Precisiamo che articoli, recensioni,
comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati
non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo
se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice
comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione),
pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.
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di Antonino Amato |
Pubblichiamo l'occhiello di Antonino Amato semplicemente perché non capiamo e non ammettiamo che oggi non si possa dubitare della Shoah, mentre si può dubitare di tutto il resto dell'essere e dello scibile (di Dio, di Nostro Signore Gesù Cristo, di Cesare, di noi stessi...) . La Redazione Quanto scritto nello spazio giallo è della Redazione |
E’ una gran fortuna che, a questo mondo, ci sta Amnesty International. Altra fortuna è che, in Italia, ci sta la «libera stampa». Sappiamo così delle cose brutte che avvengono sul pianeta Terra. Succede, dunque, che in Iran hanno pescato un tizio a "bere liquori e a fare sesso fuori del matrimonio". Per questo è stato condannato ad ottanta frustate ai sensi della «Sharia» (1). E c’è dunque da convenire: come sono infelici gli Iraniani sotto il cappio della Sharia! Meno male che Amnesty International e la «libera stampa» di queste cose non parlano. E, detto senza malizia, non si capisce perché certuni cerchino di togliersi il giogo che grava sulle loro spalle. Pagando con galera ed ammende. Mentre, invece, è semplice, ed auspicato dalle superiori autorità, che noi ci si mobiliti per «liberare gli Iraniani dalla Sharia». Oltretutto questo nobile esercizio aiuta a scordarci della Shoah che grava sul nostro groppone. Amen. Antonino Amato (1) "Iran: frustato in piazza per immoralità" in "Corriere della sera" del 24 agosto 2007, pagina 15. |
I grassetti sono dell'autore.
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