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17 giugno 2005 Traduzione dal francese a cura di |
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Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature |
Edgar Morin, sociologo di fama mondiale, da oltre sessant’anni combatte su tutti i fronti (1). Il suo pensiero, vivo e conciso, contraddice l’idea del ritorno dell’ “antisemitismo”. Questo termine, secondo lui, sarebbe agitato allo scopo di occultare la repressione israeliana, di “israelizzare” gli ebrei, di fornire giustificazioni alla politica di Israele. Conseguentemente alle sue prese di posizione a favore dei Palestinesi umiliati e offesi egli è stato calunniato. Del nostro incontro con lui ci rimane l’impressione di un uomo di grande semplicità e probità. Ci teniamo a ringraziarlo qui per averci dato l’autorizzazione a pubblicare questo colloquio. Silvia Cattori
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(1) Edgar Morin, nato nel 1921, ricercatore emerito presso il CNRS (Centro Nazionale della Ricerca Scientifica), direttore della sezione Scienze umane e sociali (CETHSAH), è sempre in piena attività. |
[Silvia Cattori:]
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(2) Le associazioni “France- Israel Géneral-Koening” e “Avvocati senza frontiere” (presieduta da Gilles-Williams Goldnadel) hanno attaccato in tribunale Edgar Morin nel 2002 a seguito dell’articolo “Israele- Palestina: il cancro” pubblicato nel giugno 2002 sulla tribuna libera del quotidiano Le Monde. |
[Edgar Morin:] |
(3) Edgar Morin, Danielle Sallenave e Sami Nair hanno firmato “Israele-Palestina: il cancro”. Sono stati condannati in appello dalla corte di Versailles il 27 maggio 2005, dopo che il tribunale di Nanterres li aveva prosciolti nel maggio 2004. (4) “Israele-Palestina: il doppio sguardo”, Libération, 11 settembre 1997. (5) “Il semplice e il complesso”, Le Monde, 2 febbraio 2001 |
[Silvia Cattori:] |
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(6) Il primo passo incriminato: “è difficile immaginare che una nazione di fuggitivi, nata dal popolo più a lungo perseguitato nella storia dell’umanità, che ha subito le peggiori umiliazioni e il peggiore disprezzo, sia capace di trasformarsi nel corso di due generazioni in un popolo dominatore e sicuro di sé e, a eccezione di una ammirevole minoranza, in un popolo che disprezza e ha soddisfazione a umiliare”. Il secondo passo incriminato: “Gli Ebrei che furono vittime di un ordine spietato impongono il loro ordine spietato ai Palestinesi” |
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(7) Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche in Francia |
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(8) Alain FinkielKraut : «Tra Mel Gibson e Edgar Morin» L’Arche, maggio 2004. |
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(9) Tra gli altri: Ras l’ Front, il sito Info Medioriente, SOS razzismo. |
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