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E' la solita salsa dell'ignoranza condita nei soliti luoghi comuni. Ma la storia, quella vera, è un'altra. Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi |
Paolo Villaggio, ospite di Gigi Marzullo su Raiuno il 15 agosto a tarda notte, presenta il suo ultimo libro (!) intitolato (nientemeno) "Storia della libertà di pensiero": parla, l'ex Fantozzi, di Socrate, di Gesù (presentato come un martire della libertà di pensiero!), e poi, naturalmente, degl'immancabili Giordano Bruno e Galileo. Franco Damiani (1) anzi, se ne discute ancora oggi, cfr. Alfonso Marzocco "Galileo aveva torto" (http://www.effedieffe.com/content/view/3253/171/). Già quasi vent'anni hanno poi gli illuminanti articoli sulla questione galileiana di Vittorio Messori, oggi raccolti nel volume "Pensare la storia". (Ed. Paoline, 1992), che spiegavano come la condanna fosse stata in sintonia con il più rigoroso metodo scientifico (il pisano portava una sola prova, ed era sbagliata). Ma già Arthur Koestler nei "Sonnambuli" aveva scoperto che "Galileo non fu condannato come sostenitore del sistema copernicano (eliocentrico) contro quello tolemaico (geocentrico), anzi «i gesuiti stessi [di allora, circa 1615] erano più copernicani di Galileo, ed oggi si riconosce che se l'astronomia cinese avanzò più rapidamente di quella europea, ciò si deve al fatto che i missionari gesuiti insegnarono (ai sapienti cinesi) la visione copernicana». |
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