La vita per l'uomo sulla terra è un combattimento:
questo motivo riecheggia spesso nella Sacra Scrittura, sia nell'Antico
che nel Nuovo Testamento. La Divina Rivelazione, dunque, ci fa intendere
che chi vive necessariamente non può che combattere e se combatte
non lo fa invano ma per raggiungere un qualcosa per cui solo vale la pena
sforzarsi. Ci vogliamo soffermare sulla natura del combattimento: possiamo
distinguere tre tipi o modalità di combattimento. Abbiamo infatti,
una battaglia spirituale, una battaglia delle idee (dottrinale), e una
battaglia etico-politica (morale e sociale).
Che cosa è il combattimento spirituale? E' lo sforzo che ognuno
di noi singolarmente, compie per migliorare se stesso impegnandosi a salvare
la propria anima. L'ideale dell'uomo deve essere limitazione del
Padre Celeste, ubbidienti al comando del Figlio (Siate perfetti
come il Padre mio chè nei cieli), e quindi l'imitatio
Christi, obbediente fino alla morte, e alla morte di Croce
(Se qualcuno vuol venire dietro a me, prenda ogni giorno la sua croce...).
Se da un lato su questa strada abbiamo i sacramenti che ci aiutano, in
particolare la Confessione e la Comunione, che segnano l'intervento divino
nel quotidiano, dall'altro tocca a noi progredire desiderando di migliorarci
accettando la necessaria potatura dei nostri difetti per poter meglio
portare frutto. Sono di fondamentale importanza a tal proposito la preghiera
liturgica e le pie devozioni (meditazione, adorazione eucaristica, via
crucis, rosario, pratica del I° Venerdì e del I° Sabato
del mese, esercizi spirituali, pellegrinaggi
) impegnandoci a morire
ogni giorno al nostro io per permettere a Cristo di regnare sulla nostra
vita ricordandoci sempre che christianus alter Christus.
La seconda battaglia da compiere è quella dottrinale: giornalmente
ci vengono propinati cumuli di errori e falsità dalle più
diverse "agenzie di formazione o informazione" (stampa, scuola,
televisione, internet
). A questa ondata velenosa dobbiamo opporre,
apologeticamente, la verità che è retto ragionamento e Divina
Rivelazione che coniugati insieme permettono all'uomo di raggiungere le
più alte vette della santità. Questo presuppone la pazienza
e il sacrificio dello studio personale che è estremamente importante
per poter essere all'altezza delle sfide attuali. Assoluta precedenza
dobbiamo porre ai documenti del magistero pontificio, seguono tutti quei
testi cosiddetti della "buona stampa" che ci presentano la verità
sulla storia, sulla morale, sulla vita, sulla famiglia, sull'educazione,
sull'attualità
Terzo combattimento da affrontare è quello etico-politico: infatti
non basta solamente un impegno personale spirituale o culturale, ma occorre
un impegno operativo che possa creare leggi, spazi, istituzioni, stili
di vita... Non basta criticare l'errore, esso deve essere spodestato da
dove si è impiantato per usare quel dato "luogo", per
diffondere il bene. E' certamente giusto dissentire da un cattivo programma
televisivo ma è ancora più necessario dar vita a buoni programmi
così come è necessario produrre e diffondere buona stampa,
appoggiare o proporre leggi che siano rispettose della vita, dal suo concepimento
fino alla sua morte naturale, della famiglia naturale e cristiana, della
proprietà privata e delle legittime tradizioni culturali di un
popolo.
Naturalmente queste tre battaglie si combattano parallelamente, l'una
ha bisogno delle altre e viceversa, tanto che possiamo dire che abbiamo
da affrontare un solo combattimento, ovvero quello che l'Apostolo chiama
"buona battaglia della fede". Gli eroi vandeani giuravano innanzitutto,
davanti al Sacro Cuore e in Suo Nome, di salvare la propria anima, di
salvare la loro terra, vittima dei nefasti veleni rivoluzionari e di servire
"senza macchia e senza paura" Dio, Maria e la Chiesa.
Sicuramente su questo sentiero possiamo cadere, ferirci, ma siamo consapevoli
che il santo è colui che ha la forza (con laiuto di Dio)
di rialzarsi dalle cadute, colui che dopo essere caduto ha il coraggio
e l'umiltà di rialzarsi continuando con passo sicuro il proprio
viaggio, giungendo alla meta magari con le ginocchia sbucciate e pieno
di lividi.
Ogni uomo è homo viator, pellegrino verso la meta eterna
che si guadagna combattendo: l'uomo combatte , Dio dà la vittoria!
Daniele Fazio
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