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Benedetto XVI e il profilattico
di  Franco Damiani

       Noi non siamo sedevacantisti, noi crediamo che Benedetto XVI è Papa, nonostante la sua condotta e i suoi errori, dei quali dovrà rendere stretto conto a Dio, e fra non molto (com'è umanamente prevedibile); tuttavia pubblichiamo ugualmente la lettera-articolo del Prof. Damiani, anche se non riteniamo condivisibile tutto quel che scrive.
       Diciamo subito però che il Papa in questo caso non ha stabilito una nuova verità e non è assolutamente infallibile, perché chiaramente in contrasto con la Tradizione della Chiesa, in contrasto con il perenne insegnamento della Chiesa: la sua è quindi la fallibilissima opinione di un qualunque teologo.
       Noi, fedeli alla Santa Tradizione, al divino Comandamento [non commettere atti impuri] e al buon senso, non accettiamo questo pronunciamento privato del Papa e continuiamo a credere e sostenere che l'uso del profilattico rimane rigorosamente proibito e costituisce peccato grave.

La Redazione

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

       Signor Tornielli,
complimenti per la sua brillante disamina del caso Ratzinger-condom.

 

 

       Dunque Sua Santità ha dichiarato che come extrema ratio (1) i prostituti e le prostitute possono usare, il preservativo in funzione anti-AIDS.

 

(1) Crediamo che l'estrema ratio qui di razionale non abbia un bel niente! Forse c'è l'estrema, ma di certo manca la ratio.
L'uccidere per difesa personale trova la ratio nella vita del difensore, che non possa fare altro per conservarla, infatti se potesse fare un qualcos'altro e preferisse uccidere, commetterebbe peccato (reato in codice penale) di eccesso di leggittima difesa.
Nel caso della prostituzione l'uso del profilattico non può assolutamente rappresentare ed essere l'estrema ratio, perché ci sono tante altre cose che potrebbero esser fatte, principalmente il non prostituirsi. Ne può invocarsi la ratio della salute. Chi si prostituisce sa di andare incontro al rischio dell'AIDS, ma nel contempo nessuno lo costringe a prostituirsi. D'altronde il diritto alla salute non è superiore al comandamento di Dio che ordina la purezza e proibisce il peccato. Inoltre anche chi fosse costretto alla prostituzione non avrebbe diritto all'uso del profilattico, ma il dovere di rifiutarsi fino alle estreme conseguenze (perché prima bisogna ubbidire a Dio e poi agli uomini), fino alla morte, e ne avrebbe la palma del martirio, come la piccola Santa Maria Goretti.
È questo un discorso duro per l'uomo moderno? ma sta al Papa farglielo accettare, o quanto meno provarci. Lui non può cambiare le regole, non può far diventare lecito quel che Dio ha detto illecito.
La bellezza (e divinità) del cristianesimo sta proprio in questo, che la morale la fa Dio, le leggi le stabilisce Dio: gli uomini, e prima di tutti il Papa, possono solo ubbidire e non cambiarle!
È infine da rilevare che la dichiarazione papale non può essere ristretta ai prostituti e prostitute di professione: dal momento che non può esistere un albo professionale, chiunque commette atto impuro potrebbe attribuirsi lo stato di prostituto e invocare l'estrema ratio del profilattico. Maglia larga per tutti insomma!

       Naturalmente non si tratta dell'ennesimo strappo alla dottrina bimillenaria, ma del salutare superamento di "verità astratte", non più proponibili all'uomo moderno, quali la condanna assoluta della contraccezione e della sodomia. (2) Anzi in questo modo il pontefice si dimostra "moderno" e non quella mummia che descrivono i suoi avversari "di sinistra". (3)

 

(2) L'ironia dell'autore è evidente.

(3) Ridendo dicere severum

       Per la verità, che Ratzinger sia "moderno", anzi "modernista", gli integristi lo dicono da almeno quarant'anni, ma si sa che nei suoi schemi giornalistici questo è un dettaglio irrilevante.

 

 

       Non solo è moderno, questo papa "imprevedibile": è pure umile e umano. Infatti, dopo aver piagnucolato che "non ha amici" (si è forse accorto di esser circondato solo da yesmen pronti a tradirlo?) fra la sorpresa generale riconosce "i suoi errori".

 

 

       Ci siamo, mi dico: ora farà il mea culpa per le sacrileghe visite in sinagoga, in moschea e nei templi eretici, per gli incontri interreligiosi, per la bestemmia dei "fratelli maggiori che aspettano legittimamente il messia", per l'elogio della "laicità positiva" in salsa massonica degli Stati Uniti, per l'ossessione del Vaticano II, per la mancanza di carità nei confronti dei sacerdoti fedeli alla Tradizione e che non accettano di entrare nel suo calderone ecumenico...
Macchè, l'unico vero "errore" che si riconosce è non aver revocato la... revoca della scomunica a Mons. Williamson, reo... di avere un'opinione diversa dalla sua su di un fatto di storia profana. (4)

 

(4) L'assurdo è che chiunque (in Germania in particolare) può dire di non credere a Dio, di negare l'esistenza di Dio, ma nessuno può mettere in dubbio l'esistenza delle camere a gas: va a finire in prigione come Mons. Williamson (se mette piede in Germania)! Il paradosso è che il Papa accetta una tale assurdità! E poi parla di libertà di coscienza!...

       Non posso trattenere un sogghigno: la sera stessa della famosa "revoca", quando circolò la notizia dell' intervista di Monsignore, scrissi in Fb tra il serio e il faceto: "Ora vedrete che lo scomunicherà di nuovo". Di fatto, questo è l'unico vero peccato che Sua Santità riconosce. Ma è mostruoso che un pontefice affermi che un'opinione in rebus dubiis possa comportare la scomunica!

 

 

        Sarebbe anche interessante, visto che è egli stesso a scendere su questo terreno, domandare a don (5) Ratzinger di disegnare una camera a gas omicida e di spiegarne il funzionamento, oppure chiedergli il nome di un solo giudeo gasato, con le prove della gasazione, ma ahimè non saranno certo i giornalisti come lei che gli faranno queste domande.

 

(5) Ribadiamo che per noi è e rimane Sua Santità.

       Signor Tornielli, già sedici anni fa il prof. Johannes Lelkens aveva dimostrato su "Studi cattolici" che quella del "preservativo sicuro" è una volgare truffa, paragonabile a una roulette russa. Ora il "Santo Padre" si fa complice di questa istigazione al suicidio e all'omicidio che fa seguito a quella riguardante la macellazione dei corpi umani a fini di espianto.

 

 

       Signor Tornielli, Le domando: il suo posto, la sua "carriera", la fama sono più importanti della fede bimillenaria e della stessa vita umana? (6)

Franco Damiani

 

(6) Se il Dott. Tornielli volesse replicare, saremo ben lieti di ospitarlo.

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