Precisiamo che articoli, recensioni,
comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati
non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo
se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice
comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione),
pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.
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Ma son proprio strampalati? Niente niente abbia ragione? Segnalato dall'Autore |
Le domande del sottotitolo non sono né strane né fuoriposto: prima di dare dello strampalato occorre che si rifletta; se l'Amato fosse Giuliano tanti ne accetterebbero i pensieri come condensato di superiore sapienza politica; ma pure nel caso in cui si chiami Antonino porterrebbe un nome illustre nella storia... Per cui quei "tanti" proni ai pensieri di un Giuliano Amato riflettano un tantino prima di storcere il muso e volgere sprezzante il capo. La Redazione Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi |
L’ebreo "inglese" Bernard Lewis scrive una pagina intera discettando di una "resa dell’Occidente" a beneficio di "fanatici mussulmani". Curioso che lo studioso "ebreo inglese" parli di un "Occidente" minacciato perché "in Europa" bla, bla, bla. Segno che ha chiaro che i due concetti "Occidente" ed "Europa" non collimano. [...] |
A noi tutti ripugna l’invasione dell’Afganistan e dell’Iraq. Così come ci ripugnano le continue vessazioni ai quali Israele sottopone i Palestinesi. |
Americani ed Inglesi stanno in quei lontanissimi posti per "esportare la democrazia". |
"L’Europa è diventata la più pericolosa fabbrica di kamikaze islamici…" (1). Magdi Allam, un africano ex cittadino egiziano diventato "cittadino italiano" per concessione amministrativa e "pensatore" per concessione yankee sionista, gli dà ragione (1). Soluzioni? (1) "La fabbrica dei kamikaze" in "Corriere della Sera" del 6 aprile 2007, pagina 1. |
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Dico e scrivo da sempre che gli USA "predicano bene", quando c’è da fissare le norme di comportamento per gli altri; ma "razzolano male", quando c’è da applicare le regole che essi stessi hanno proposto. Recentemente gli USA hanno chiesto ed ottenuto dall’ONU che si varasse un "embargo sulle armi che la Nord Corea vendeva in giro". Conclusione?
Fanno tanto ridere i nostri italyoti quando giustificano con l’avallo dell’ONU il fatto che l’Italia tiene fuori dei confini più di 10.000 soldati per combattere le "guerre amerikane". (1) "Armi dalla Nord Corea col consenso degli USA" in "Corriere della Sera" dell’8 aprile 2007, pagina 12. |
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Da alcuni giorni seguo le vicende relative ai fattacci di Chinatown di Milano. E mi astengo dal pronunciarmi per timore di dire le parolacce. Solo che oggi, dopo aver letto le dichiarazioni del Console cinese sui fatti, ho deciso di rompere il silenzio. Solo che, avendo letto, di "mafia cinese", di "cinesi che non muoiono mai perché i certificati anagrafici passano dai morti ai clandestini sopraggiunti" e di "soldi sporchi da lavare", convengo sulle discriminazioni razziali. "Italiani", ci dice il console cinese, "se proprio volete applicare le vostre leggi, fatelo coi vostri connazionali. Se cercate di applicarle ai cinesi, vi accusiamo di razzismo". E su questo non mi resta che convenire. Hanno voluto tanti stranieri in Italia? Ed allora ne rispettino usi e costumi.
Antonino Amato |