Scusate il ritardo, ma a giochi conclusi volevo far notare a Fazio e a Saviano, adattandomi al loro stile, che non hanno spiegato alcune cose.

       Non hanno spiegato perché i “democratici” sono così autoritari, spocchiosi, intolleranti, verso chi non pensa come loro.

       Non hanno spiegato perché hanno dato il nobel a Dario Fo, ma non solo.

       Non hanno spiegato che mestiere farebbero Paolo Rossi, Cornacchione, Guzzanti, Daniele Silvestri, Dario Fo e tanti, tantissimi altri artisti se non fossero di sinistra.

       Non hanno spiegato di cosa parleranno i suddetti una volta che non ci sarà più il Cavaliere.

       Non hanno spiegato come è possibile che in un paese a maggioranza conservatrice, con un governo dittatoriale di centrodestra, con tutte le televisioni in mano al tiranno, ci siano solamente trasmissioni “culturali” di sinistra.

       Non hanno spiegato come mai i paladini dell'uguaglianza (cioè essi stessi), sono, come ha osservato qualcuno, forti coi deboli e deboli coi forti.

       Non hanno spiegato perché Don Gallo è ancora Don, ma questo in effetti è inspiegabile.

       Non hanno spiegato come sono riusciti a rendere patetico e noioso (come loro) persino uno come Benigni.

       Non hanno spiegato perché tutti gli antiberlusconiani pubblicano con case editrici di Berlusconi, non disprezzando i suoi soldi solamente quando vengono trasferiti nelle proprie tasche.

       Non hanno spiegato che i sinistri, se vanno dicendo da circa quindici anni che il berlusconismo è giunto alla fine, forse non sono molto lungimiranti.

       Non hanno spiegato perché sono loro a decidere per tutti chi è di sinistra, quali sono i suoi valori e chi è di destra, e quali sono i suoi valori; e soprattutto non hanno spiegato perché i valori della loro sinistra e della loro destra sembrano coincidere per vacuità e qualunquismo.

       Non hanno spiegato perché i progressisti sono sempre in grande maggioranza, ma solo nei salotti buoni.

       Non hanno spiegato perché Englaro, Welby & C. hanno bisogno di essere sponsorizzati da uno che gode di grande credito come Saviano stesso, per essere fatti “digerire” dal grande pubblico.

       Non hanno spiegato come fanno ad essere contrari alla pena di morte per il colpevole, ma favorevoli alla pena di morte per l’innocente.

       Non hanno spiegato perché temono così tanto gli innocui movimenti pro-life.

       Non hanno spiegato perché a guardarli si ha l'impressione che, anziché difendere i deboli, lavorino per conto dei poteri forti.

Marco Manfredini