Precisiamo che articoli, recensioni, comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione), pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.

[Indice degli articoli]   [Home]

Action for Peace
Salaria, 89 - 00198 Roma
Tel. 06-85355091
Ai deputati del Parlamento italiano
Appello ai parlamentari italiani perché repingano la ratifica
dell’accordo di cooperazione militare Italia-Israele
Grassetti,corsivi, colori, parentesi quadre,
sottolineature e quanto scritto nello spazio
giallo sono, generalmente, della Redazione
       Vi scriviamo per esprimere tutta la nostra preoccupazione riguardo a un tema attualmente all’ordine del giorno alla Camera dei Deputati.
       Ci riferiamo all’accordo di cooperazione militare tra Italia e Israele, firmato a Parigi nel 2003 dai due Ministri della Difesa, e approvato nei giorni scorsi dal Senato.
       In tale occasione abbiamo dovuto purtroppo rilevare la scarsa sensibilità delle forze politiche riguardo ai rischi e alle conseguenze politiche di tale accordo.
       Ora il disegno di legge di ratifica sarà esaminato dalla Camera, prima in Commissione Esteri, poi in Aula.
       Le attività svolte in base all’intesa saranno soggette all’accordo sulla sicurezza del 1987, in pratica non ci sarà nessuna trasparenza.
       Nulla è detto, nell’intesa, in merito alla applicazione della normativa che disciplina il commercio delle armi italiane.
       La legge 185, che regolamenta tale commercio, vieta le vendite a paesi belligeranti e da parte dei quali ci sia palese violazione dei diritti umani.
       Ricordiamo a tale proposito quanto citato nel Rapporto 2004 di Amnesty International e il parere della Corte Internazionale di Giustizia, confermato dal voto della maggioranza della Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che definisce illegale il Muro in costruzione sui territori occupati palestinesi, nonché l’occupazione stessa dei territori dal 1967, e invita i Governi a prendere le misure necessarie per il suo smantellamento.
       C’è il rischio che l’accordo possa essere utilizzato anche per ridurre vincoli e controlli su aspetti particolarmente delicati della nostra politica estera.
       Sconcerta il voler rafforzare gli apparati militari di un paese che possiede Forze Armate tra le più potenti del mondo e dispone addirittura di un cospicuo numero di testate nucleari, tanto più in un momento estremamente delicato, come questo, in cui, per rendere effettiva la possibilità di una vera ripresa del processo di pace, la Comunità internazionale dovrebbe vigilare attentamente ed esercitare la propria pressione politica, non certo attraverso il rafforzamento militare di Israele.
       Per tutte queste ragioni riteniamo sbagliato e contrario al ruolo che l’Unione Europea, in quanto partner della Road Map, dovrebbe esercitare nel processo di pace tra Israele e Palestina che l’accordo di cooperazione militare diventi legge dello Stato italiano.
       Riteniamo opportuno, alla luce di queste considerazioni, che le Commissioni competenti svolgano una serie di audizioni per acquisire maggiori elementi al fine di permettere un dibattito approfondito su questo accordo, sul significato politico dello stesso, e sui grandi rischi che esso comporta. Rischi per i quali oggi vi invitiamo a esprimere un chiaro ed inequivocabile voto contrario.
       Nell’augurarci un positivo riscontro alla nostra richiesta, disponibili per qualsiasi chiarimento, inviamo
       Cordiali saluti

p. Action for Peace
Alessandra Mecozzi
tel. 06-85262340, cell. 335-6513615.

Roma, 14 febbraio 2005

 

 

[Indice degli articoli]   [Home]