Ci giunge notizia che l'on. Fini è stato denunciato
per avere assunto "un impegno" che va al di là delle
sue possibilità legali e che pare possa integrarsi in una infrazione
prevista e punita dall'art. 283 del vigente C.P.
Prendendo le mosse da una sì coraggiosa iniziativa,
pensiamo che sia nostro dovere dire anche noi il nostro pensiero in proposito.
Non è da molto che l'on. Gianfranco Fini, in un
dibattito televisivo, del quale si è poi avuta vasta eco su tutta
la stampa, a proposito del "Mandato di arresto europeo" ha dichiarato
apertamente: "È UN IMPEGNO GIÀ PRESO,
E GL'IMPEGNI VANNO RISPETTATI".
In linea di principio condividiamo che gli impegni vadano rispettati,
ma dissentiamo totalmente sull'assunzione generalizzata degli impegni:
non tutti gl'impegni vanno presi! anzi ce ne sono di quelli che vanno
detestati e combattutti con ogni mezzo.
Ora per il mandato di arresto europeo è appena il caso di anticipare
che "introdurre nel nostro ordinamento una simile normativa non solo
è cosa sommamente sciagurata e lesiva in modo essenziale
del diritto nostro e della stessa sovranità nazionale, ma è
anche, qualunque possa essere la valutazione in ordine ai vari orientamenti
politici, certamente in contrasto con la Costituzione in modo totale,
completo, grave, insanabile e di evidenza solare".
Tuttavia, dati i governanti che per nostra disgrazia ci ritroviamo, non
è umanamente possibile mettere un limite alla cattiveria umana,
alla stupidità assoluta e alla barbarie sbandierata per moderna
civiltà europea, di conseguenza tutto è possibile, ma occorrerebbe
modificare PRIMA la Costituzione della Repubblica
Italiana, "rispettando tutto il complesso iter parlamentare
previsto per simili decisioni", integralmente.
Ora è più che risaputo che SOLTANTO
il Parlamento, operando nei termini e nei modi di legge, SOLTANTO
il Parlamento può modificare la Costituzione, e fino a quando la
modifica non è operante nessuno può
agire e prendere impegni contro la Costituzione vigente!!!
Anzi una tale condotta comporterebbe il grave reato previsto e
punito dal citato art. 283 del C.P. Nessuno, e soprattutto il Governo,
può assumere lecitamente impegni in ordine a future deliberazioni
del Parlamento, e meno che mai quando queste vertono sul delicatissimo
campo delle modifiche costituzionali.
Come corollario è d'aggiungere che non sarebbe lecito neppure forzare
i tempi o esercitare pressioni col pretesto di non dover far tardi e di
rispettare impegni e scadenze impellenti.
A questo punto però il nostro lettore vorrà
saperne un tantino di più sul perché dell'opposizione al
mandato di arresto europeo: è nostro dovere informarlo, ma data
la vastità e delicatezza dell'argomento lo invitiamo a leggere
quanto sapientemente scritto dal Giudice
C. A. Agnoli, noi qui ci limitiamo ad esporre alcune considerazioni...
banali se si vuole, ma in fondo non lontane dalla realtà possibile.
La normativa che va sotto il nome di "Mandato di
arresto europeo" (MAE) abroga di fatto alcuni
principi costituzionali e cancella istituti di diritto processuale unanimamente
riconosciuti ed applicati dagli Stati europei. Infatti
1) Chiunque potrà essere estradato su richiesta
dell'autorità giudiziaria di uno degli Stati membri della UE per
esservi giudicato anche in relazione a fatti non commessi nel territorio
di quello Stato, ma in quello di un altro, in Italia, per esempio.
Dunque un cittadino italiano potrà essere estradato in qualsiasi
Paese europeo (o un domani anche in Turchia o in Israele, se quei Paesi
"democratici", che rispettano [!!!] i diritti umani [ ma non
diciamolo ai bambini Palestinesi...], aderiranno all'Unione secondo le
sviscerate profferte di Berlusconi e Fini) anche se il fatto che gli viene
contestato è stato commesso in Italia.
Si arriverà all'assurdo che un fatto commesso
a Ragusa, fatto che non è e non sarà giudicabile da un magistrato
di Siracusa, sarà invece legalmente perseguibile da un magistrato
di Copenaghen.
2) Le 32 categorie di reati che contemplano il MAE
sono definite in termini di sconcertante genericità e tali da abbracciare
una serie indefinita e indefinibile di figure criminose.
La genericità delle categorie di reati previste
dal trattato e l'abolizione della condizione della doppia punibilità
smantellano i principi costituzionali di legalità e tassatività
della norma penale.
3) E' soppressa la limitazione della non estradabilità del cittadino
per reati politici.
Tale divieto, sancito dall'art. 26 della Costituzione,
verrebbe soppresso dalla normativa europea.
4) E' soppresso il
principio della doppia punibilità del fatto.
In forza di detto principio, fino ad ora, secondo la normativa vigente,
non poteva mai essere concessa l'estradizione se il fatto per cui veniva
richiesta non era considerato reato dall'ordinamento del Paese dal quale
doveva essere estradato l'imputato. Mentre ora con
l'istituto del MAE si ammette che l'estradizione
possa essere concessa anche se il fatto che ha dato origine al mandato
d'arresto non costituisce reato nel territorio dello Stato dal quale è
chiesto che venga estradato l'imputato.
Facciamo un esempio:
Se in un qualsiasi Paese dellUE, per ipotesi in Turchia o in Bulgaria,
la tartaruga palustre è specie protetta, con conseguente commissione
di reato se la si commercia,
il povero pescatore italiano che ha venduto detta tartaruga, credendo
di fare cosa lecita (perché in Italia non è reato), potrà
essere arrestato e immancabilmente estradato in Turchia o Bulgaria su
richiesta di un qualsiasi giudice di quei Paesi, senza che nessuno vi
si possa opporre. Verrebbe buttato (e forse abbandonato) in una fetida
prigione turca in attesa di un processo che Dio soltanto sa quando verrebbe
celebrato... Alla fine magari quel povero pescatore italiano sarebbe riconosciuto
innocente..., ma dopo quanti anni? e quanto gli sarebbe costato in termini
di libertà, di soldi (ammesso che ne abbia), di onorabilità,
di affetti mancati?....
Sembra che stiamo parlando di fiabe, di cose impossibili..., mentre invece
stiamo descrivendo la possibilissima realtà del domani. Certo una
legge tanto vergognosa e tanto assurda e paradossale, potrà tornare
utile a chiunque volesse togliersi lo sfizio di farla pagare a qualcuno
che gli risultasse poco simpatico, utile a chi volesse gustare il piacere
di una vendetta... E non costerebbe neppure molto... Un
giudice corrotto o corruttibile si trova ovunque e magari con pochi spiccioli,
con qualche migliaio di euro... Tutti potremo avere la soddisfazione
di vedere il nostro odiato nemico in manette marcire in qualche
orrenda prigione a mille miglia dai suoi cari e da chi potrebbe aiutarlo
e confortarlo! Ma, non dimentichiamolo (!!!), potrebbe venire anche il
nostro turno! Anche noi potremmo essere cortesemente arrestati e deportati
in qualche bella prigione turca!
Potrà anche
accadere che un cittadino italiano, che esprima un'opinione (su temi politici
o sociali), penalmente indifferente per il nostro ordinamento ma illecita
per l'ordinamento di un altro Paese della UE, potrà ivi essere
estradato (ma il termine giusto sarebbe deportato) per rispondere
di un reato di opinione.
La voluta fumosità della descrizione di tale genere di condotte
(genericità comune a tutte le normative incriminatrici previste
dai singoli Stati europei, non ultima l'Italia) favorirà il proliferare
di processi alle idee.
Per una legge tanto vergognosa, il sig. (si fa per dire) Fini, pompandosi
del titolo di Vice Premier, dichiara di essersi impegnato ad attuarla
(e gli impegni vanno rispettati!): un tale impegno la dice
lunga sulla democrazia e sulla Costituzione (tanto sbandierate e tanto
violentate), sul personaggio capace di... tutto, pur di raggiungere il
suo Grande scopo politico: la glorificazione di se stesso, alle spese
e alla faccia del Berlusconi che lo ha sdoganato!
PER IMBRATTARE DI BARBARIE il nostro Codice con
una tal VERGOGNOSA LEGGE, FINI DICHIARA DI ESSERSI IMPEGNATO!
Un tale impegno improponibile e delittuoso ci viene edulcorato con lo
zuccherino dell'Europa: quante cosacce
si stanno facendo in nome dell'Europa!!!
MA
NON E' QUESTA L'EUROPA CHE VOGLIAMO!
Quindi diciamo
NO
AL MANDATO D'ARRESTO EUROPEO!
NO ALLO SMANTELLAMENTO
DELLA SOVRANITA' NAZIONALE!
NO ALLO SMANTELLAMENTO
DEI NOSTRI DIRITTI NATURALI !
S. P.
Per una cognizione più completa del problema invitiamo
il lettore a scaricare l'mp3
contenente un'intervista fatta al Giudice C. A. Agnoli e di visionare
le seguenti pagine:
Il Mae è 12 volte incostituzionale
http://www.lapadania.com/PadaniaOnLine/Articolo.aspx?pDesc=9192,1,1
Il Csm: no al mandato di cattura
europeo
http://www.lapadania.com/PadaniaOnLine/Articolo.aspx?pDesc=8672,1,1
No a un Superstato europeo
http://www.lapadania.com/PadaniaOnLine/Articolo.aspx?pDesc=8800,1,1
Prospettiva gulag: il mandato
di arresto europeo
http://www.cattolicipadani.org/gulag.htm
Intervista all'On. U. Bossi
sul mandato di arresto europeo
M.A.E.
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