Ruini insultato alla radio, indaga la Procura

di Claudia Passa

Segnalato da Maurizio Ruggiero
Il Giornale 22 settembre 2005

      Chi semina vento raccoglie tempesta, dice un vecchio adagio, e il card. Ruini di vento ne ha seminato tanto... da oscurare la figura stessa del dio Eolo.
      Non ci piace invocare qui il rispetto al ruolo, all'abito, alla carica, perché ci parrebbe un'invocazione di comodo e opportunistica: noi siamo convinti che il primo a portar rispetto al ruolo, all'abito e alla carica dovrebbe essere lo stesso Ruini... Con ciò non intendiamo affatto giustificare, né tanto meno approvare, lo squallido, offensivo, illegale, vergognoso e riprovevole comportamento di un "professore" foraggiato da una ben colorata Rai 3. Un professore spavaldo e spaccone, cui piace dipingersi tra gli eroici "inseguitori" dei bacarozzi, tra gli eroici crocifissori, dinamitardo e ruspatore di chiese.

La Redazione

       Roma - Il cardinale Camillo Ruini? «Il più pericoloso dei rifiuti tossici, da eliminare con qualsiasi mezzo», un «fico secco» da far finire «con un limone in bocca come la porchetta» (1). Il periodo storico più invidiabile? «La Spagna della guerra civile», perché «i bacarozzi neri (i sacerdoti) venivano inseguiti nelle Chiese e crocifissi sulle croci al posto di Gesù Cristo (2), cosa che aveva prodotto in Spagna un periodo di benessere sociale»(3).
     Così parlò dai microfoni di Radio Radio il professor Mario Tozzi, geologo, primo ricercatore del Cnr, volto noto di Rai 3 (sua la conduzione di Gaia il pianeta che vive) e di Rai International (per cui ha firmato circa 150 documentari). E da ieri l'anatema via etere è all'attenzione della Procura di Roma, sollecitata da un esposto inoltrato per direttissima dal generale dell'Esercito Antonino Torre, che ha trascritto ciò che ricorda d'aver sentito. Teatro dell'«esibizione», la trasmissione mattutina Un giorno speciale, condotta da Francesco Vergovich e Bruno Ripepi, durante la quale il professor Tozzi diletta gli ascoltatori con le sue esternazioni.
     «Oggi parliamo di rifiuti tossici altamente nocivi da eliminare»(4): questo l'esordio nella puntata di ieri. Tutti a pensare alle scorie radioattive o agli scarichi industriali, e invece no: subito dopo, il ricercatore avrebbe dato un nome e un cognome al «più pericoloso dei rifiuti tossici»; ergo «il cardinale Camillo Ruini». L'interessato non nega d'aver pronunciato le frasi (5), a dir poco irriverenti, riportate fra virgolette nell'esposto finito a piazzale Clodio.

(1) Nemo dat quod non habet, sicchè l'oste parla di bettole, l'ubriaco di vino, il porco di porchetta...

(2) Eppure certi compagni hanno l'impudenza e la faccia tosta di vantarsene!!! Ecco il vero volto del comunismo! Loro stessi se ne vantano.

(3) Ma l'eroico compagno Tozzi dovrebbe sapere anche che il periodo di vero benessere sociale fu prodotto dal Generalissimo Franco e dagli anti-comunisti, altrimenti che professore è?
– Terra-terra..., un geologo appunto. Allora non faccia lo storico. Sutor, ne ultra crepidam!

(4) Certo che ingoiare e digerire di primo mattino un tozzo di Tozzi è dura, da vera indigestione: si rischia di rimanerci secchi...

(5) Perché? È certo dell'impunità?

       «Non ricordo le parole esatte - dice al Giornale -, ci vorrebbe la registrazione, quello che dico lo dimentico un secondo dopo (6). Probabilmente parlavo sotto metafora (7)». Già, metafora. «Comunque il mio spazio è fatto per provocare, certe cose vengono dette quando si fa polemica...»(8).
Polemica, provocazione. Sia come sia, se sul contenuto esatto dell'intervento-shock sarà la registrazione a far fede, l'esposto di Torre prosegue con altre sortite da brivido. A nulla sarebbero infatti valsi «i timidissimi inviti del conduttore a una maggiore moderazione (9) nei termini».

       «Il Tozzi - si legge - continuava con la frase: “...io conosco qualcuno della camorra (10) che per 500 euro potrebbe far sparire il cardinale Ruini e anche il Tabernacolo”».
Motivo di tanta verve, le parole del presidente della Conferenza episcopale italiana «in merito alla eventuale regolarizzazione delle coppie di fatto, anche omosessuali», che a detta del geologo-intrattenitore avrebbero «ostacolato il progresso in Italia»(11). Non solo: «Durante il suo eloquio - scrive ancora il generale Torre - il Tozzi affermava che “...in Italia si continuano a costruire le Chiese, mentre bisognerebbe radere al suolo quelle esistenti con le ruspe o magari con la dinamite...”(12)».
     Si precisa nell'esposto che le frasi riportate fra virgolette, «pur sicure nei contenuti potrebbero non essere completamente tali nella forma e nella sequenza, poiché trascritte a memoria». L'invito, dunque, è a reperire la registrazione del programma. E quindi ad accertare «se le affermazioni nei riguardi del cardinale Ruini, alto esponente di uno Stato sovrano e straniero e, nel contempo, di una religione riconosciuta dalla Repubblica italiana, siano state fatte nel rispetto delle leggi vigenti e non configurino invece fatti di rilevanza penale». E ancora. L'alto ufficiale chiede ai magistrati capitolini di accertare se le esternazioni di Tozzi siano «offensive» e configurabili come «una vera e propria minaccia –con il riferimento ai dichiarati collegamenti con la camorra e all'eventuale e auspicato impiego della dinamite per la distruzione delle Chiese– per quanti, come lo scrivente, si riconoscano nella fede cattolica»

(10) Che belle conoscenze!... Similis cum similibus? Per il card. Ruini, passi: non è eterno, e prima o poi dovrà succedere (quando Dio vorrà). Ma per il Tabernacolo NO! Sogni pure l'eroico compagno Tozzi una guerra civile italiana, ma troverà tanta gente pronta e decisa a difendere il Tabernacolo, troverà piombo per i suoi denti, sorgerà un altro Generalissimo che lo prenderà a calcioni nel suo ignobile posteriore, come già Franco fece coi suoi squallidi predecessori.

(11) Se è questo il progresso, se il progresso è rappresentato dalle coppie di fatto e dagli omosessuali, assicuriamo il compagno Tozzi che ne facciamo volentieri a meno e aggiungiamo che sarebbe la volta di finirla con certe idee e proposizioni balorde, assurde, ingiuste e contro natura.

(12) E poi dicono che i comunisti sono cambiati, che si sono convertiti... Il loro chiodo fisso è la distruzione della Religione ("oppio dei popoli"), l'annientanmento dei veri Cristiani e delle loro chiese, con ogni mezzo, anche con la dinamite! Parola di Tozzi!