Precisiamo che articoli, recensioni, comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione), pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.

[Indice degli articoli]   [Home]


COISPCoordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia

Basta con la disinformazione: non sono poveri cristi!
Comunicato stampa 153/06 del 2 agosto 2006

Segnalato da Maurizio Ruggiero
Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

Oggetto: basta con la disinformazione: coloro che stanno uscendo di galera, grazie all’indulto, non sono poveri cristi!

 

 

      “Purtroppo -afferma il Segretario Generale del Coisp, Franco Maccari- chi governa sa quello che fa, ma non conosce né vuole intendere ciò che i provvedimenti di legge comporteranno. Mi riferisco all’indulto, ma lo stesso concetto può applicarsi anche all’immigrazione generalizzata.”
       “L’indulto - continua Maccari - reca con sé tre conseguenze:
                  il rammarico delle Forze dell’Ordine, che con fatica, sacrificio e lunghe indagini hanno assicurato alla giustizia delinquenti ora liberi, peraltro mettendo a rischio la propria incolumità;
                   • una nuova ondata di criminalità, poiché alla delinquenza attuale, già in aumento esponenziale, andrà a sommarsi quella di almeno il 50 per cento dei favoriti dall’indulto, poiché criminali pluripregiudicati;
                  •  il vacillare di quella “certezza della pena” che dovrebbe porsi, nelle società cosiddette civili, come deterrente alle azioni criminose.
       “Ma c’è di più - aggiunge Maccari - infatti da parte dei fautori e dei sostenitori dell’indulto, si tenta di far recepire all’opinione pubblica che i delinquenti rilasciati sono solo dei poveri cristi, ladruncoli, povera gente imprigionata da magistrati cattivi e da una legge troppo severa. Niente di più falso! Chi commette crimini gode all’inizio di tutta una serie di provvedimenti atti al suo ravvedimento e recupero; sono misure che in larghissima parte non prevedono la prigione. La reclusione viene comminata per atti molto gravi e soprattutto per azioni delinquenziali reiterate. Perciò basta con la disinformazione! Chi è in galera, ovvero chi sta uscendo in questi giorni dalla galera, sono pluripregiudicati, condannati alla reclusione come misura finale non di un atto ma di un percorso delinquenziale! Gente che in buona parte in prigione ci tornerà ben presto, magari attendendo questa volta l’amnistia.”
       “Non avevamo dubbi che Heidi Giuliani fosse d’accordo con l’indulto -conclude Maccari- sempre posto che abbia imparato cosa vuol dire grazie agli indottrinamenti di partito. Però la sua affermazione “Sappiamo che nella storia della Repubblica poliziotti e carabinieri non hanno mai pagato, godono di un’immunità sicura”, ci fa supporre che alla Giuliani in questione manchi proprio un po’ di storia e di nozioni, evidentemente non ancora acquisite. Per lei, meglio quindi iniziare il percorso politico in una piccola tribù africana piuttosto che qui da noi. Sempre ammesso che in Africa la vogliano.”

Dott. Tullio Cardona
Responsabile Ufficio Stampa

 

 

[Indice degli articoli]   [Home]