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Unicef:
i bambini iracheni stavano meglio sotto Saddam

Da 30 giorni, rubrica Notizie dal mondo, Anno XXV, n. 7, luglio-agosto 2007

Segnalato da Centro Studi Giuseppe Federici

       Bush si è riempita la bocca di democrazia, i suoi compari petrolieri si sono riempite le tasche di petroldollari, qualche lecchino europeo ha servito il gatto e la volpe, forse sperando nell'avanzo di un osso, i poveri iracheni ringraziano tutti e, commossi, piangono... i tempi che furono, quando stavano meglio sotto il truce e terribile dittatore Saddam Hussein.
       Hanno ricevuto la democrazia, ma non i fazzoletti per asciugarsi le lacrime...

La Redazione

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

        «In Iraq si stava meglio sotto il regime dittatoriale di Saddam Hussein.»
        Due anni fa lo avevano annunciato in un’intervista l’ex primo ministro iracheno Ayad Allawi e, in un rapporto, lo specialista presso la Commissione dei diritti umani dell’Onu Jean Ziegler.
        La maggioranza degli iracheni lo aveva poi ribadito a più riprese ogni qual volta era stata interpellata da centri di ricerca e sondaggi.
       Stavolta la denuncia giunge dal Fondo dell’Onu per l’infanzia:
“I bambini in Iraq” ha detto ieri in una conferenza stampa a Ginevra Daniel Toole, direttore dei programmi d’emergenza dell’Unicef “stanno molto peggio di un anno fa e certamente molto peggio di quanto non stessero tre anni fa”».
       Questo l’incipit di un articolo apparso su la Repubblica del 17 luglio.

        Il New York Times contro la guerra
«È ora che gli Stati Uniti lascino l’Iraq senza ulteriori rinvii se non per il tempo necessario al Pentagono per organizzare un rientro ordinato». Questo l’incipit dell’editoriale del New York Times dell’8 luglio, ripreso da la Repubblica del giorno successivo. Prosegue l’editoriale:
«Finora avevamo rimandato ogni conclusione nella speranza che il presidente fosse in grado di districarsi in quel disastro che lui stesso aveva creato».

30 giorni, Notizie dal mondo,
Anno XXV, n. 7, luglio-agosto 2007.

   
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