Precisiamo che articoli, recensioni,
comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati
non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo
se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice
comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione),
pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.
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Signora o Signorina? |
Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
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Non è facile scorgere come l'anticristiana rivoluzione illuminista sia penetrata e continui a penetrare nel vissuto comune, continuando la sua guerra contro il pensare cristiano.
La chiave d'ingresso è "Oggi ormai si usa così...", come se tutto ciò che oggi è in uso sia lecito, giusto, doveroso... santo e irreversibile! come se tutte le usanze siano buone e, quindi, da seguire e perpetuare. Non sfiora neppure l'idea che ci possano essere delle usanze sbagliate, da non praticare e financo delle usanze false, inventate, presentate come se esistessero da chi sa quanto tempo... Così, ad esempio, prima si usava il termine "Signora" per le donne sposate, mentre per le nubili era di rigore il "Signorina", oggi invece prende sempre più piede l'uso di dare del "Signora" anche alle "Signorine", senza nessuna distinzione, taluni senza riflettere, altri con convinzione. Da dove nasce l'idea che sostiene una tale usanza? Per i figli dell'illuminismo, della dea ragione, della dea libertà, si sa, la verginità non è un valore, e mamma USA, dall'alto della sua democrazia, ce lo insegna giornalmente e pazientemente con i suoi molteplici film da grande e soprattutto da piccolo schermo. Alla luce del modello americano (quello che noi crediamo supercivile, supermoderno e superdemocratico), la verginità non solo non è più considerata un valore, ma è addirittura ritenuta un handicap, qualcosa di estremamente negativo, qualcosa da cancellare al più presto, meglio se in tenera, tenerissima età. Il nostro lettore sa per certo che una tale mentalità "americana" non è da buoni cristiani, perché è contraria a ben due Comandamenti, il sesto e il nono, ma potrebbe essere considerata contraria anche al settimo e al decimo. Ma una ragazza che ci tiene ad essere cristiana, ad avere una sua autonoma personalità, a ragionare secondo i dettami della retta ragione e della legge di Dio, questa ragazza ci terrà ad essere chiamata "Signorina", se non sposata: ci terrà a distinguersi dalla massa amorfa e scristianizzata, pretendendo il "Signorina", per dimostrare anche nei fatti il suo cristianesimo. Un'ultima considerazione è da fare a questo proposito: c'è chi crede che oggi tutte le donne, le sposate, le mamme, le nubili, le prostitute..., che insomma tutte siano delle donnacce, e allora (per non discriminare
le prostitute?), facendo di tutte le erbe un fascio, dànno a tutte del "Signora", convinti anche che le donne perbene, le signorine di una volta, oggi non esistono più. S. P. |