai si è innestata la Chiesa, secondo San Paolo. E scandalizza per di più i buoni cristiani.
       Così, dopo la "messa" da Circo Barnum per immigrati danzanti e rockettari nella Cattedrale di Verona, il giorno dell'Epifania;
       dopo l'incontro interreligioso del 9 gennaio alla Gran Guardia con buddisti, ebrei e islamici, per raccogliere fondi per un progetto terzomondista della nuova religione indiana di Ananda Marga,
       il carnevale vaticanosecondista del vescovo Carraro e della Curia di Verona prosegue verso il suo naturale e pirotecnico trionfo:
        la sfilata dei carri del venerdì gnocolar, che incoronerà il Papà dello Gnoco 2005.

       Per riparare all'atto di spirituale circoncisione dei Carraro, dei Fasani e di altri mercanteggiatori della vera Fede e per stornare i castighi che sempre l'apostasia attira sugli artefici, sulla diocesi e sulla comunità intera, i cattolici tradizionalisti di Sacrum Imperium organizzano, in concomitanza con il triste evento della Canossa del Vescovo in ginocchio dai rabbini, una Santa Messa in lingua latina e in rito romano antico, che avrà luogo domenica 16 gennaio 2005, presso la sala di Via Selinunte 11, a Verona, alle ore 18.30.

Il Coordinatore
Maurizio-G. Ruggiero

 

 



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