Comunioni sacrileghe... miracolose

Segnalato da:Centro Studi Giuseppe Federici
Fonte:La Stampa, 14-05-2005

       In piazza San Pietro tutti abbiamo potuto leggere e "ammirare" lo striscione riferito a Giovanni Paolo II: «SANTO SUBITO», ma in verità bisognerebbe aggiungere "A QUALUNQUE COSTO", anche a costo di nascondere la verità e di presentare l'errore come verità, a costo di ignorare la storia, e la storia della Chiesa in particolare, a costo di sostituirsi ai medici e d'inventarsi i miracoli, a costo di tutto!... Tanto per GPII possiamo fare tutte le eccezioni che vogliamo, tutte le eccezioni che ci facciano comodo.
       C'è da sperare soltanto che Dio non permetta quest'altro scempio!
       Come può essere Santo un tale che ha detto che noi Cristiani abbiamo lo stesso Dio degli Ebrei e dei Musulmani? [I primi a negare una tale eresia o assurdità sono gli stessi Ebrei e gli stessi Musulmani! anche se a loro fa comodo un "avversario" che reciti la parte dell'utile idiota].
       Come può essere Santo un tale che dà la Santissima Comunione a un ebreo non-convertito?
       Come può essere Santo un tale che, pur conoscendo la tristissima situazione attuale infestata da satanisti e massoni, ha autorizzato e permesso la Santissima Comunione in mano, facilitando così il sacrilegio e la profanazione?
       Come può essere Santo un tale che.....................................................................
      Sono tantissimi i FATTI che negano la santità in GPII, ma per Lui faranno un'eccezione...

       Preghiamo i bacchettoni che protesteranno per quanto stiamo dicendo, di mostrarci i FATTI che dimostrano la santità di GPII e di dimostrarci che i FATTI dei quali noi parliamo sono leciti, esemplari e... da santo: non si limitino al solito attacco parolaio (offensivo, privo di carità cristiana), ma ci dimostrino in che sbagliamo. Grazie.

La Redazione

       A proposito dei miracoli attribuiti a Giovanni Paolo II: Il primo lo ha raccontato il segretario personale di Woityla, monsignor Stanislao.
       Era la fine degli anni Novanta. Un americano così ricco da poter viaggiare con il medico al seguito, giunse a Roma e chiese di essere presente alla messa privata in Castel Gandolfo di Giovanni Paolo II. (1)
       Le sue condizioni apparivano gravi, tumore al cervello all'ultimo stadio.
       Era di religione ebraica, ma volle lo stesso ricevere la comunione.
       Poche ore dopo il tumore era completamente scomparso, racconta monsignor Stanislao.(2)

Fonte: La Stampa del 14 maggio 2005

(1) Certo non capita a tutti di potere assistere alla Messa di un Papa, ma se siete milardio ed ebreo non è difficile...
Gesù, prima guariva dentro, nello spirito, poi nel fisico : «Eccoti guarito; non peccare più affinchè non t'avvenga di peggio.(Gv V, 14). Ma GPII può benissimo limitarsi al fisico, lui non converte, ebreo sei ed ebreo rimani, tanto tutte le religioni sono uguali...
(2) Comunque non ci risulta che il ricco americano ebreo si sia convertito (né il caro Mons. Stanislao si preoccupa di farcelo sapere... non è importante!) né come lui (sempre il

caro Mons. Stanislao) possa certificare che soltanto "poche ore dopo" il tumore era completamente scomparso. È un medico mons. Stanislao? ha fatto subito le opportune radiografie? dove?
Ma la cosa che più è stupefacente è questa: se il miracolo avviene a seguito della Comunione, dopo la Comunione, dovrebbe essere logico pensare che il miracolo lo si debba attribuire a Gesù Sacramentato, e non al papa! Ma d'altra parte Gesù narra nel Vangelo che quando tra gl'invitati al banchetto il Signore trovò un tale senza la veste adeguata, non lo miracolò, non gli disse "non fa niente!", ma lo fece buttare fuori nelle tenebre, dov'è pianto e stridor di denti. Quindi se guarigione c'è stata, ripetiamo se, bisognerebbe pensarci un tantino prima di gridare al miracolo e occorrerebbe pensarci ancor di più prima di attribuirlo a chi ha predicato e praticato l'indifferentismo religioso (che è un opeccato!).