Precisiamo che articoli, recensioni, comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione), pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.

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Lodevole iniziativa della Fraternità S. Pio X
e Comunicato del suo Capitolo Generale

      Plaudiamo all'iniziativa, alla quale ci associamo e invitiamo il nostro lettore a fare altrettanto.
      Circa il Comunicato vogliamo sperare che la Fraternità torni finalmente alle sue origini, quando appariva combattiva, preparata e decisa, e ci faccia dimenticare gli ultimi anni vissuti nell'ozio, nel silenzio, nel tentennamento, alla ricerca disperata di un accordo a qualunque costo, accordo impossibile e assurdo nel quale noi non l'avremmo seguita. A tal proposito pensiamo che sia caritatevole ricordare ai "Superiori" della Fraternità che i loro fedeli non sono pecore qualunque e immotivate, ma gente dotata di personalità e di forti motivazioni, non disposta a farsi menare per il naso dal Superiore di turno o condurre ad un accordo che già fin dall'inizio ha rigettato per rimanere fedele a N.S. Gesù Cristo e alla Sua Chiesa di sempre. Loro, quei fedeli, alla qualifica di lefebvriani, preferiscono quella di Cristiani, Cattolici Apostolici Romani. Loro, se avessero voluto accordarsi con Roma, l'avrebbero fatto già da tempo: non lo hanno voluto, non lo vogliono e non sono disposti a seguire il comodo di nessuno.

La Redazione

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

      Cari Fedeli,
........................
      
Nell’intento della più grande trasparenza possibile, e per evitare anche qualsiasi falsa speranza o illusione, il Capitolo, all’unanimità, ha deciso di fare la dichiarazione che troverete in allegato.
      In questa stessa linea, il Capitolo m’incarica di comunicarvi questo progetto ambizioso: la Fraternità ha intenzione di presentare al Sommo Pontefice un “bouquet” spirituale di un milione di corone del Rosario per la fine di ottobre, mese del Santo Rosario.
      Le corone saranno recitate secondo le seguenti intenzioni:
            1. Per ottenere dal Cielo la forza necessaria al Papa Benedetto XVI per liberalizzare totalmente la Santa Messa di sempre, detta di San Pio V.
            2. Per il ritorno del Regno sociale di Nostro Signore Gesù Cristo.
            3. Per il trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
      Vi chiamiamo, dunque, ad una vera e propria crociata per mezzo di questa preghiera così tante volte raccomandata dalla Santissima Vergine Maria stessa e presentata come il grande mezzo di sostegno, di protezione e di salvezza per i cristiani di oggi in questo tempo di crisi. Da secoli, sin da quando l’antagonismo tra il mondo e la Chiesa si è manifestato sempre più forte, questa preghiera si è rivelata come l’arma data dal Cielo per difendersi, per santificarsi e per vincere.
      Vi consigliamo dunque vivamente di incominciare senza indugio ad apportare delle rose spirituali al nostro “bouquet”. I sacerdoti vi daranno entro breve tempo le indicazioni necessarie per raccogliere questo tesoro.
      Noi vogliamo manifestare sia alle autorità romane sia al Cielo, per mezzo di questa quantità evidentemente simbolica, la nostra volontà e la nostra determinazione, «pronti a tutto».
      Fiduciosi che la nostra buona Mamma del Cielo ascolta la preghiera assidua dei suoi figli, che Ella non può essere indifferente né alla difficoltà dei tempi che corrono né alla miseria spirituale che ci circonda, e che presto o tardi Ella ascolterà questa preghiera che risponde al Suo appello, noi abbiamo affidato tutte le decisioni di questo Capitolo alla materna benevolenza del Cuore Immacolato di Maria e alla protezione del Sacro Cuore di Gesù affinché le benedica, le renda efficaci per la più grande Gloria di Dio e la salvezza di noi tutti.
      Nos cum prole pia benedicat Virgo Maria.

+ Bernard Fellay
16 luglio 2006
Festa della Madonna del Carmelo

 

 

Dichiarazione del Capitolo generale

      Per la gloria di Dio, per la salvezza delle anime e per il vero servizio della Chiesa, in occasione del suo 3° Capitolo generale, tenutosi dal 2 al 15 luglio ad Ecône in Svizzera, la Fraternità Sacerdotale San Pio X tiene a dichiarare la sua ferma risoluzione di continuare, con l’aiuto di Dio, la sua azione nella linea dottrinale e pratica tracciata dal suo venerato Fondatore, Monsignor Marcel Lefebvre. Camminando sui di lui passi nella battaglia per la difesa della fede cattolica, la Fraternità fa sue le critiche verso il Concilio Vaticano II e le sue riforme così come egli le ha espresse nelle sue conferenze e nelle sue omelie, in particolare nella dichiarazione del 21 novembre 1974: «Noi aderiamo con tutto il cuore, con tutta la nostra anima alla Roma cattolica, custode della fede cattolica e delle tradizioni necessarie alla conservazione di questa fede, alla Roma eterna, maestra di saggezza e di verità. Noi invece rifiutiamo e abbiamo sempre rifiutato di seguire la Roma di tendenza neomodernista e neo-protestante che si è chiaramente manifestata nel Concilio Vaticano II e dopo il Concilio in tutte le riforme che ne sono derivate».
      Negli scambi di vedute che essa ha avuto durante questi ultimi anni con Roma, la Fraternità ha potuto constatare la fondatezza e la necessità dei due preliminari richiesti (1), i quali procurerebbero un grandissimo bene alla Chiesa restituendole almeno una parte dei suoi diritti alla propria Tradizione. Non soltanto il tesoro di grazie di cui gode la Fraternità sarebbe tolto da sotto il moggio, ma apporterebbe anche la medicina di cui il Corpo mistico ha così grande bisogno per guarire.
      Se, dopo la loro realizzazione, la Fraternità aspetta la possibilità di discussioni dottrinali, è solo al fine di far risuonare più fortemente nella Chiesa la voce della dottrina tradizionale. Infatti, i contatti che essa mantiene sporadicamente con le autorità romane hanno per unico scopo di aiutarle a riappropriarsi della Tradizione che la Chiesa non può perdere senza rinnegare la propria identità, e non la ricerca di un vantaggio per se stessa, o di giungere ad un impossibile “accordo” puramente pratico. Il giorno in cui la Tradizione ritroverà tutti i suoi diritti, «il problema della riconciliazione non avrà più alcuna ragione di essere e la Chiesa ritroverà una nuova giovinezza» (2).
      In questo lungo lavoro di riconquista, il Capitolo incoraggia tutti i membri della Fraternità a vivere ancor più intensamente, conformemente agli Statuti, di questa grazia che appartiene loro: l’unione alla grande preghiera del Sommo Sacerdote, al Santo Sacrificio della Messa. Che essi ne siano convinti, insieme ai loro fedeli, che è in tale sforzo di una santificazione sempre più grande nel cuore della Chiesa che si trova l’unica soluzione ai mali presenti: la restaurazione della Chiesa per mezzo della restaurazione del sacerdozio.
      
Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà.
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       (1) La libertà intera e senza condizioni per la Messa tridentina e il ritiro del decreto di scomunica dei quattro Vescovi della Fraternità.
       (2) Lettera di Mons. Lefebvre a S.S. Giovanni Paolo II, 2 luglio 1988.

 

 

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