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il Card. CaffarRa e i Musulmani

Fonte: sito ufficiale del Cardinale Caffarra
Segnalato da: Pierino


       Vi invio un "interessante" documento tratto dal sito ufficiale del Cardinale Caffarra.        L'eminentissimo Cardinale bolognese, sulla scia della nuova teologia che ci propinano da parecchio tempo, è riuscito ad affermare che i musulani oltre ad essere credenti (non chiarisce, tuttavia, quale sia il loro credo), hanno, come noi cattolici, la forza spirituale della preghiera.
       Il sangue dei martiri grida vendetta!
       Ecco il documento: "Indirizzo di saluto alla delegazione della comunità musulmana di Bologna che gli ha presentato le felicitazioni per l'elevazione alla dignità cardinalizia e ha formulato gli auguri per la Pasqua. 8 aprile 2006"

Pierino

       Il Card. Caffarra sbaglia a Bologna, Benedetto XVI sbaglia in Turchia. Sono della stessa pasta.
       Che ne pensano le migliaia di Cristiani trucidati e massacrati dai musulmani?
       Che ne pensano le migliaia di Crociati che combatterono a prezzo di enormi sacrifici e della loro stessa vita nelle guerre SANTE (checché ne dicano i teologi da strapazzo dei nostri giorni...)?
      Che ne pensano quei più di OTTOCENTO MARTIRI DI OTRANTO, massacrati dai Musulmani?
      Che ne pensano gli Armeni che, forse magari non si comvertono al Cattolicesimo perché scandalizzati da un Papa che abbraccia i loro massacratori, che prega rivolto alla Mecca con i loro sterminatori?
       Povera Chiesa!
       Pare proprio che certi uomi di Chiesa abbiano perso la fede, che non ci credano che Dio li giudicherà, ed è terribile il giudizio di Dio!
       Cristo ha detto: andate, predicate il mio Vangelo, convertiteli e battezzateli. Non ha detto: lasciateli nelle loro credenze perché lì si salveranno lo stesso! Ha detto invece che chi non si converte e non viene battezzato sarà "condannato"!
       Ma evidentemente i Papi, i cardinali, i Vescovi, i preti del Concilio Vaticano II ne sanno più di Gesù Cristo...
       Che Dio abbia pietà di loro, ma soprattutto di noi, povero gregge affidato a siffatti lupi.

La Redazione

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

       "Vi sono grato per gli auguri e le felicitazioni che mi avete portato per la mia elevazione alla dignità cardinalizia, e sono grato a Mons. Stefano Ottani, che ha reso possibile questo incontro.
       La vostra presenza nella casa dell’Arcivescovo è per me e per voi occasione propizia per condividere speranze e preoccupazioni in questo tempo particolarmente difficile. Sono sicuro di condividere con voi la certezza che tra le preoccupazioni più gravi c’è quella del terrorismo. Il fatto che l’accesso al Tempio ed al Monumento simbolo della nostra città abbia dovuto essere così fortemente limitato, in questi giorni, dimostra che quella preoccupazione ha ragione di essere.
       Se vogliamo con verità costruire una convivenza degna di ciascuna persona, è necessario che tutti concordiamo sul giudizio che il terrorismo, di qualunque matrice esso sia, è una scelta perversa e crudele e calpesta la colonna portante ed il fondamento della civiltà umana: il diritto alla vita di ogni persona umana dal suo concepimento alla sua morte naturale. La vita di ogni persona umana deve essere considerata sacra da ogni credente e da ogni uomo retto. Appellarsi a Dio per uccidere innocenti (1) o violare in suo nome fondamentali diritti, è una bestemmia, un gravissimo atto di empietà (2).
      Come vedete, cari amici, abbiamo un grande spazio di azione in cui sentirci uniti: i valori del rispetto reciproco, della difesa da parte nostra e vostra dei
diritti che discendono dalla uguale dignità di ogni persona umana.(3)  Il credente, e noi come cristiani e musulmani siamo credenti (4), ha una responsabilità ancora maggiore, e la forza spirituale della preghiera (5).
      Bologna è città ospitale, come sicuramente avrete già sperimentato. Nel
reciproco riconoscimento (6) potremo continuare ad edificare una città sempre più giusta. Soprattutto mi permetto di raccomandarvi l’impegno di educare le generazioni più giovani, i vostri bambini e ragazzi, alla coltivazione di pensieri di rispetto, di pace, di solidale convivenza.
      
Che il Dio misericordioso e compassionevole vi protegga, vi benedica e vi illumini sempre (7) Ed il Dio della pace ci unisca nella verità, nella giustizia e nell’amore. Grazie."

 

(1) Vero se si tratta di innocenti, ma falso se si parla di certi criminali (vedasi Summa Theologiae, di San Tommaso D'Aquino)

(2) Che paroloni! Si giuoca sulle parole, infatti è il criminale che viola i suoi diritti fondamentali, è lui che che rinuncia ai suoi diritti compiendo l'atto delittuoso. La bestemmia poi ha per oggetto Dio, e non l'uomo ( a meno che, il Card. non consideri Dio l'uomo!); anche l'empietà ha per oggetto Dio, e non l'uomo: "L'empietà è il rifiutare a Dio ogni culto" (vedi art. 323 del Catechismo di San Pio X, Seconda Ediz. Salpan, pag. 78).

(3) Grazie, Caffarra: lei ci ha appena chiarito che Dio e la Sua [= di Dio] Religione non c'entrano: si vede che noi e lei apparteniamo a chiese diverse. La nostra Chiesa è certamente quella fondata da Gesù, dove i diritti discendono da Dio. La sua chiesa non sappiamo di chi sia e quale sia, di certo non è la Cattolica! E poi, ci spiega il perché dell'uguaglianza ("uguale dignità ")? Noi non crediamo che la sua dignità sia uguale alla nostra, non ci offenda!

(4) Sì, ma tutto dipende da IN CHI si crede. Noi Cattolici crediamo in Cristo Gesù Dio, mentre lei e i musulmani  no!

(5) Se dii gentium diabola sunt, come fa lei ad equiparare la preghiera gentium e quella dei Cattolici?! Che forza mai può avere la preghiera gentium?

(6) A quanto pare il vostro sincretismo e il vostro ecumenismo sono un ottimo mezzo per edificare una città. Ma sta parlando della civitas diaboli o della civitas Dei? Forse che i fondamenti della giustizia sono uguali per un Cattolico come per un musulmano? Ma lei, Caffarra, da dove viene? dove ha imparato tante corbellerie?

(7) Dio sì, è misericordioso, ma non stupido, non assurdo! Come può benedire chi disprezza Suo Figlio, ponendolo al di sotto di un uomo, al di sotto di Maometto e negandogli la divinità? Lei, invece di sproloquiare, non avrebbe fatto meglio ad usare nei riguardi dei musulmani un atto di vera carità cristiana? cioè non avrebbe fatto meglio se avesse cercato di convertire quei musulmani e se su di loro avesse invocato da Dio la grazia della conversione?
E, si ricordi, DEUS NON IRRIDETUR!

Vedi anche
Il Papa incontra scismatici e musulmani e Islam alla conquista

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