Precisiamo che articoli, recensioni,
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Graziano Debellini scrive al Direttore del Mattino di Padova, che intitola: Fonte: Mattino di Padova, 25-04-08, pag.1 |
Graziano Debellini, leader veneto di Comunione e Liberazione scrive al Direttore del Mattino di Padova in favore della moschea che si vuol far sorgere a Padova (nella cattolicissima città del Santo!) e contro la quale viene proposto il referendum popolare. Il prof. Franco Damiani chiosa e mette in evidenza le clamorose assurdità dell'ecumenico e democratico esponente veneto... Noi accenniamo soltanto qualche breve nostra osservazione. La Redazione Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi |
Caro direttore, racconta Giulio Andreotti che quando si cercò di tirare in mezzo Paolo VI per ostacolare la creazione della grande moschea di Roma, il pontefice rispose che anzi, questa avrebbe arricchito il carattere di civiltà universale della capitale, che certamente è la Roma "onde Cristo è romano", ma è anche la Roma dove tutti devono avere la possibilità di parlare e di esprimersi. |
(1) Ma soprattutto amava le aperture... dalle quali "il fumo di Satana" penetrava nella Chiesa. |
Racconto al proposito un altro episodio. |
(4) Sì, ma la moschea è molto diversa da un ospedale! e comunque curare le infermità corporali non implica accogliere e favorire quelle spirituali. |
Questa visita, più di mille parole, ci ha mostrato che cos'è il Cristianesimo: un abbraccio a tutto l'umano, un dare la vita per i fratelli uomini, indipendentemente dalla loro etnia, dalle loro religione o dalle opinioni politiche (5). Accogliere gli altri non significa venir meno alla propria identità cristiana. Anzi, solo quando la fede è esplicita e dichiarata, sono possibili il dialogo e il rispetto dell'identità dell'altro. (6) |
(5) Evidentemente questa è una concezione ben strana quanto assurda del Cristianesimo... Pensate un po' a cosa direbbe un comunista se un tale gli dicesse che il comunismo abbraccia tutti, indipendentemente dal comunismo... (6) Ovviamente al sig. Debellini non è sufficientemente chiaro il significato dell'accoglienza e quello del dialogo... |
E' fuorviante affrontare la richiesta di un adeguato spazio di preghiera per i fratelli (7) musulmani che vivono, lavorano e mettono su famiglia nel nostro territorio -decine di migliaia di persone- come una questione di ordine pubblico. |
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Comprendo la preoccupazione del consigliere comunale Domenico Menorello, quando afferma che il Comune di Padova può e deve assicurare che nessun luogo di culto sia utilizzato anche per scopi eversivi, come purtroppo è capitato anche in Italia. |
(8) "Assicurare che nessun luogo di culto sia utilizzato anche per scopi eversivi [...] non può essere un argomento contro l'esistenza di un luogo di preghiera in quanto tale." Porre in questi termini il problema è davvero fuorviante, infatti qui non si discute di terrorismo, ma di luogo di culto: il problema è se quel culto può o non deve avere diritto di esistenza, e in particolare in terra cristiana. Ma evidentemente per il Debellini tutto fa brodo, soprattutto la confusione... |
Ha ragione il delegato alla diocesi di Padova all'ecumenismo don Giovanni Brusegan quando afferma (su queste pagine, nei giorni scorsi) che le scelte su questo tema devono essere fatte nel rispetto delle leggi dello Stato (9) e in modo più partecipato possibile, non come imposizione dall'alto. |
(9) Ma un don Giovanni, delegato della diocesi..., non dovrebbe porre al primo posto le leggi di Dio ("Non avrai altro dio fuorché Me") e poi quelle dello Stato laico (ma solo se queste ultime non contraddicono quelle di Dio)??? |
Proprio per questo il referendum che pone un quesito secco "pro o contro" mi sembra il meno adeguato degli strumenti (10). molto più funzionale alla propaganda e all'eccitazione degli animi che a una considerazione realistica del problema. Il dialogo per una convivenza reale tra persone di fedi diverse che vivono nella nostra città non può essere fatto a colpi di "sì" o "no", ma di gesti quotidiani e pazienti, con grande realismo ma anche con lungimiranza e capacità di accoglienza. Graziano Debellini |
(10) Questi democratici da strapazzo! democratici di comodo! sempre pronti a fare le guerre di democrazia e a condannare quelle di religione... e prontissimi a negare la stessa democrazia (in una delle sue espressioni più significative, nel referendum) quando un paventato risultato non collima con il loro desiderio: sono democratici solo quando si ragiona come loro!!! |
Il Prof. Franco Damiani chiosa e OSSERVA... |
Egregio direttore, Franco Damiani |
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