Precisiamo che articoli, recensioni, comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione), pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.

[Indice degli articoli]   [Home]

Parola di Papa !
Benedetto XVI a Sidney celebra un incontro interreligioso
Guardatevi dai falsi maestri

di Reginaldus

     Ad una lettura superficiale e frettolosa certi discorsi possono anche apparire buoni, ma, solo che ci si soffermi un tantino, ecco che salta agli occhi la cattiveria, l'errore, l'eresia. Così il discorso del Papa a Sidney non è sfuggito all'attenzione del nostro Reginaldus che, giustamente indignato, ci scrive per denunciare la "spudoratezza" della professione modernista fatta dal Papa.
Noi riportiamo nella colonna di sinistra il discorso in questione (evidenziando le parti oggetto di critica del nostro), mentre in quella centrale (con fondo celestino) presentiamo le buone quanto doverose osservazioni di Reginaldus.
     Ai soliti difensori d'ufficio facciamo notare tra l'altro come sia strano un Papa che mai o molto difficilmente e molto, ma molto raramente accenna un segno di Croce, un Papa che parla di umanitarismo esulandolo dal Cristianesimo e fondandolo sull'umanesimo, un Papa che non veste e non parla da Papa, limitandosi a far concorrenza ai politici, invocando la loro presupposta bontà e le loro istituzioni, un Papa che abbassa e umilia la sua altissima dignità di Vicario di Cristo al livello di rabbini, sceicchi e stregoni, un Papa che parla della pace del mondo, e non di quella di Cristo...
     A questi difensori bendati ricordiamo che Capo della Chiesa è soltanto N.S. Gesù Cristo, che il Papa è il suo Vice che non conta nulla quando contraddice Cristo, quando non parla in nome di Cristo; il Papa deve conservare la Tradizione, e non stravolgerla! il Papa deve essere il primo a professare che uno è Dio, una la Sua Religione e una la Sua Chiesa. Dii gentium daemonia!

La Redazione

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

Fonte: http://www.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=219232
Radio Vaticana, 18/07/2008 4.29.59

Lo spirito religioso aiuta a risolvere i conflitti con strumenti pacifici
Nella mattina di venerdì 18 luglio (ora australiana) Benedetto XVI ha partecipato ad un incontro interreligioso (1) con una quarantina di rappresentanti delle comunità religiose presenti in Australia. L’incontro si è svolto nella Sala Capitolare della St. Mary’s Cathedral di Sydney. A nome dei presenti, hanno rivolto un saluto al Papa il Cardinale George Pell, arcivescovo di Sidney, il Rabbino Jeremy Lawrence della comunità ebraica, e lo Sceicco Shardy della comunità musulmana. Benedetto XVI ha rivolto loro il seguente discorso, di cui offriamo i brani principali:

 

 

 

 

(1) Ma il Papa non è andato per la GMG? E poi, si tratta di gioventù Cattolica o soltanto di gioventù?

Cari amici,
rivolgo un cordiale saluto di pace e amicizia a tutti voi che siete qui in rappresentanza di varie tradizioni religiose presenti in Australia. Sono lieto di questo incontro e ringrazio il Rabbino Jeremy Lawrence e lo Sceicco Shardy per le parole di benvenuto che hanno formulato a nome loro e delle vostre rispettive comunità.
     L’Australia (…) è una nazione che tiene in grande considerazione la libertà di religione (2). Il vostro Paese riconosce che il rispetto di questo diritto fondamentale dà a uomini e donne la possibilità di adorare Dio secondo coscienza (3), di educare lo spirito (4)  e di agire secondo le convinzioni etiche derivanti dal loro credo (5).

 

(2) Ovviamente ecunenicamente parlando, e non cattolicamente...

(3) Anche se dii gentium daemonia?

(4) Si tratta sempre e comunque di buona educazione?

(5) Così detto, parrebbe che tutti i credo siano buoni e che l'errore non esista; in altri termini l'errore è posto sullo stesso piano del vero.

     L’armoniosa correlazione tra religione e vita pubblica è tanto più importante in un’epoca nella quale alcuni sono giunti a ritenere la religione causa di divisione piuttosto che forza di unità (6). In un mondo minacciato da sinistre e indiscriminate forme di violenza, la voce concorde di quanti hanno spirito religioso stimola le nazioni e le comunità a risolvere i conflitti con strumenti pacifici nel pieno rispetto della dignità umana (7).

 

(6 ) Tale rimprovero Ratzinger dovrebbe farlo soprattutto a Gesù che si è permesso di dire: "Non pensate che io sia venuto a portar la pace sulla terra; non son venuto a portar la pace, ma la spada." (Mt 10,34)

(7) Ma calpestando quella di Dio...

Una delle molteplici modalità in cui la religione si pone al servizio dell’umanità (8)  consiste nell’offrire una visione della persona umana che evidenzi la nostra innata aspirazione (9)  a vivere con magnanimità, intessendo legami di amicizia con il nostro prossimo.

 

(8) Noi, invece, continuiamo a credere che la religione deve essere a servizio di Dio!

(9) La Chiesa, coi santi Padri e la mistica di sempre, ci aveva insegnato che l'aspirazione innata aveva tutt'altra direzione..., sicut desiderat cervus... sicut desiderat anima mea ad Te, Domine: l'aspirazione principe è Dio, e non l'amicizia con il prossimo. E Nostro Signore in maniera esplicita ha detto: "Chi ama il padre o la madre più di me, non è degno di me" (Mt 10,35).

Nella loro intima essenza, le relazioni umane non si possono definire in termini di potere, dominio e interesse personale. Al contrario, esse riflettono e perfezionano l’inclinazione naturale dell’uomo (10)  a vivere in comunione e in armonia con gli altri.

 

(10) Ma giammai sacrificando la comunione e l'armonia con Dio: prima si cerca l'armonia con Dio e poi quella con gli uomini.

     Il senso religioso radicato nel cuore dell’uomo apre uomini e donne verso Dio e li guida a scoprire che la realizzazione personale non consiste nella gratificazione egoistica di desideri effimeri. Esso, piuttosto, ci guida a venire incontro alle necessità (11) degli altri e a cercare vie concrete per contribuire al bene comune (12). Le religioni svolgono un particolare ruolo a questo riguardo, in quanto insegnano alla gente che l’autentico servizio richiede sacrificio e autodisciplina, che a loro volta si devono coltivare attraverso l’abnegazione, la temperanza e l’uso moderato dei beni naturali. (…)
 

     -Dunque non è più la Grazia di Dio che apre il cuore dell’uomo e ‘della donna’ (ah già, una carezza questa citazione del gentil sesso! ) a Dio, ma il senso religioso “radicato nel cuore dell’uomo”. E se l’apertura a Dio è cosa naturale come lo sbocciare della rosa a primavera, perché il Verbo si  è fatto Carne? Già, “mestier non era parturir Maria...”! . Non bastava la spinta naturale dell’istinto o senso religioso  a spingere l’uomo fino a Dio? O il Figlio di Dio voleva prendersi il gusto di fare una passeggiata tra noi in veste d’uomo per ammirare questo spontaneo sbocciare del cuore degli uomini in Dio? O Dio non è mai venuto tra noi, ma qualcuno di mezzo a noi ha espresso al massimo grado questa  pulsione del senso religioso che lo ha spinto fino a diventare simile a Dio  Mah!!!

 

(11) Necessità di ordine materiale o, in primis, di ordine spirituale, quali la verità, la conversione...

(12) Di ordine spirituale? S'intende forse il Regno di Dio? la Chiesa?

     Amici, questi valori - sono certo che siete d’accordo - sono particolarmente importanti per un’adeguata formazione dei giovani, che tanto sovente sono tentati di considerare la vita stessa come un prodotto di consumo. Essi pure posseggono, peraltro, la capacità dell’auto-controllo: di fatto, nello sport, nelle arti creative, negli studi sono pronti ad accogliere volentieri tali impegni (13)  come una sfida. (…)

     
(13) Quanta stima nei giovani! Ottimi nello sport (soprattutto nei balli), nelle arti creative (oggi tutto è arte come tutto è cultura) e negli studi (le bocciature vanno cancellate)..., ma come vanno in religione (nella cattolica intendiamo), in catechismo, in preghiera, in raccoglimento?... O queste ultime non sono materie che interessino al Papa?
     In questa prospettiva, sia le scuole confessionali che le scuole statali (14)  potrebbero fare di più per sviluppare la dimensione spirituale (15)  di ogni giovane. In Australia, come altrove, la religione è stata un fattore motivante nella fondazione di molte istituzioni educative (16) , e a buon diritto continua oggi ad occupare un suo posto nei curricoli scolastici.  

     CONSEGUENZE. Gli uomini (e le donne, of course!) sono accumunati (o ‘accumunate’?) dallo stesso senso religioso innato. Le Religioni sono semplici modalità nelle quali si esprime la stessa sostanza del sentire religioso... Le religioni non hanno motivo di combattersi. Le religioni non hanno nemmeno motivo di ‘propagandarsi ‘. Le religioni sono espressioni della stesso sentire, secondo forme legate ai diversi condizionamenti imposti dalla storia e dalla posizione geografica...

 

(14) Confessionali e laiche sullo stesso piano, uguali!

(15) Di quale spiritualità parliamo? cattolica, protestante, pagana, ebrea, musulmana?...

(16) Sicché tutte le religioni educano allo stesso modo e allo stesso fine? Tutto fa brodo?

Il tema dell’educazione emerge con frequenza nelle deliberazioni della Organizzazione Interfaith Cooperation for Peace and Harmony, e caldamente incoraggio quanti prendono parte a questa iniziativa a continuare nel loro confronto sui valori che integrano le dimensioni intellettuali, umane e religiose di una solida educazione. (…)
     Uomini e donne sono dotati della capacità non solo di immaginare in che modo le cose potrebbero essere migliori, ma anche di investire le loro energie per renderle migliori. Siamo consapevoli dell’unicità della nostra relazione col regno della natura. (17)  Se, quindi, riteniamo di non essere soggetti alle leggi dell’universo materiale allo stesso modo del resto della creazione, non dovremmo anche fare della bontà, della compassione, della libertà, della solidarietà, del rispetto di ogni individuo una componente essenziale della nostra visione di un futuro più umano? (18)

 
     Ma il senso religioso, che fa parte dell’«universalità dell’esperienza umana», «trascende ogni confine geografico e ogni limite culturale»; e se difficoltà o incomprensioni fossero sorte legate a quelle diverse modalità, voilà  lo strumento infallibile per risolverle e chiarirle: il DIALOGO!  Così che uniti e concordi possiamo  «affrontare il mistero  della vita nelle sue gioie e sofferenze» e «penetrare il profondo significato dell’esistenza umana»! E ancora, abbattute ogni barriera che ci divideva, possiamo impegnarci a costruire insieme la pace e l’armonia tra i popoli nel rispetto, naturalmente,  della Natura. E non basta. In questo allineamento di tutte le religioni, tutte parimenti sorte dal comune sentire religioso, vien da sé che nessuna possa vantare diritti di primogenitura o di eccellenza (mai e poi mai di esclusività...),  ma ognuna debba essere disposta ad imparare dalla ricchezza delle altre, “mettersi in ascolto” delle loro esperienze spirituali”! Cosa che i cristiani sono felici di fare per primi, mettendo a disposizione della curiosità altrui che noi, per parte nostra – ma
 

 

 

 

 

 

 

 


(17) Un Papa non ci farebbe più figura se parlasse della nostra relazione col regno di Cristo? Insomma il Papà è il Vicario di Cristo che parla alle anime o un ambientalista qualunque?

(18) Non sarebbe ora di finirla con quest'umanesimo ad ogni costo? Non sarebbe ora che il Papa parlasse di un futuro più "cristiano"?

     La religione, tuttavia, nel rammentarci la limitatezza e la debolezza dell’uomo, ci spinge anche a non riporre le nostre speranze ultime in questo mondo che passa. (…)

 
libero ognuno di credere come vuole (‘libertà religiosa vo’ predicando ...)–  che noi quel “principio o origine”, che dà il senso della “esistenza umana” e che insieme alle altre religioni poniamo “esterna ad essa , noi lo chiamiamo, se
   
     L’universalità dell’ esperienza umana (19),  che trascende ogni confine geografico e ogni limite culturale, rende possibile ai seguaci delle religioni di impegnarsi nel dialogo per affrontare il mistero delle gioie e delle sofferenze della vita.
 

ci è consentito pronunciare questo nome, Gesù, “che la Bibbia“  –anche noi, scusate, abbiamo un Libro Sacro–  «definisce ‘Alfa e Omega’» (non allarmatevi per  ‘Omega’, è un sinonimo di ‘Alfa’...).

     A QUESTO PUNTO  ne ho abbastanza, e io mi chiedo se credo in Dio perché me lo dice il mio senso religioso o perché, come mi dicevano, ho risposto, per grazia di Dio, a un lieto annuncio che mi è stato portato...
     Pensavo di avere letto da qualche parte che un certo Paolo in una certa città famosa per la sua sensibilità religiosa non aveva avuto molto successo nel dare quella famosa Buona Notizia pur nel contesto di quella innata sensibilità religiosa.....

 
(19) Ecco dove, secondo il Papa, la religione ci spinge a riporre le nostre speranze ultime, nell'universalità dell'esperienza umana!!! che trascende ogni limite e rende possibile il dialogo!!!
A qualche distratto ricordiamo che il "dialogo" non è altro che il mettere in dubbio, in un sistematico procedimento dialettico, la verità conosciuta, e impugnare la verità conosciuta è peccato gravissimo, uno dei sei peccati contro lo Spirito Santo, che nessuno (e soprattutti il Papa) si può permettere!
Da questo punto di vista, la Chiesa con passione cerca ogni opportunità per prestare ascolto alle esperienze spirituali delle altre religioni. (20)  
     O doveva quel Paolo limitarsi a vezzeggiare quell’ ammirevole istinto religioso? perché andare a caccia di grane e di incomprensioni,
 
(20) No, caro Papa, compito della Chiesa è quello di predicare il Vangelo, di convertire gli infedeli, di
Potremmo affermare che tutte le religioni mirano a penetrare il profondo significato dell’esistenza umana, riconducendolo ad una origine o principio esterno ad essa. (21)  
perché seminare scandali e stoltezze e quindi crearsi nemici e persecuzioni?
     – E io mi chiedo che ne è  della vecchia storia di un albero e di un frutto e di un serpente e di un Adamo e Eva che là intorno si sono rovinati l'esistenza
 
confermare nella fede i cristiani, e non quello di prestare ascolto alle esperienze spirituali delle pseudoreligioni! L'errore va combattuto, e non ascoltato!

(21) Indifferentismo puro!

Le religioni presentano un tentativo di comprensione del cosmo inteso come proveniente da e procedente verso tale origine o principio. I cristiani credono che Dio ha rivelato questa origine e principio in Gesù, che la Bibbia definisce “Alfa e Omega” (cfr Ap 1, 8; 22, 1).

 
e con la loro la nostra?
     - E mi chiedo ancora che senso abbia quella crocifissione di 2000 anni fa che mi avevano detto redimeva l’umanità intera dai suoi peccati, pur avendo, prima e poi, quell’umanità espresso una così varia abbondanza di
sentire religioso, che ora ci vien detto apre tutti al senso del divino?
     – E mi chiedo ancora che cosa devo
   
     Cari amici, sono venuto in Australia come ambasciatore di pace (22). Per questo, sono lieto di incontrare voi che parimenti condividete questo anelito (23) e insieme il desiderio di aiutare il mondo a conseguire la pace. La nostra ricerca della pace procede mano nella mano con la ricerca del significato (24), poiché è scoprendo la verità che troviamo la strada sicura verso la pace. Il nostro sforzo per arrivare alla riconciliazione tra i popoli sgorga da, ed è diretto verso, quella verità che dà alla vita uno scopo. La religione offre la pace, ma - ancor più importante - suscita nello spirito umano la sete della verità e la fame della virtù. (…)  
ascoltare nelle “esperienze spirituali delle altre religioni“? In quella dell’Islam, per esempio, devo ammirare  la sublime solitudine di Dio, l’intransigenza  della fede, il messaggio di pace che mi vien dato e che debbo accogliere sottomettendomi a quella fede, pena la morte o la dhimmitudine?... ---
 

(22) Pare un ambasciatore dell'Onu...

(23) Quindi si tratta della stessa pace? Non c'è differenza tra la pace del Papa (che dovrebbe essere quella di Cristo) e quella del mondo (degli dèi falsi e bugiardi)?

(24) Strano che un Papa sia ancora alla ricerca del significato della pace e che ancora debba scoprire la verità!... Ma il Papa non è il depositario della verità? del depositum fidei?

     CARO PAPA, prima di te ci sono stati altri due (25)  Papi che ci hanno ordinato di respingere gli insegnamenti che tu ora, con le parole e con le azioni, ci proponi. I loro nomi, te li rammento, e io non li ho dimenticati, sono Pio X e Pio XI. I documenti  in cui esprimono le loro condanne hanno i titoli di : 'Pascendi Dominici Gregis’  e ‘Mortalium Animos’.
     Ora tu dici che i tempi cambiano e con essi i dogmi evolvono (26): esattamente il contrario di quanto sostenevano quelli.
     Ora, a me una merce che non dura nel tempo ma che deteriorandosi col tempo  deve essere sostituita, a me tale merce non interessa. Anche per rispetto di me stesso, che non sopporto di essere vittima dell’ imbonitore di turno. Ma per rispetto soprattutto della Verità che è tale se mi parla sempre nello stesso modo. E la Verità è immutabile ed eterna come immutabile ed eterno è Dio stesso. Sono io che devo adeguarmi alla Verità, non la Verità a me, figlio di un tempo  sempre mutevole ma che nella mutevolezza dei tempi trova conforto e sostegno in “Colui che è, era, e sarà “.

Caro editore,
leggendo queste parole di papa Ratzinger mi sono indignato per la ‘spudoratezza’della professione modernista fatta dal  papa, forse perché pronunciate in un contesto che lo induceva alla compiacenza verso quel  tipo di uditorio, al quale non sarà parso vero di potere ascoltare una tale ammissione di  resa della professione cattolica, così da credere di poter cantare ancora l’inno di vittoria sul dogma cattolico, da quando cioè questo dogma è stato sbaraccato dal concilio vaticano secondo.
     Ma nello stesso tempo mi sono rallegrato per quel discorso senza remore e senza autocontrollo, che automaticamente scatta ogni volta che si parla al proprio pubblico, che ha ancora bisogno, almeno in una certa parte, di essere vinto su certe ‘sensibilità’.
     Mi sono rallegrato, dicevo.  perché il papa stesso ha fatto professione di modernismo, cioè di eresia e somma di tutte le eresie: il papa stesso si è condannato con le sue parole, non con le nostre cattive e malevoli interpretazioni.
     Il lupo vestito da agnello, della mansuetudine dell’agnello, qui ha mostrato squarci vistosi e repellenti del suo pelo lupino...  

 

(25) Due solo a citare gli ultimi e limitare l'argomento, perché altrimenti la serie abbraccia tutti i Papi preconciliari!

(26) Il che è semplicemente un' eresia!

[Indice degli articoli]   [Home]