Precisiamo che articoli, recensioni, comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione), pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.

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Paese che vai, inciviltÀ che trovi

       di Antonino Amato

       Pubblichiamo l'occhiello di Antonino Amato semplicemente perché non capiamo e non ammettiamo che oggi non si possa dubitare della Shoah, mentre si può dubitare di tutto il resto dell'essere e dello scibile (di Dio, di Nostro Signore Gesù Cristo, di Cesare, di noi stessi...) .
      
Questa proibizione è la più vergognosa delle dittature, la peggiore delle schiavitù.
       Dittatura e schiavitù praticata da gente che si dice civile, da gente che si dice cattolica, da gente che si dice democratica [o è questa la democrazia?].
      Se ne vergogni il signor Mastella!
      Se ne vergognino tutti i politici lecchini e tutti gli opportunisti lecconi!

La Redazione

Quanto scritto nello spazio giallo è della Redazione

      E’ una gran fortuna che, a questo mondo, ci sta Amnesty International. Altra fortuna è che, in Italia, ci sta la «libera stampa». Sappiamo così delle cose brutte che avvengono sul pianeta Terra. Succede, dunque, che in Iran hanno pescato un tizio a "bere liquori e a fare sesso fuori del matrimonio". Per questo è stato condannato ad ottanta frustate ai sensi della «Sharia» (1). E c’è dunque da convenire: come sono infelici gli Iraniani sotto il cappio della Sharia!
      Noi, invece, non abbiamo la Sharia. Possiamo dunque consumare alcolici, fare sesso con chiunque (anche con individui dello stesso sesso) e possiamo perfino fare un uso moderato di droghe. Possiamo dunque dire di essere liberi, liberissimi. E, senza esagerare, potremmo perfino affermare che «l’Europa è un paradiso in terra». Ovvio e scontato: nel paradiso ci sta «l’albero della conoscenza». Esso è costituito da una particolare leggenda (Shoah) che ci narrano gli Ebrei. E, sulla quale, non è consentito dubbio alcuno. Per chi esterna dubbi, carcere e multe da ridurre in miseria. E i condannati sono decine nella «libera Europa».

      Meno male che Amnesty International e la «libera stampa» di queste cose non parlano. E, detto senza malizia, non si capisce perché certuni cerchino di togliersi il giogo che grava sulle loro spalle. Pagando con galera ed ammende. Mentre, invece, è semplice, ed auspicato dalle superiori autorità, che noi ci si mobiliti per «liberare gli Iraniani dalla Sharia». Oltretutto questo nobile esercizio aiuta a scordarci della Shoah che grava sul nostro groppone. Amen.

Antonino Amato

(1) "Iran: frustato in piazza per immoralità" in "Corriere della sera" del 24 agosto 2007, pagina 15.

 

I grassetti sono dell'autore.

 

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