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LEGA/BOSSI A MESSA DAI LEFEBVRIANI: "Difendono la tradizione: mi sembra gente sana" Segnalato da Padania Cristiana |
Riportiamo la notiziola dell'APCOM, non perché vi siano grandi cose d'apprendere e da notare, ma semplicemente perché può considerarsi uno dei classici esempi di come certi "giornali" e certi "giornalisti" pur essendo del tutto ignoranti in materia religiosa si permettono di scrivere e di criticare fatti che non capiscono, accennando financo dei giudizi... Ci farebbero miglior figura se se ne stessero zitti! La Redazione Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi |
Lanzago di Silea (Treviso), 9 set. (Apcom) Umberto Bossi, dopo il comizio di ieri sera alla festa provinciale del Carroccio, ha partecipato questa mattina alla cerimonia religiosa presso la Chiesa di Santa Maria di Lourdes a Lanzago di Silea, dove la confraternita (1) lefebvriana di San Pio X ha celebrato una messa pontificale. Il leader del Carroccio, in un'insolita uscita pubblica, ha spiegato la sua presenza sul prato della Chiesa con il fatto che tra la Lega e la comunità lefebvriana c'è una certa affinità (2): Tra i concelebranti (3) nella messa (4) tenuta (5) dal vescovo Alfonso de Galareta (uno dei quattro vescovi ordinati da Lefebvre) anche don Floriano Abramovich, che inaugurò le sedute del Parlamento del nord leghista a Vicenza (6). Tra i partecipanti anche l'europarlamentare leghista, Mario Borghezio (7): "E' la prima volta pubblica di Bossi in questa veste -ha detto- ma ricordo anche che Bossi si è definito più volte un cattolico tradizionalista" (8). "I valori cattolici -ha spiegato Borghezio- sono condivisi da Bossi ma anche da molti altri parlamentari leghisti. Non penso a difficoltà con il Vaticano per il fatto che noi seguiamo anche i lefebvriani (la comunità (9) è infatti stata scomunicata (10) dalla Chiesa cattolica, ndr). Ci sentiamo semplicemente vicini a loro, ma siamo ossequiosi nei confronti di Papa Ratzinger. E' legittimo coltivare un rapporto con questi cattolici che si dimostrano capaci e a volte gli unici a difendere i valori della Chiesa tradizionale. Io li vedo come la Militia Christi più avanzata". Secondo Borghezio, è lecito che ognuno abbia il diritto di avvicinarsi liberamente al credo religioso (11). "E poi -ha concluso- una sana intransigenza come questa è meglio dei cedimenti opportunisti di quei cattivi cattolici che si sono già arresi al comunismo e che oggi si arrendono alle mode del modernismo. Per questo, con i lefebvriani ci troviamo sullo stesso desco e ci sentiamo a casa nostra". |
(1) Già i termini usati denotano la grave ignoranza dell'estensore dell'articolo, che presume di potersi scandalizzare e suggerire dei giudizi... (2) Oh che scandalo! (3) Peccato che i lefebvriani non "concelebrano" mai e siano del tutto contrari alla "concelebra-zione"... Ma evidentemente il criticone che scrive l'articolo, dall'alto della sua ignoranza, non sa neppure cosa sia una concelebrazione. (4) Messa si scrive maiuscolo: non è una cosa da nulla, è il Santo Sacrificio di Nostro Signore Gesù Cristo! (Anche Vescovo è preferibile scriverlo maiuscolo; Galarreta con due erre) (5) Che brutto termine! che vuol dire? (6) È una colpa? (7) Sempre lui! C'è anche quel violento intransigente! (8) Deo gratias! Bossi ha visto la strada giusta: speriamo che la percorra bene. (9) Continua a non azzeccarne una: prima era una "confraternita", ora è una "comunità". (10) Che espressione contorta! (11) Non crediamo che Borghezio abbia detto una simile stupidata, pensiamo invece che l'articolista, per colpa della sua ignranza, ha capito molto male: l'on. Borghezio sa benissimo che un buon cattolico rifugge e combatte l'indifferentismo religioso, proprio quell'indifferentimo che l'ignorante criticone vuol mettergli in bocca. |