Precisiamo che articoli, recensioni, comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione), pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.

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APPELLO A SUA SANTITA’ BENEDETTO XVI

di Pia Mancini

       Pur se non nutriamo la stessa fiducia e la stessa speranza della battagliera Prof.ssa Pia Mancini, pubblichiamo ugualmente il suo appello, ma fidando soltanto in Dio, in quel Dio capace di trasformare un rozzo e ignorante pescatore nel Principe degli Apostoli, in quel Dio capace di trasformare il temibile e accanito persecutore Saulo nell'infaticabile Apostolo Paolo, in quel Dio che solo, mosso a pietà delle tristissime condizioni in cui versa la Sua Chiesa, potrà toccare il cuore e l'intelligenza del novello Pietro per rimettere in rotta la Sua Barca.

La Redazione

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature
e quanto scritto nello spazio giallo sono della Redazione

       Santo Padre,
       confortata dalla Sua disponibilità all’ascolto e dal Suo amore a Cristo e alla Chiesa, mi rivolgo a Lei, anche a nome di tantissimi altri, perché voglia prendere in considerazione quanto sta a cuore ai fedeli di Santa Romana Chiesa che, in particolare, Le chiedono

       L’abolizione dell’uso protestante della Santa Comunione sulle mani, fonte di sacrilegi e dissacrazioni continui. Come possono mani non consacrate toccare il Corpo Immacolato di Cristo?

       L’Altare del Sacrificio riposizionato “ad orientem”.

       L’obbligo di inginocchiarsi durante la Consacrazione e al momento della Santa Comunione.

       L’obbligo della genuflessione dinanzi al Tabernacolo.

       La ricollocazione dei Tabernacoli sull’Altare Centrale, ben visibile, a conferma che, per noi cattolici, Cristo è il fulcro e scopo dell’esistenza, Signore del mondo e della storia e sola via di salvezza.

       La libertà di celebrare, per i Sacerdoti che lo desiderino, il RITO ROMANO TRADIZIONALE (detto di S.Pio V), senza téma di pene canoniche, perché attualmente, pur non essendo lo stesso ufficialmente abolito, è reso possibile solo dall’autorizzazione discrezionale del Vescovo locale. Ella sa che detto Rito ha una forma liturgica e preghiere invise a gran parte della Gerarchia Ecclesiale che, per altro, si esime dall’obbligo di fornire motivazioni convincenti del proprio diniego ai fedeli che ne anelano la partecipazione.

       Una maggiore considerazione per i molti Sacerdoti, spesso lasciati soli e perseguitati, a causa della loro piena aderenza al Vangelo e a Cristo, dagli stessi Pastori cui è demandata la custodia del “depositum fidei”.

       Il dogma di MARIA CORREDENTRICE.

       Il ridimensionamento dei troppi movimenti ecclesiali, ormai costituenti Chiesa a sé, fautori di divisioni parrocchiali e propagatori di eresie (basta ricordare il Cammino Neocatecumenale o il Rinnovamento dello spirito, di chiara matrice protestante, con le loro chiassose e irriverenti celebrazioni).

       Da Sua Santità, quale Vicario di Cristo, attendiamo la restaurazione della Santa, millenaria Tradizione dei Padri.

   

       Stanchi e disorientati, nel modernismo e nel relativismo, oggi tanto diffusi, non riusciamo ad identificarci, non essendo i loro principi coerenti con il messaggio del Salvatore.

       Forse Le chiediamo troppo, ma è in noi la viva speranza di essere esauditi, perché conosciamo la Sua rettitudine dottrinale.

   

       Santo Padre, La imploriamo: ci restituisca la vera Santa Messa-Sacrificio con la sua solennità, celebrata da Sacerdoti che ritornino a credere di essere un ALTER CHRISTUS sull’Altare e adorino la Santa Eucaristia quale Corpo, Sangue, Anima e Divinità di nostro Signore Gesù Cristo!

   

       Nel chiedere la Sua Benedizione Apostolica, assicuriamo a Sua Santità il nostro sostegno, un devoto affetto e sentite preghiere per l’ardua MISSIONE che il Signore ha voluto affidarLe.

       Bojano, 5 maggio 2005

Pia Mancini

   
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