Precisiamo che articoli, recensioni, comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione), pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.


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Pellegrinaggio Osimo-Loreto 2004

del Circolo San Michele Arcangelo

Pubblichiamo volentieri la relazione dell'avvenuto pellegrinaggio, soprattutto perchè troviamo interessantissima e ineludibile la riflessione finale. Ma non basta prendere atto che l'islamizzazione d'Italia ha raggiunto livelli impressionanti e preoccupanti, occorre fare qualcosa per arginarla, fermarla e rimandarla ai paesi d'origine... se non vogliamo perdere la Santa Casa, le nostre case, la religione, la libertà... Esagerati? No. Il Libano deve pure insegnarci qualcosa. Cosa fare? intanto cominciamo a dire e a gridare a tutti e ovunque che la Turchia non deve entrare in Europa, perché con noi Europei non ha niente in comune, né storia né tradizione né cultura né civiltà né religione... niente! La Turchia non appartiene all'Europa! Non vogliamo in Europa uno stato che ancora oggi non si vergogna di certo suo passato, che ancora oggi non chiede perdono per lo sterminio degli Armeni, che ancora oggi si scaglia contro chi condanna l'efferatezza, la barbarie, la bestialità dimostrate nel sistematico genocidio del Popolo Armeno. Con gente tanto barbara non vogliamo avere niente da spartire! Pertanto gridiamo forte a certi cervelloni politici che per i loro sporchi interessi vogliono la Turchia entro l'Unione Europea: la Turchia non è europea e non la vogliamo in Europa!!! L'Europa agli Europei!

       Sabato 22 e Domenica 23 Maggio abbiamo partecipato al pellegrinaggio organizzato dall'Istituto Mater Boni Consilii.
       Puntuali all'appuntamento delle 14.30, Sabato abbiamo avuto modo di far la conoscenza di diversi fedeli giunti ad Osimo da ogni parte d'Italia.
       Alle 15.00 in ottanta circa ci siam messi in marcia per raggiungere la prima tappa fissata nella Basilica di Osimo, dove è conservato il corpo di San Giuseppe da Copertino, che, purtroppo per noi, proprio in questi giorni è stato prestato alla venerazione dei suoi compaesani pugliesi, di Copertino per l'appunto.
       Nella Basilica abbiamo ricevuto un'ottima accoglienza dai Frati Conventuali, custodi delle preziose reliquie del Santo.
       Dopo la preghiera e un doveroso raccoglimento abbiamo ripreso la nostra marcia recitando il Santo Rosario: nostra seconda tappa era il maestoso Santuario dedicato dell'Addolorata, a Campocavallo.
       La marcia è proseguita per Castelfidardo, dove abbiamo pernottato.
       La Domenica mattina è iniziata proprio bene e in tema: Don Francesco Ricossa ha celebrato la Santa Messa, assistito da due suoi seminaristi dell'Istituto di Verrua Savoia. Rifocillati alla Sacra Mensa e rinvigoriti nello spirito, abbiamo ripreso la marcia e tra preghiere e canti siamo arrivati al luogo della battaglia, dove il 18 settembre del 1860 le truppe di Pio IX vennero sconfitte dall'esercito piemontese che aveva invaso il pacifico Stato Pontificio per proteggerlo [!] da ribellioni e invasioni nemiche [???] e per pia e filiale devozione che voleva liberare il Papa dagli impicci e dalle distrazioni di un governo temporale [!!!].
       Ripreso il cammino siamo finalmente arrivati alla nostra meta: la Santa Casa in Loreto.
       Vi abbiamo trovato tante persone entusiaste di vedere un massiccio gruppo di pellegrini giunti a piedi, devoti e intenti nella preghiera arricchita da canti sacri, allegri ma composti, festanti ma raccolti, come sicuramente da tempo non vedevano, abituate alle sconnesse, scomposte, sguaiate e arcobalenanti comitive anarco-turistico-mejugoriane.

       Ai piedi della Madonna, nella sua Santa Casa, abbiamo così concluso il nostro pellegrinaggio: dopo una fervorosa preghiera, Don Francesco Ricossa ha impartito la solenne benedizione ai presenti.
Avviandoci tutti a far ritorno alle nostre case, ci siamo salutati con un fraterno e caloroso abbraccio cristiano e ci siamo dati appuntamento al 2005.

       Una breve riflessione finale.
       La Tradizione ci insegna che la Santa Casa è stata trasportata dagli Angeli nel 1291 nell'Illiria, attuale Dalmazia e Albania, e successivamente, nella notte tra il 9 e 10 dicembre del 1294, traslata a Loreto per metterla ulteriormente al sicuro dall'orda islamica. Data l'attuale crescente islamizzazione d'Italia, dobbiamo attenderci che la Santa Casa venga nuovamente traslata altrove?

Circolo San Michele Arcangelo

 
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