Precisiamo che articoli, recensioni,
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non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo
se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice
comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione),
pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.
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«Sono come don Camillo» «Era un prete che sapeva come trattare i nemici di Nostro Signore» di Giancarlo Beltrame Fonte: L’Arena - lunedì 30 ottobre 2006 - cronaca pag. 8 |
Qualcuno direbbe: una volta tanto le proteste fanno effetto, ma non è così. La Redazione Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi |
- Piacere, sono don Camillo... |
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In chiesa, alle sue spalle, perché nel vecchio rito il sacerdote sta rivolto al tabernacolo (3), un’ottantina di fedeli, anzi di «fedelissimi». |
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- Dove è nato? |
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- Lei sarebbe quindi di fatto un immigrato extracomunitario... |
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- Dove ha compiuto i suoi studi? |
(1) Siamo quindi ben lontani dalle frettolose messe moderne... (2) Facciamo notare che quel rito è impropriamente detto tridentino, infatti esso risale agli Apostoli, sicché se gli si volesse dare una coloritura dispreggiativa, di "superato", ci si sbaglierebbe di grosso! (3) Se si considera che nel tabernacolo c'è Nostro Signore Gesù Cristo in corpo, sangue, anima e divinità, la frase sarebbe più corretta se dicesse che in quel "vecchio" rito il Sacerdote sta rivolto a Dio, ovvero non dà le spalle a Dio, ma al popolo. (4) Perché tanta meraviglia? È tanto strano assistere ad una Messa (maiuscolo) vera? (5) A loro noi abbiamo fornito varie copie del nostro Catechismo (6) Come si vede, di "don Camillo" ce n'è in giro... Grazie a Dio! (7) Non crediamo che don Vilmar si sia espresso esattamente in questi termini, vescovo Lefebvre... hanno accettato l'autorità... Ma non vogliamo essere troppo polemici. Aggiungiamo soltanto che un Cattolico, e un Sacerdote in particolare, Messa e Papa li scrive in maiuscolo.
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L’Arena - lunedì 30 ottobre 2006 - cronaca pag. 8 L’omelia durante la messa in latino «Ci vorrebbe un imperatore Assistere a una messa in latino è come un tuffo nell’infanzia. I turiboli che spargono incenso, i rituali salmodiati, le donne con il velo sulla testa. Ed è curioso come questi elementi rituali siano straordinariamente vicini ad alcuni altri della religione islamica (8), dalle nenie dei muezzin ai chador delle donne. Un paragone che per i tradizionalisti, lo sappiamo, è come un bestemmia. (9) |
(9) Noi tradizionalisti sappiamo che la bestemmia è un'altra cosa: il suo paragone è soltanto un raglio d'asino! Se poi sapeva che quel paragone era una bestemmia, e ciò nonostante l'ha fatto, significa che voleva offendere... (10) Balaustra, non ringhiera: un po' di proprietà lessicale non guasterebbe. (11) Gli ultimi tre periodi e quell'amen fuori virgolette hanno il sapore dello sfottò: lo sfottò di chi non ha capito nulla e ride scioccamente di quel che ha udito: il riso dell'ebete! |