Precisiamo che articoli, recensioni, comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione), pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.

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NON PRAEVALEBUNT!!!

di Pia Mancini

Pubblichiamo volentieri l'infuocato articolo della combattiva Prof.ssa Pia Mancini, sperando che sul suo esempio ci si abitui finalmente a chiamare le cose con il loro nome e a dire coraggiosamente, senza paure né complessi, il proprio pensiero, chiaramente, senza giri di parole, sempre, a chiunque, a qualunque santone della politica o a qualunque sacerdotessa dell'aborto: alla loro democrazia noi contrapponiamo il nostro Cristianesimo, certi che Cristo non ha niente da imparare da alcuno, convinti che l'unica e vera civiltà possibile è quella cristiana, fatta da Cristiani e in Stati Cristiani.
Il comunista vuole lo Stato comunista, il fascista lo Stato fascista, il repubblicano lo Stato repubblicano, il democratico lo Stato democratico: noi Cristiani, coerentemente, vogliamo lo Stato Cristiano, lo Stato confessionale, con tutto quel che ne consegue.

La Redazione

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature
e quanto scritto nello spazio giallo sono della Redazione


       C’è ancora un popolo di Dio, consapevole, protagonista, attivo, capace di collegare le sue riflessioni all’interesse comune.
       È quel popolo che si è astenuto dal voto sulla fecondazione assistita; che, in Spagna, ha marciato contro le unioni gay legalizzate, in difesa della famiglia, e che, unito sui grandi temi della morale e della fede, sembra aver ritrovato le energie necessarie alla lotta per la restaurazione di regole e comportamenti più sani.
       Esso, ha mostrato, così, di volersi riappropriare della vita civile, lanciando un messaggio forte ai propagatori di nefandezze anche con i suoi dubbi e angosce sulle cellule staminali, sulla ricerca scientifica, sull’embrione-persona e sul peccato contro natura.
       È un popolo che genera disagio in quanti, ritenendo di possedere il predominio sul pensiero corrente, presumono di imporre le loro scelte ad intere nazioni.
       Lo mostra il tono acerbo e velenoso con cui s’inveisce contro chi osa opporsi alla dittatura delle moderne ideologie, preferendo riaffermare la propria adesione ai dettati della fede cattolica, la principale accusata d’intralcio al progresso, perché motivo d’ignoranza, di arretratezza e d’ignavia.
       Ciò evidenzia come la sovranità popolare sia male accétta, quando non segua pedissequamente gli orientamenti della politica, della cultura e della scienza, dagli stessi che blate­rano continuamente sulla democrazia, cui, nei fatti, mostrano di non credere.

   

       Dovunque, nel mondo, si cerca di far accogliere gli abomini contro Dio quali atti di carità, volutamente trascurando che la carità senza la Verità, per altro sempre più combattuta, è “come cembalo che tintinna” (S. Paolo - 1 COR.13.1)
       II rifiuto delle troppe, inique pretese, frequentemente avanzate dai senza Dio, non può non generare reazioni violente in chi si appella alla laicità dello Stato e vuole far dimenticare che questo non è un’entità astratta, bensì un insieme di individui nella cui coscienza, comunque, è incisa la Legge del Creatore.
       Oggi, purtroppo, l’Umanità è disorientata, perché vittima di personaggi tracotanti che si ritengono gli artefici della sua sorte in un contesto materialista e pagano e, gloriandosene, acuiscono le tendenze alle passioni e al male, utilizzando sistema mediatico, moda, arte, politica e scuola. Con simili strumenti essi corrompono e pervertono e, fingendo solidarietà, diffondono adulterio, aborto, divorzio, omosessualità e manipolazioni genetiche, facendo leva sulla loro forza prevaricatrice.
       L’avversione alla Chiesa, apertamente manifesta, nasce, quindi, verosimilmente proprio dalla constatazione della radicalizzazione dei princìpi divini nel profondo di ogni essere, nonostante gli sforzi compiuti per estirparli.
       Talk show televisivi, stampa atea, volti celebri e ricatti, tesi a generare disagio psico-sociale, non riescono, infatti, ad esercitare su tutti il loro malefico influsso, perché la cosiddetta massa, definita incolta e indifferente, vilipesa per l’obbedienza alla Chiesa, sulle problematiche veramente importanti palesa capacità di autodeterminazione e di raziocinio, affrancandosi dalla condizione d’isolamento in cui la si vuole relegare.
       Gli ultimi avvenimenti, in Italia e in Spagna, hanno mostrato come, ormai, si pretenda di fondare il Bene sulle leggi umane, identificandolo con ciò che queste permettono o comandano in aperta opposizione a Dio Che, invece, insegna a fondare la legge sul Bene, la cui pienezza si realizza solo con la perfetta adesione al Volere dell’Altissimo, Unico Principio del tutto.

   

       In sostanza, si vuole inculcare la nuova religione rinnegatrice del fine ultimo dell’uomo, pur essendo esso dipendente dalle scelte individuali, perché a tutti proposto già al momento della nascita; anche rifiutandolo, non gli si sfugge: o beatitudine eterna o eterna dannazione.
       La base morale comune che si tenta di fissare non è, quindi, costituita dal dovere verso Dio, ma dall’edonismo e dall’utilitarismo che si vogliono far accettare quali risoluzioni dei mali che ci affliggono.
       I cattolici, però, hanno ampiamente dimostrato di respingere certe deviazioni e di non essere succubi dell’arrogante supremazia dal pensiero moderno, in rispetto della stessa etica che lo richiede.
       La differenza tra il bene e il male scaturisce dall’idea divina impressa in ciascuno, da cui dovrebbero parimenti scaturire i precetti posti a fondamento della società. Quando, al contrario, le leggi umane prescrivono o permettono ciò che vìola la vera vocazione dell’essere; quando si cerca d’impedire alla collettività il perseguimento dello scopo reale della vita, obbligandola ad accettarne altri, si blocca la crescita spirituale e le si vieta di praticare il Bene, secondo l’unica Verità che ci è dato di riconoscere.
       Esistono, infatti, princìpi etici oggettivi che non basta comprendere, ma è necessario applicare; nel momento in cui la volontà li rifiuta, si ha il male, a causa del cattivo uso del libero arbitrio che genera azioni contrarie a Dio ed ai Suoi figli, nuocendo e peccando di superba ribellione.

   

       Non è attaccando la Chiesa e i cattolici o fomentando divisioni che certi individui possono sedare la rabbia frustrante che li pervade dinanzi al fronte compatto dei credenti, perché solo con una profonda revisione del loro porsi dinanzi alla fede essi possono smettere di rinnegare se stessi e trovare la pace.
       Se riconoscessero il regno di Cristo in cielo e in terra; se avvertissero la loro piccolezza di fronte al SOLO GRANDE esistente, i cosiddetti grandi della terra riuscirebbero veramente ad instaurare un sistema di vita più giusto. Questo, purtroppo, non avviene ed essi, con il loro denaro, il loro potere, le loro menzogne, dette soprattutto a se stessi, rimangono ombre sbiadite destinate a sparire nel buio della loro notte.

       Viva Cristo Re!

Pia Mancini
Bojano, 21/06/05

   
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