Precisiamo che articoli, recensioni, comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione), pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.



È iniziata la persecuzione!
Il prof. Franco Damiani condannato,
ma prima ancora di essere giudicato!

2ª puntata

       Insistiamo.
       A leggere tanta ingiustizia, gridiamo in faccia a certi "dirigenti": Che vergogna!
       Omuncoli in cerca di popolarità e del loro quieto vivere, vigliaccamente calpestano la giustizia e ogni buon senso comune. Ma omuncoli sono e omuncoli rimangono!
Sono la vergogna della Scuola! La vergogna della Società! La vergogna delle Istituzioni!
       Speriamo che il loro pessimo comportamento susciti adeguate reazioni e appropriati provvedimenti da parte delle Autorità preposte.

       Invitiamo tutti i nostri lettori a scrivere sull'argomento, a prendere delle iniziative, a fare qualcosa, in difesa della verità, della giustizia, della scuola, del Prof. Damiani. Dimostriamo con i fatti la nostra solidarietà e il nostro appoggio al Prof. Damiani. Svergogniamo quei genitori, ma sopratutti quei "dirigenti" e pretendiamo che le Autorità loro preposte li colpiscano con adeguati provvedimenti...

La Redazione

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature
e quanto scritto nello spazio giallo sono della Redazione

       
Una vergognosa storia
dei nostri giorni

Damianeide II puntata

       1) Il 7 gennaio 2005 l'avv. Luca Armaroli, per conto del prof. Damiani, invia al Liceo di Piazzola sul Brenta e all'ufficio scolastico regionale una diffida per l'immediato reintegro del docente nel posto di lavoro e nello stipendio, essendo trascorsi senza alcuna comunicazione i quaranta giorni che la legge perentoriamente prescrive per la contestazione d'addebiti, pena la revoca di diritto della sospensione cautelare.(1)
       2) Il 10 gennaio, alla ripresa delle lezioni, il prof. Damiani si presenta a scuola e rilascia al vicepreside addetto alla sede una dichiarazione scritta di essere nuovamente in servizio per i motivi sopra esposti.
       3) Il vicepreside, prof. Paolo Carraro, si consulta telefonicamente con il preside e poi comunica verbalmente al docente che il preside non gli concede di rientrare in classe "non avendo ordini superiori"(2). Il docente comunque rimane in sede per tutto il suo orario di lezione.
       4) L'11 gennaio (il docente è sempre presente a scuola per il suo orario di lezione) il prof. Carraro consegna al docente copia della relazione ispettiva dell'ispettore Quaglia accompagnata da una contestazione d'addebiti della dirigente del CSA (Centro Servizi Amministrativi, ex provveditorato agli studi) di Padova, Francesca Sabella.
       5) La contestazione è datata, guarda caso, 5 gennaio 2005, ovvero proprio il 39° giorno utile per la notifica(3). Però è stata spedita per fax alla scuola il giorno 10 e protocollata lo stesso giorno(4). Honni soit qui mal y pense. In ogni caso fa fede la data del protocollo. I quaranta giorni sono comunque trascorsi e la sospensione è revocata di diritto.
       6) La relazione ispettiva (datata, si badi bene, 19 novembre, cioè 52 giorni prima, e di cui il docente aveva fatto richiesta in data 13 dicembre) si conclude con due proposte: la sospensione dal servizio per un mese (si noti che il docente ne ha scontato già uno e mezzo di "cautelare") e il trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale. Si tratta comunque di proposte che dovranno essere discusse davanti al Consiglio di disciplina del MIUR, cui il direttore regionale Palumbo avrebbe dovuto inviare tempestivamente la relazione appena ricevuta(5), vale a dire circa 2 mesi fa. Perché se l'è tenuta tutto questo tempo, lasciando nel frattempo il docente senza stipendio?(6)
       7) La risposta viene da un fatterello avvenuto in sala insegnanti. Il prof. Damiani dà una sbirciatina al suo registro personale di latino, ora nel cassetto della supplente Marina Brotto, cui è stata affidata la classe II C e che per tale incarico ha lasciato una classe parallela a Cittadella (evidentemente sicura che la supplenza durerà fino a giugno): con suo grande stupore nota che, dopo 50 giorni di assenza dalle lezioni, la classe si è rivelata improvvisamente ultrapreparata in latino. Infatti gli studenti sono stati interrogati due volte, tutti insieme (sono sedici) nelle stesse ore.(7) Nella prima interrogazione hanno ottenuto tutti votazioni tra l'otto e il nove, con rarissime eccezioni, e questi voti sono stati riportati pari pari in pagella (dei voti assegnati a inizio anno dal prof. Damiani non è stato tenuto il minimo conto(8)). Pochi giorni dopo gli stessi studenti hanno ottenuto votazioni tra il 4,5 e il 6,5 (con il caso clamoroso di uno che ha avuto prima 9,5 e poi 4,5)(9), dei quali però si è persa traccia nel voto quadrimestrale.
       8) Le contestazioni d'addebito vertono unicamente su tre fatti(10):
       la storicità dei Vangeli,
       la dottrina cattolica sull'ebraismo
       e la storiografia olocaustica,
tutti e tre relativi all'insegnamento della storia,

       mentre per italiano, latino (8 ore settimanali complessive) e geografia (classe I) non c'è nessuna contestazione.
        Si contesta al docente di aver dato per certa, sulla scorta dell'insegnamento bimillenario della Chiesa(11), la storicità dei Vangeli, che sarebbe invece dubbia, presentando "sue posizioni personali" come verità indiscussa. In realtà il docente ha precisato chiaramente che si trattava della dottrina della Chiesa e, non essendo protestante, considera gravemente ingiuriosa l'accusa di proporre "opinioni personali"(12). Di contro lo si accusa di aver messo in dubbio il dogma della vulgata olocaustica, semplicemente informando gli studenti di I D (che non lo hanno mai contestato) dell'esistenza di una corrente revisionista (10 minuti su 2 mesi e mezzo di scuola, nell'ambito della lezione introduttiva sulla metodologia storiografica e a titolo di esemplificazione ).(13)
       I Vangeli vengono definiti sprezzantemente "quattro libri antichi"(14). Quindi : Matteo, Marco, Luca e Giovanni sono per legge dei ciarlatani, mentre Hilberg, Poliakov, Vidal-Naquet e Pressac sono i nuovi evangelisti, il cui verbo non va discusso pena la sospensione dall'insegnamento.
Infine la dottrina cattolica sull'ebraismo, luminosa lezione di vera carità e di sublime amore soprannaturale, amore che non può prescindere dalla Verità, viene accusata con il docente di fomentare gli odi e le incomprensioni tra i popoli.(15)
       Gli studenti devono credere che la teologia cattolica cominci con la "Nostra Aetate" (come pure per l'esegesi con la "Dei Verbum", notoriamente inquinate entrambe da elementi modernistici ed ecumenistici) e che tutto ciò che viene prima non sia che un cumulo di assurdità e di nefandezze. Questo sarebbe il "metodo storico" obbligatorio per i docenti: occultare i contrasti, dipingere una specie di Fiabilandia in cui ogni problema è già risolto, appiattire tutto sul radioso presente, giudicare tutto con le sue lenti deformate . Altrimenti i giovani si turbano e potrebbero cominciare a farsi domande sulle "magnifiche sorti e progressive". Peggio, potrebbero capire che ognuno di loro è chiamato ad agire per trasformare in meglio questa società fatiscente. E tutto ciò è semplicemente inammissibile.

Pater, dimitte illis non enim sciunt quid faciunt.

Villafranca Padovana, 11 gennaio 2005
nella festa di S. Igino

 

 

 

 

 

 

 

 

(1) Questa è una norma del tutto disattesa e ignorata dai nostri cari "dirigenti"! Perché? Se lo possono permettere?

 

(2) Ma l'ordine della Legge (che dispone... come detto al punto 1) non è superiore ai "superiori" dai quali dipende il Preside?!

 

 

 

(3) È da pensare al caso? Noi pensiamo... all'imbroglio (perché difatti avrebbero fatto scadere i termini prescritti?) o all'inadempienza (chi ha fatto scadere i termini prescritti?)

(4) Quando le bugie hanno le gambe corte!

 

 


 


(5)
Inadempiente anche lui?!

(6) Già, perché?! Ma questi "signori" non pagano mai?!

 

 

(7) Misteri della psiche umana! Capacità misteriosa di una supplente!!! Cecità affatto misteriosa di certi "dirigenti"!!!

(8) Si può non tener conto del voto del professore "titolare"???!

(9) Questi alti e bassi stanno a significare qualcosa? Esiste ancora il falso in atto pubblico? Il falso ideologico? E che provvedimenti prendono i "dirigenti"?

(10) Pare di vivere in chisà quale regime dittatoriale... come si può andare sotto processo per "fatti" simili?!?! Il Prof. ha commesso un reato d'opinione??!! o quello di mancato allineamento?!

(11) Perché? è un reato credere alla Chiesa? O è redivivo Diocleziano?

(12) Sì, caro professore, con tutta la confusione che impera sulle religioni, c'è da capirli certi "dirigenti"..., come possono distinguere un Cattolico da un protestante?! Però è strano che, presumendo di distinguere tra pecoroni e uomini, tra irregimentati e critici, si arroghino il diritto di condannare il Professore!

(13) Per una mancanza simile, noi al Professore avremmo dato come minimo la fucilazione! Non sa il Prof. Damiani che il peccato più grave, che il reato più esecrando e il mettere in dubbio (o far nascere qualche lontano dubbio) l'olocausto? E badate, diciamo soltanto «l'olocausto», perché esso è l'unico e il solo! Non nominarlo invano!!!

(14) C'è forse da pensare che certi "dirigenti" siano scattati su per una tale offesa alla loro religione?!

(15) Non riusciremo mai a capire come e perché gli altri ne debbono sapere più di noi, infatti mentre noi siamo certi e sicuri di non essere antisemiti, antiebraici, antigiudei... che dir piaccia, arriva sempre qualcuno che si diverte a imporci la casacca dell'antisemita, dell'antiebreo, dell'antigiudeo...

       
   

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