RICEVIAMO,
29-09-04
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Dal Sig. Giuseppe Noto
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Una volta s'insegnava una pratica: prima di rispondere a chi ti offende, a chi ti attacca, recita un'Ave Maria, così facendo farai sbollire alquanto i fumi della reazione e in più otterrai l'aiuto della Vergine per una risposta migliore. Abbiamo seguito quella pratica ed ecco ora la risposta al Sig. Giuseppe Noto. |
Gentile professore,
capisco la Sua retrograda posizione sulla donazione degli organi, ma le ricordo che donare un organo, equivale a salvare delle vite umane, e se ciò avviene quando una persona è morta non vedo quale male ci sia. Anche il Santo Padre si è espresso in tale senso |
Gent.mo
Sig. Noto, Sfatiamo
infine quel che ci sembra un luogo comune: spesso e volentieri si
cita il Papa (l'attuale GPII) o a sproposito o in maniera scorretta:
non basta dire "Anche il Santo Padre si è espresso in
tale senso", infatti sarebbe più opportuno e corretto
dire quando e dove e come
il Papa ha detto: le citazioni vanno fatte in modo completo e verificabile.
E questa è la prima considerazione. |
Pur ritenendomi una persona dalle posizioni alquanto
integrali (e non integraliste - la differenza è enorme) e vicino
alle posizioni di Mons. Lefebvre non posso accettare un pensiero simile.
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Non vediamo
perché ci tira in ballo Mons. Lefebvre e ci permetta di notare
che le sue posizioni si perdono e confondono nel distiguo dell'integrista
dall'integralista: noi siamo un tantino più semplici (o sempliciotti,
se lo preferisce), ci reputiamo dei comunissimi Cristiani, con la
speranza di essere giudicati anche "buoni" Cristiani, ma
non da lei o dagli altri, ma da Gesù. |
Sappia che apprezzo molto la Fraternità
sacerdotale e le loro pubblicazioni (sono assiduo lettore di Si Si
No No - il Crociato - Roma Felix) pur non approvandone sempre il contenuto,
specie quelli sul sedevacantismo post conciliare.
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Forse lei apprezza la Fraternità più di noi, ma convenga che non è sufficiente essere un "assiduo lettore", occorre anche tirar le somme, agire di conseguenza... fides sine operibus vana est! Non vediamo cosa c'entri il sedevacantismo con la donazione degli organi: se vuole dimostrarci la sua capacità di autonomia, d'indipendenza, le facciamo notare che se lei agisce a ragion veduta, con cognizione di causa, sapendo e conoscendo, la cosa è lodevole, altrimenti lei rischia di cadere nel peccato di orgoglio e d'ignoranza colpevole. |
Non mi piace neanche tanto il concilio, ma non
possiamo fare come Lutero che ruppe con la chiesa per fondarne una
nuova. Anche perchè se dobbiamo credere alle parole del Santo
Vangelo, lo Spirito Santo assisterà la Chiesa fino alla fine,
anche (e soprattutto) nei momenti peggiori.
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Sia un
tantino più deciso, non abbia paura di mettersi in rotta con
qualcuno: se il concilio non le va tanto, ne tiri le conseguenze,
ma realmente, in pratica! |
Sempre pronto ad ascoltare le sue posizioni le porgo
i miei saluti Giuseppe Noto |
Anche noi siamo pronti a riflettere sulle sue obiezioni, alle sue critiche, pertanto siamo sinceri quando la ringraziamo di chiamarci retrogradi. Cordialmente e di tutto cuore, in Gesù, Maria
e Giuseppe, |
P.S. Ho letto più libri di Mons. Lefevbre
come Lettera ai cattolici perplessi o Gli studi della fraternità
sulla riforma della Messa, una stampa della fraternità sulla
differenza tra la messa in rito tridentino e la messa attuale (sacrificio
e banchetto), e mi trovo alquanto d'accordo
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Complimenti per le sue letture, ma forse sarebbe meglio se lriflettesse di più e... soprattutto se agisse di conseguenza. |
Ho pure partecipato ad una messa in rito tridentino
non ritenendo in tale modo d'essere fuori dalla Chiesa, visto che
rinnovare non significa abbolire.
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E perché mai dovrebbe ritenersi fuori della
Chiesa? Con quella Messa si sono santificati milioni di Cristiani,
perché non dovrebbe essere lo stesso per lei?! |
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