Precisiamo che articoli, recensioni, comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione), pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.

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"Cattolici" protestanti:
loro appello [!!!]

Segnalato dal Dott. Maurizio Ruggiero
Fonte:
http://www.adista.it/referendum/lista.asp

       Quando siamo noi ad avanzare una qualche doverosa critica, i soliti bacchettoni di turno gridano allo scandalo e qualcuno magari ci taccia di lefbvrianismo o di sedevacantismo (vedasi a tal proposito una certa lettera...), mentre quando a protestare pesantemente, contraddittoriamente, assurdamente, ingiustamente sono gli altri... quegli altri rimangono sempre e comunque buoni cattolici, forse perché la stupidità della loro opposizione fa comodo al mantenimento di certo andazzo: si sa, oggi disturbano più i buoni che i cattivi, più i morali che gli immorali, più una Lucia di manzoniana memoria che una prostituta di donmazziana attualità...

       L'amico Dott. Maurizio Ruggiero ci passa l'assurda protesta che sottoriportiamo, premettendoci che "Alcuni firmatari (es. due sacerdoti veronesi, don Breoni e don Vinco) negano di aver firmato." A tal proposito il lettore è pregato di controllare se è presente (abusivamente) anche il suo nome.
       Protesta ed elenco di firmatari protestanti (part. pres. = chi sta a protestare) sono presi da Adista (http://www.adista.it/referendum/lista.asp). Noi li presentiamo in tre files: il primo riporta (con qualche nostra evidenziatura) le specifiche e le divertenti note aggiunte dagli stessi protestanti, il secondo è l'elenco completo in ordine alfabetico per cognome e il terzo altro elenco completo, ma in ordine di città.
       Interessante è notare come siano tanti i religiosi (nessuno dei quali è stato non dico scomunicato come Mons. Lefebvre, ma almeno ripreso o rimosso dall'incarico occupato o raggiunto da una qualche pena), ma addirittura sono presenti PRETI SPOSATI, preti operai (un fallimento riconosciuto e acclarato!), PROTESTANTI (nel senso pieno e classico del termine) VALDESI E METODISTI (cos' hanno a che vedere loro coi Vescovi cattolici?), SBATTEZZATI E SBATTEZZANDI (che significa? la verità di fede che il Battesimo imprime il carattere eternamente non è più valida? e perché mai continuano a rivolgersi ai nostri Vescovi?)... una bella accozzaglia! Hanno firmato persino degli stranieri (ma che c'entrano loro con gli affari inerni dell'Italia? oppure loro, pur essendo stranieri, possono intervenire, mentre i Vescovi italiani devono starsene zitti?!). Non hanno rifiutato nessuno... tutti i rifuti del passato sono presenti!

       Ma i responsabili dei Dicasteri prenderanno un qualche provvedimento? oppure il rigore deve continuare ad esistere soltanto contro i tradizionalisti?

La Redazione

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature
e quanto scritto nello spazio giallo sono della Redazione

Appello per il rispetto della sacralità della coscienza in occasione del referendum del 12 e 13 giugno per la modifica della L. 40/2004 (procreazione assistita)

        “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore”. Non è forzato, per noi e per molti cristiani, di fronte al referendum sulla procreazione assistita questo riferimento alle parole iniziali della Costituzione pastorale sulla Chiesa promulgata “a perpetua memoria” dal Concilio. Perché questa partecipazione in solido alla condizione umana porta necessariamente a partecipare anche alla trasversalità interna a ognuna delle aggregazioni che si creano in base a contrastanti opinioni e opzioni politiche attinenti direttamente all’etica.(1) Non si pone qui la questione di coalizzarsi in un solo schieramento. Compito dei vescovi è indicare valori, non imporre(2) ai credenti scelte che competono alla coscienza e alla fede di ognuno(3). Ne va della autenticità e credibilità della loro solidarietà umana. (4)

 

 

(1) Quanto si dice volgere tutto a proprio uso e consumo! Basta intendere come fa più comodo!

(2) Con quale mitra i Vescovi l'hanno imposto? Hanno solo parlato e detto chiaramente (una volta tanto!) il loro pensiero.

(3) Questo si chiama relativismo. Ciò che riguarda la coscienza e la fede è compito appunto dei Vescovi. La coscienza non è capriccio: deve avere un fondamento obiettivo e certo.

(4) Non si è solidali e credibili solo quando si è d'accordo con il capriccio altrui, ma, cristianamente, quando si indica la giusta e buona strada da seguire: "in veritate summa caritas"!

        Il cristianesimo non è mai stato solo potere e lotta fra poteri.(5) Il Vangelo e la profezia hanno incessantemente animato la crescita dell’umanità lungo l’asse dei valori democratici,(6) fra cui il primato della coscienza, il pluralismo, l’etica della responsabilità. Che dire allora di questa chiamata all’ubbidienza verso l’autorità e all’appartenenza ecclesiale in occasione del referendum? Che ne è del primato della coscienza, che ne è del pluralismo, che ne è dell’etica della responsabilità? Che ne è della lettera e dello spirito del Concilio?

 

(5) È una nuova definizione del Cristianesimo? Quando mai il Cristianesimo è stato "lotta fra poteri"?! La smettesseo di fare i facili sputa-sentenze!

(6) Diciamolo chiaramente: i princìpi sui quali si fonda la democrazia sono anticristiani: così ha sempre sostenuto la Chiesa fino al Concilio Vaticano II. Forse che i modernisti hanno capovolto tutto? "Primato della coscienza" (soggettiva) e "pluralismo" sono termini sovvertitori della morale oggettiva che sempre la Chiesa ha propugnato.
Semprerebbe, a loro dire, che il "primato della coscienza" e che "la lettera e lo spirito del Concilio" debbano stare al di sopra della Chiesa! Si ricordino tuttavia che la morale non deriva dalla coscienza (ma detta norme alla coscienza) e che la Chiesa non deriva dal Concilio (ma il Concilio nasce in funzione della Chiesa, per esplicitare quel che vuole la Chiesa): i modernisti hanno capovolto tutto.

        Vogliamo rileggere la magnifica apertura della “Costituzione dogmatica sulla Chiesa”? Il Concilio si serve di parole antiche, citando cioè il profeta Geremia e l’apostolo Paolo, per dire la parola nuova quasi rivoluzionaria che tanti, compreso in primo luogo Papa Giovanni, si aspettavano da tempo: “Ecco venir giorni (parola del Signore) nei quali stringerò con Israele e con Giuda un patto nuovo…(7) Porrò la mia legge nei loro cuori e nelle loro menti l’imprimerò; essi mi avranno per Dio e io li avrò per mio popolo… Tutti essi, piccoli e grandi, mi riconosceranno, dice il Signore” (Geremia 31, 31-34). Cristo istituì questo nuovo patto, cioè la nuova alleanza nel suo sangue (cfr. I Cor. II, 25)…”.(8)

 

(7) Vecchio Testamento!!! Perché non citano anche il Deuteronomio 28, 20 ?   "II Signore manderà contro di te la maledizione, lo scompiglio e la minaccia, in ogni cosa a cui tu metterai mano e che farai, finché tu sia distrutto, e ben presto annientato, per la malvagità delle tue azioni, per avermi abbandonato".
Perché non citano anche il Levitico 26, 17 ? "Volgerò la mia faccia contro di voi, e sarete sconfitti dai vostri nemici; i vostri odiatori vi domineranno e voi fuggirete senza che nessuno v'insegua".
Perché non citano anche Amos 8, 2 ?  "E' venuta la fine per il mio popolo Israele, e non gli perdonerò più per l'avvenire". E qui ci fermiamo.

(8) Cosa c'entra la nuova alleanza con la loro presunta superiorità della coscienza?

        Questo è scritto nel documento conciliare fondamentale. Se tutti hanno impressa nella loro mente e nel loro cuore la legge di Dio perché non dare fiducia agli uomini e alle donne?(9) Perché non affidare la ricerca delle soluzioni più giuste al contesto della partecipazione democratica in cui coscienze responsabili si confrontano e infine trovano mediazioni politiche?(10) Perché forzare le coscienze col principio di autorità per fare un fronte politico contrappositivo?

 

(9) Socrate diceva: il sapiente non pecca, chi pecca non è sapiente, ma si sbagliava! Infatti pecca soltanto chi sa di peccare.

(10) Ma ci credono davvero o ci vogliono prendere in giro? Credono davvero che la partecipazione democratica sia il toccasana? Loro poi sono i primi a non accettare che "democraticamente" i Vescovi dicano la loro! Perché? Nella loro democrazia non è lecito fare un fronte contrappositivo? Bisogna per forza pensarla come loro?

        Si obbietta da parte dei vertici ecclesiastici che “I parlamenti che approvano e promulgano simili leggi (quelle che legalizzano l’aborto, ndr) devono essere consapevoli di spingersi oltre le proprie competenze e di porsi in palese conflitto con la Legge di Dio e con la legge di natura” (Giovanni Paolo II, Memoria e identità).(11)
E’ vero che la democrazia non è esente da errori, da ingiustizie e da misfatti anche gravi. La guerra preventiva, ma si può dire la guerra senza aggettivi, è un esempio attuale eclatante che brucia a due anni dall’inizio della guerra contro l’Iraq. Ma la soluzione è il principio di autorità? Quando l’autorità ecclesiastica gestiva, direttamente o indirettamente, il potere civile non ha forse commesso gli stessi errori e misfatti e massacri?(12)

 

(11) È una giustissima obiezione!

(12) Addirittura misfatti e massacri! Che si vuole dimostrare? che l'eventuale (presunto) errore dell'autorità ecclesiastica giustifica quello della democrazia?!
Che bel modo di procedere! Che grandi democratici questi firmatari! ma soprattutto che grandi cristiani! La smettessero di dirsi cristiani!

No, la soluzione al problema del rapporto fra la legge umana imperfetta e la legge divina perfetta non è l’appello al principio di autorità, non è il ritorno al primato dell’appartenenza, non è un nuovo intruppamento dietro il potere che si fa scudo di Dio.(13) La risposta è quella di Gesù: la profezia disarmata, la testimonianza che rifiuta il potere e che allontana da sé la tentazione stessa del potere.(14) Lo indica bene l’apostolo Paolo in una sua lettera: “(Gesù) pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce”.

http://www.adista.it/referendum/lista.asp

 

(13) Che brutti paroloni riferiti all'attuale Gerarchia!

(14) Gesù non è mai stato per la resa incondizionata, anzi è venuto a portar la guerra "non son venuto a portar la pace ma la spada" -Mt 10, 34), d'altronde ha detto "date a Cesare quel ch'è di Cesare e a Dio quel ch'è di Dio" (Mr12, 17) e che il suo regno (ma regno vero, regno in cui regna, realmente) non è di questo mondo. Ricordino poi questi falsari della Bibbia che Gesù è quel Dio che ha stabilito i Dieci Comandamenti, fra i quali c'è quello del non ammazzare (neppure con gli esperimenti o con la ricerca scientifica), è quel Dio che chiederà stretto e rigoroso conto anche del solo pensiero! Altro che Dio disarmato! È il Dio degli eserciti!
La citazione paolina poi è del tutto fuori posto e da veri falsari (lo ripetiamo) della Bibbia: Gesù umiliò se stesso e ubbidì al Padre per salvarci, per insegnarci ad ubbidire al Padre, a qualunque costo: ubbidire al Padre non significa essere disarmati di fronte al nemico, non significa non lottare con l'astuzia dei serpenti e col candore delle colombe, non significa arrendersi incondizionatamente di fronte al massacro di tanti milioni d'innocenti, sacrificati sull'altare della scienza e della sperimentazione per soddisfare l'orgoglio umano che vuole mettersi al posto di Dio e violare tutte le sue leggi. Imparassero pure loro, i firmatari protestanti, ad ubbidire alle leggi di Dio!

Appello per il rispetto della sacralità della coscienza in occasione del referendum del 12 e 13 giugno per la modifica della L. 40/2004 (procreazione assistita)
1392 firmatari ]

Elenco A con note dei protestanti
Elenco B in ordine alfabetico, per cognome
Elenco C in ordine alfabetico, per città

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