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A Sua Santità Benedetto XVI
Scandalo e profanazione in S. Giovanni in Laterano

di Paola Travaglini, Antonietta Cupini e Anna Cerquetani

Segnalato da Gesmar
Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione
      Santità,
      siamo tre fedeli cristiane della Parrocchia di San Giovanni in Laterano.Ci perdoni il disturbo, ma vogliamo segnalarLe quanto avvenuto nella Basilica (Sua e nostra Cattedrale) mercoledì 26 ottobre 2005, in occasione dell’ordinazione di 7 Diaconi del “Redemptoris Mater” di Roma.
      Altre volte avevamo assistito a cerimonie simili (l’ultima il 27 ottobre 2004), ben diverse da quelle nelle quali venivano consacrati i nuovi diaconi del Laterano, ma non pensavamo che ciò potesse avvenire anche dopo l’ultimo Sinodo dei Vescovi.
      Dai giornali avevamo appreso la Vostra volontà di riportare la celebrazione eucaristica alla dignità dei gesti, dei paramenti e dei canti, perché manifestassero la serietà e la santità del mistero. Invece abbiamo assistito ad una celebrazione fatta in spregio d’ogni disposizione Vostra e della Congregazione per il Culto Divino [MA SOPRATTUTO IN SPREGIO DI DIO!].
      Pensavamo che i giovani del “Redemptoris Mater” fossero stati ordinati sabato 22 ottobre insieme agli altri 16 Diaconi del Laterano. Invece abbiamo constatato che ciò non era avvenuto perché il martedì hanno steso tappeti, predisposto sedie di lusso e addobbi in gran quantità. Tutto molto elegante. L’unica cosa che stonava era la tavola, che doveva sostituire l’Altare della Confessione, sostenuta da cavalletti come si usa nelle nostre bettole.
      Era la cosa più squallida, la meno degna per la celebrazione dei sacri misteri.
      Il giorno dopo abbiamo seguito la cerimonia dalle navate laterali, controllate a vista dagli addetti all’ordine (alcuni in clergimen). Solo chi era munito di biglietto di invito poteva partecipare alla cerimonia nei posti a sedere, predisposti nella navata centrale.
      La cerimonia è stata presieduta dal Card. Ruini (1)  che ha elogiato e ringraziato i seminari “Redemptoris Mater” perché dànno alla Chiesa molti sacerdoti che, unitamente alle famiglie, vanno a evangelizzare in varie parti del mondo.
      I canti eseguiti sono stati ritmati da battimani e dal movimento dei corpi.
      Non hanno recitato il Credo.
      Nel canto delle Litanie dei Santi non abbiamo sentito l’invocazione a San Tommaso, mentre invece sono stati fatti i nomi di
Papa Giovanni XXIII e di Madre Teresa di Calcutta.
      Dopo l’offertorio si sono scambiati il Segno della Pace con baci e abbracci.
      Alla Consacrazione tutti sono rimasti in piedi; alcuni seduti.
      Dopo la Consacrazione il Pane è stato spezzato dentro diversi vassoi.

      Alla Comunione si sono seduti e hanno ricevuto in mano un pezzo di Pane consacrato, attendendo che tutti fossero serviti.
      Nel frattempo abbiamo notato vicino a noi due ragazze che, ridendo, si scambia-vano il Pane consacrato, altri che si grattavano la testa o si soffiavano il naso.
      Il controllore al nostro fianco, ed altri che stavano in piedi, avevano anch’essi il Pane in mano mentre si muovevano per il servizio.
Più volte ci hanno invitate a recarci in fondo alla chiesa perché a noi avrebbero dato le Ostie.       Quando il Cardinale ha detto “Ecco l’Agnello di Dio…” tutti hanno messo in bocca il loro boccone. Poi hanno fatto passare (e ripassare) le coppe del Vino consacrato. (2)
      Finita la Messa, i sacerdoti celebranti, insieme al Cardinale Ruini, si sono avviati in processione verso la sacrestia.
      Gli altri cantando musiche da discoteca, hanno iniziato a ballare (per venti minuti!) formando diversi cerchi attorno alla tavola.
      Ballavano anche suore e preti.
      Nel frattempo hanno levato le coppe, i vassoi e le tovaglie.

      Grazie per il bene che fa alla Chiesa.
      Ci benedica in nome di Gesù e di Maria.
      Devotamente.

Paola Travaglini
Antonietta Cupini
Anna Cerquetani
Roma, lì 09.11.2005

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(1) Se davanti a tanto Cardinale si permettono tanto, significa che anche il cardinale è uno di loro, profanatore sacrilego quanto loro, anzi più di loro!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(2) Ma erano in una bettola o nella Cattedrale del Papa? A casa loro o nella casa di Dio?

 

 

 

 

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