"I giudizi sono preparati per i beffardi"
(Proverbi XIX,29)
La vita
diciamo sempre che è il più importante dono di DIO.
Anche questa terminologia
è imprecisa: più che un dono è una "concessione".
Usando dei termini presi dal diritto agrario, potremmo dire che la
vita ci è concessa a titolo di "COLONIA
MIGLIORATARIA Perpetua" (per quanto concerne l'anima)
e"Temporanea" (per quanto concerne il corpo). Questo
concetto di "COLONIA MIGLIORATARIA"
esce pari pari dalla parabola dei talenti. Non dimentichiamo che la
persona umana vera e propria esiste solo e fin quando corpo ed anima
stanno insieme. Pertanto è impreciso dire"Preghiamo per
il nostro fratello defunto": in modo più consono alla
sana dottrina, oltre che alla realtà dei fatti, si dovrebbe
dire:"Preghiamo per l'ANIMA del
nostro fratello defunto".
In ospedale si fa alle puerpere,
reduci fresche di parti cesarei [in Campania quasi il 50% del totale]
del vero e proprio terrorismo psicologico: si lascia diffondere (a
livello di popolino, ma non solo) una sorta di "persuasione occulta",
secondo la quale dopo un certo numero di cesarei (chi dice tre, chi
quattro, chi anche meno, in determinati casi) la legatura delle tube
di Falloppio (e magari pure quelle di Eustachio) sia OBBLIGATORIA.
Mia moglie è passata per matta, prima di tutto perché
ultraquarantenne, già pluripara, ha voluto avere un altro figlio,
poi perché non ne ha voluto sapere di amniocentesi et similia
(in questo appoggiata dal suo ginecologo che parla chiaro: reputa
che, nei casi in cui si respinge l'idea di interrompere la gravidanza,
è inutile sottoporsi a torture e ad ansie ed esporsi a pericoli
di aborti spontanei), infine perché, non bastando tutto ciò,
non ha voluto farsi chiudere le tube.
Dicevo che tale persuasione
occulta non sembra che sia diffusa solo tra il popolino, infatti amici
medici, sapendo come la pensiamo, ci sono venuti a chiedere quale
modulistica abbiamo dovuto riempire per non far chiudere le tube dopo
il quarto cesareo.
Il recente episodio della
signora con la gamba in cancrena (citato sopra, nella scheda sintetica)
forse è stato permesso da Dio proprio per poter sbattere in
faccia a tanta gente che NESSUN
intervento medico (a maggior ragione se chirurgico) è OBBLIGATORIO.
Insomma, diciamolo chiaro
a tutti: se non è atto dovuto un intervento salva-vita, tanto
più non può esserlo la sterilizzazione chirurgica.
Intervento per il quale
mi auguro che ci sia, come già scrissi circa le amniocentesi,
qualcuno che ammonisca a chiare lettere che si commette PECCATO,
non solo quando l'intervento viene eseguito nella forma irreversibile
(taglio delle tube nelle donne, vasectomia negli uomini), ma anche
quando viene praticato nella modalità "teoricamente"
reversibile (legatura).
Ho messo le virgolette alla
reversibilità della legatura per un motivo ben preciso, legato
ad un aneddoto accaduto in un paese vicino al mio. Una signora si
fece chiudere le tube. Anni dopo divorziò e si risposò.
Volle dare dei figli al secondo marito. Andò di nuovo in sala
operatoria, ma nel corso dell'intervento le tube si sfaldarono.
Se è vero che, in
teoria, le tube legate si possono "sciogliere", riaprire,
in pratica, visto che si tratta di andare di nuovo sotto i ferri,
non è un evento che si possa praticare a cuor leggero il giorno
dopo.
Dio abbia pietà di
noi.
Raffaello de' Minimi