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Segnalato da Centro Studi Giuseppe Federici |
Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature
e quanto scritto nello spazio giallo sono della Redazione |
Krauthammer vuole ripetere questa prodezza in Palestina. "Essa" è già isolata, divisa in settanta pezzi dall'esercito israeliano. Ora è pronta per il grande assassinio. "Uccidila", urla con grande passione. Forse si preoccupa che i persiani fermeranno ancora una volta il bagno di sangue prima che Mamilla Pool si riempia. |
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[INTRODUZIONE] |
[STORIA - PREMESSA] Nel 614, la Palestina faceva parte dell'Impero Bizantino. Era una terra cristiana prospera, di agricoltura ben sviluppata, di sfruttati sistemi idrici e terrazze attentamente piantate. I pellegrini giungevano a frotte nei Luoghi Santi, e gli edifici del Santo Sepolcro e dell'Ascensione al Monte degli Olivi, costruiti da Costantino, erano tra le meraviglie del mondo. La desolazione ebraica era ravvivata da ottanta monasteri, in cui erano raccolti preziosi manoscritti ed in cui venivano offerte preghiere. I Padri della Chiesa, San Girolamo di Betlemme ed Origene di Cesarea, erano una memoria ancora vivente. Vi era anche una piccola e ricca comunità ebraica che viveva al centro del paese, principalmente a Tiberiade o sulle rive del Mare di Galilea. I loro letterati avevano appena completato la stesura del Talmud, che codificava la loro fede, il Giudaismo Rabbinico; ma per le istruzioni essi si rivolgevano alla prevalente comunità ebraica della Babilonia Persiana. |
[STORIA - IL FATTO] |
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[STORIA - L'OLOCAUSTO] |
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[ISLAMIZZAZIONE] |
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[OGGI] |
[AMALEK] |
[APPELLI AL GENOCIDIO]
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