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Io non sono un esperto e neanche un teologo ma leggendo il vostro sito la prima domanda, fra le tante, che mi è venuta in mente è la seguente: |
Egr. Sig. Mebur, |
Partendo dalla frase: nulla salus extra Ecclesiam mi sono chiesto ( perchè devo adoperare anche la MIA TESTA. anche la RAGIONE) |
Siamo alle solite. Ma se non fosse vero che "nulla salus extra Ecclesiam", ci dice che motivo c'era di fondare la Chiesa? Perché Gesù fondò la "sua" Chiesa? per gioco, per perdere un po' di tempo, per prenderci in giro? Usi la sua testa, la sua ragione, ma le usi bene e vedrà che, se Dio ha istituito la sua Chiesa, una ragione seria c'era: fuori della Chiesa non ci si salva! |
E' ASSURDO IO NON VOGLIO PROPRIO CREDERE IN UN DIO DEL GENERE. MI SEMBRA UNA BESTEMMIA. |
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Come si può credere un Dio che ama gli uomini e poi si comporta così. E' fuori dalla logica!!!! Era allora meglio non nascere!!! |
Non è Dio che "si comporta così", ma l'uomo. Dio ama gli uomini, e per loro si è fatto ammazzare, ma sono gli uomini che disprezzando l'amore di Dio, preferiscono il comodo di un momento e voglio dannarsi. |
Ma ci pensate ad una persona che durante tutta la sua vita tribola fino alla morte (perchè la vita è anche tribolazione) |
Da come si esprime si vede bene che lei ha una visione troppo materialistica della vita e della sofferenza. |
e alla fine si ritrova PER L'ETERNITA' dico PER SEMPRE all'inferno. Ma... Qualcuno vuole darmi una spiegazione |
Chi alla fine si ritrova per l'eternità all'inferno, deve incolpare se stesso e non Dio. Lo abbiamo già chiarito sopra. Padre Pio ha sofferto tantissimo, ma cristianamente, ed ora non è certo all'inferno! Si chieda: perché P. Pio sì e lei no? perché P. Pio trasforma la sua sofferenza in meriti e lei no? Con un po' di umiltà, la risposta le sarà evidente. |
e pensare che esistono anche tante altre religioni che magari dicono le stesse cose: Fuori dalla nostra religione non c'è salvezza!!!!!! chi ci capisce..... Scusate il disturbo Mebur |
Come può paragonare la nostra santa Religione alle supertiziose credenze dei pagani? come può paragonare la Verità all'errore? |
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NOSTRO FRATELLO GIUDA [...] C’è un nome [...] , un nome che fa’ spavento, il nome di Giuda, il Traditore. |
Quanto all'articolo che il Sig. Mebur ci propone in data 21-3-08, quello di Don Primo Mazzolari (che in seguito indicheremo brevemente con DPM), diciamo subito che la fama dell'autore non può cambiare la realtà, la verità. |
[...] Chi tradisce il Signore, tradisce la propria anima, tradisce i fratelli, la propria coscienza, il proprio dovere e diventa un infelice. |
Qui dice il vero DPM e traduce bene il nostro pensiero quando diciamo che è il peccatore che all'amore di Dio preferisce l'inferno. |
[...] Povero Giuda. Che cosa gli sia passato nell’anima io non lo so. [...] Non cercherò neanche di spiegarvelo, mi accontento di domandarvi un po’ di pietà per il nostro povero fratello Giuda. Non vergognatevi di assumere questa fratellanza. |
Anche se, secondo la carne, è nostro fratello (essendo anch'egli figlio di Adamo), noi non ci vantiamo di una tale fratellanza (tale vanto lo lasciamo a Don Primo Mazzolari) nè l'essere nostro fratello mitiga la sua colpa, il suo peccato (come sembra proporci DPM). E aggiungiamo che non è male vergornarci di una tale fratellanza: è nella natura delle cose: chi non prova vergogna se un proprio fratello si è macchiato di un orrendo delitto? La motivazione della non vergogna è poi un assurdo: "Io non me ne vergogno, perché so quante volte ho tradito il Signore". Che significa, che il mio peccato giustifica o mitiga quello di Giuda? |
[...] nel Getsemani, il Signore gli ha risposto [...]: «Amico, con un bacio tradisci il Figlio dell’uomo!». |
DPM, pur di dimostrare il suo assunto cambia anche le parole dette da NSGC: "il Signore gli ha risposto [...]: «Amico, con un bacio tradisci il Figlio dell’uomo!» [...] Aveva detto nel Cenacolo non vi chiamerò servi ma amici". Amici appunto, non fratelli.. |
[...] Cristo non tradisce mai noi, i suoi amici |
Continua DPM: "Cristo non tradisce mai noi, i suoi amici", ma il guaio è che gli amici tradiscono Cristo ! («Amico, con un bacio tradisci il Figlio dell’uomo!»). Qui il problema è che Giuda tradisce Cristo. Certo Cristo è pronto a perdonarlo, ma Giuda non chiede perdono, non spera nel perdono, dispera e s'impicca! |
[...] Giuda è un amico del Signore anche nel momento in cui, baciandolo, consumava il tradimento del Maestro. |
"Giuda è un amico del Signore anche nel momento in cui, baciandolo, consumava il tradimento del Maestro": che bell'amico!!! |
[...] L’abbiamo visto crescere il male, non sappiamo neanche perché ci siamo abbandonati al male, perché siamo diventati dei bestemmiatori, dei negatori. Non sappiamo neanche perché abbiamo voltato le spalle a Cristo e alla Chiesa. Ad un certo momento ecco, è venuto fuori il male, di dove è venuto fuori? Chi ce l’ha insegnato? Chi ci ha corrotto? Chi ci ha tolto l’innocenza? Chi ci ha tolto la fede? Chi ci ha tolto la capacità di credere nel bene, di amare il bene, di accettare il dovere, di affrontare la vita come una missione. |
Sembra che la colpa sia di quel "chi" sul quale DPM c'interroga: noi siamo povere e innocenti vittime del "chi", e appunto perché innocenti, secondo DPM, non meritiamo l'inferno! |
[...] Qualcheduno però, deve avere aiutato Giuda a diventare il Traditore. [...] «Satana lo ha occupato». |
E per il tradimento di Giuda? - La colpa è di "qualcheduno"! Anche se c'è da dire che Giuda, per "diventare il Traditore", la sua opera ce l'ha messa, infatti
quel "qualcheduno" non ha fatto tutto da solo, ma ha soltanto aiutato. |
[...] Quanta gente ha il mestiere di Satana: distruggere l’opera di Dio, desolare le coscienze, spargere il dubbio, insinuare l’incredulità, togliere la fiducia in Dio, cancellare il Dio dai cuori di tante creature. |
Ma la colpa è personale: noi rispondiamo soltanto del male che facciamo noi, non di quello che fa Satana o qualcuno dei suoi accoliti. |
[...] , prende i trenta denari, glieli butta, prendete, è il prezzo del sangue del Giusto. Una rivelazione di fede |
Ma non rivelazione di speranza. Una fede incompleta, priva della speranza. Avrebbe dovuto sperare nel perdono di Gesù, che pure nel momento del tradimento lo aveva chiamato "amico". Ma Giuda non crede nel perdono, non lo spera, non lo chiede, preferisce disperarsi, impiccarsi! Questo è il suo secondo peccato che aggrava il primo. |
[...] Dio non ci da’ da mangiare, Dio non ci fa’ divertire, Dio non da’ la ragione della nostra vita. |
Questo è quel che pensa chi è privo di fede, chi preferisce invocare lo stupido caso invece che Dio. Se si crede, tutto diventa bello e accettabile, e la ragione della nostra vita è quel che deve essere, Dio stesso. |
[...] Il più grande dei peccati, non è quello di vendere il Cristo; è quello di disperare. |
Vendere Cristo è un peccato gravissimo, incommensurabile: Giuda Lo ha venduto per una futilità, per un progetto del tutto imparagonabile con la Divina Persona. Il disperare è il non credere nell'infinita misericordia di Dio. Noi non abbiamo il bilancino di DPM, ma riteniamo che vendere Dio, barattarLo per trenta denari sia ben più grave che non credere nella sua Misericordia. |
[...] Io non posso non pensare che anche per Giuda la misericordia di Dio [...] quella parola amico, [...] non posso pensare che questa parola non abbia fatto strada nel suo povero cuore. |
Giudicare della Misericordia di Dio sarebbe un peccato che noi non vogliamo commettere e non ci piace perdere il tempo a pensare e ipotizzare il pentimento in extremis di Giuda: in teoria è possibile, ma, pure se quel pentimento ci fosse stato, il gravissimo peccato di tradimento rimarrebbe sempre là, e noi continueremmo a condannare quel tradimento, quel peccato. |
E lasciate che io domandi a Gesù [...] di chiamarmi amico. |
Non sarebbe più opportuno chiedere perdono e cambiare vita? Che senso ha volere essere chiamati amici, se, non pentiti, continuiamo ad offendere Dio? Gesù non solo ci dice di non più peccare, ma di essere perfetti addirittura come il Padre suo che è nei Cieli. |
[...] Questa è la gioia: che Cristo ci ama, che Cristo ci perdona, che Cristo non vuole che noi ci disperiamo. [...] |
Noi pensiamo che la vera gioia consista nell'essere nella pace di Cristo, cioè in grazia di Dio, e non nella condizione di amici-peccatori che si rivoltano contro di Lui, che Lo bestemmiano, che rifiutano il Sacerdote all'ultimo momento della loro vita: un tale comportamento esprimerebbe peccaminosa pretenzione (la presunzione di salvarsi senza merito -uno dei sei peccati contro lo Spirito Santo), e non la virtù teologale della speranza! |
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Cordialmente, in Gesù, Maria e Giuseppe, |