Precisiamo che articoli, recensioni,
comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati
non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo
se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice
comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione),
pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.
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A dimostrazione che quando parliamo male di un Papa lo facciamo con nostro vivo disappunto e perché costretti dall'amore per la nostra Santa Madre Chiesa, pubblichiamo volentieri questo articolo che riabilita in toto un altro Papa, veramente grande, Bonifacio VIII. Volesse il cielo che potessimo fare altrettanto di altri Papi del nostro tempo!... La Redazione Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi |
Nella seconda metà del XIII secolo l’Italia può considerarsi l’obiettivo privilegiato delle mire egemoniste di almeno tre schieramenti: Angioini, Aragonesi, Impero. |
A Filippo IV di Francia che intendeva asservire la chiesa nazionale per farne una “cappellana” di palazzo, Bonifacio VIII oppose la lucidità del supremo pastore, nonché del servus servorum Dei. |
Ma cerchiamo di analizzare il documento incriminato. |
I poteri devono collaborare per ottenere il bene sia spirituale sia temporale degli uomini ad essi sottoposti, ma sono distinti e indipendenti tra di loro. "Le parole di teocrazia e ierocrazia - concludeva Le Bras - sono da mettere nel magazzino delle antichità non venerabili". |
Concludendo, sempre restando a Dante, riteniamo verosimile che Niccolò III dovrà attendere a lungo, poiché “quel d’Alagna” è in ben altro regno. Il Crociato |
(1) Storia dell'Inquisizione, Tascabili economici Newton, p. 18. (2) Gelasio I, Epistula ad Anastasium Imperatorem, in Patrologia Latina, vol. LIX, col. 42. (3) Card. Alfonso Stickler, Il Giubileo di Bonifacio VIII. Aspetti giuridico-pastorali, Edizioni dell’Elefante, Roma 1977, p. 39. |