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Su segnalazione di Centro Studi Federici


La testimonianza di un palestinese cristiano sull'occupazione sionista della Terra Santa.
"Quale male
abbiamo fatto agli Ebrei?"

di Sami Basha
Dottore ricercatore in Scienze dell'Educazione presso
l'Università Pontificia Salesiana di Roma

       Ogni giorno mi chiedo: "Che cosa abbiamo fatto mai noi Palestinesi agli Ebrei per meritare questo castigo?". Li abbiamo accolti fraternamente quando fuggivano dall'Europa e non avevano altro posto dove andare.        Avevamo sognato di poter vivere insieme, noi semiti come loro, vicini di casa, abitanti di una terra che poteva esser comune.
       Ci hanno cacciati dalle nostre case, espropriati di quelle terre che per molti secoli avevamo coltivato. Noi, Palestinesi cristiani avevamo pagato le tasse agli Ottomani per poterne conservare la proprietà.
       Hanno raso al suolo interi villaggi, hanno costretto quattro milioni di noi a fuggire in altri paesi, a vivere da profughi in campi di concentramento, sempre perseguitati da tutti.
       Ci avete fatto massacrare a Sabra e Shatila e altrove. Avete seminato odio e raccolto vendetta. Avete spinto alla disperazione tanti nostri giovani, vittime anche loro di un "terrorismo" insensato e inutile. Avete stabilito il vostro stato sul 75% della Palestina storica, colonizzando con centinaia di insediamenti quel residuo 25% che avrebbe dovuto costituire lo Stato Palestinese, e che ora volete portarci via, ancora una volta, l'ultima nostra speranza di esistenza, con la forza, con la violenza più disumana.
       Avete distrutto le nostre città di Jenin, Nablus, Ramallah, Betlemme, Hebron. Avete affamato e assetato l'intera popolazione palestinese. Avete ucciso tante persone innocenti, terrorizzando le donne e i bambini. Dio abbia pietà di voi!
       Qualcuno di voi, se ha ancora il senso della giustizia, mi risponda in nome di Dio. Risponda a me, Palestinese cristiano, in modo che io possa spiegarlo agli altri Palestinesi, cristiani e musulmani, ai miei figli e ai miei nipoti: "Che cosa mai abbiamo fatto mai noi Palestinesi a voi Ebrei per meritare questa punizione?".
       Cari amici Ebrei, fratelli nostri, Dio ama tutti! Ed io, Cristiano palestinese non vi odio. Ogni Palestinese, che non sia stato colpito direttamente negli affetti più cari e, per questo, sbagliando, nutre il desiderio della vendetta, non prova odio verso il popolo ebraico, né verso la sua religione. Personalmente, posso assicurare che i Palestinesi hanno sentimenti di solidarietà per la sofferenza del popolo ebraico, ricambiando il sentimento di tanti Ebrei che aiutano anche materialmente noi Palestinesi.
       Noi siamo contro ogni forma di violenza. Per questo non accettiamo l'aggressione di Sharon. Ci auguriamo che anche lui possa essere portato davanti alla Corte penale internazionale dell'Onu per i crimini commessi in passato e per quelli di cui si è reso responsabile ora. La giustizia sarà per noi un risarcimento per quanto abbiamo subito, un elemento necessario per la condizione della pace nella regione a cui insieme dovremmo ormai cominciare ad aspirare.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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