Precisiamo che articoli, recensioni,
comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati
non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo
se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice
comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione),
pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.
|
05/11/2005 |
Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature e quanto scritto nello spazio giallo sono della Redazione |
L'antefatto... La Chiesa: Darwin non è in contrasto con la Creazione Fonte: il Giornale.it |
Cominciamo col contestare il titolo: non è "la Chiesa" a dire una tale assurdità, ma il Card. Paul Poupard... un superficiale qualunque, come ben evidenzia Maurizio Blondet nel suo articolo. |
La teoria dell'evoluzione di Darwin e la creazione del mondo secondo le Sacre scritture possono convivere tranquillamente. Parola di cardinale (1). È stato Paul Poupard, porporato francese e «ministro» della cultura del Vaticano (2) a bacchettare (3) ieri il rigido «creazionismo» di quanti pretendono di leggere alla lettera la Bibbia negando le acquisizioni della scienza (4). Lo ha fatto ieri, in occasione della presentazione del congresso sull'infinito, promosso dal progetto Stoq (Science, theology and the ontological quest), in programma dal 9 all'11 novembre alla Pontificia università lateranense. |
|
(1) Ricordiamo che i cardinali, e il Poupard in particolare, non hanno il dono dell'infallibilità, quindi dire "la Chiesa ha detto" sol perché un qualunque cardinale ha parlato è peccare di grave illazione. (2) Anche questo è un segno dei tempi: se tale è il ministro della cultura, povera scuola! poveri alunni! povera Chiesa! Quanto all'essere francese, non esprime nessuna garanzia, infatti sappiamo tutti che la Francia sforna i peggiori modernisti (e Poupard è uno di questi) e i migliori tradizionalisti. (3) Il Poupard che bacchetta ci richiama alla memoria la figura di certi rozzi e ignoranti maestri che invece d'insegnare sapevano solo usar la verga sui loro malcapitati alunni. (4) Non ci stancheremo mai di ripetere che la cosiddetta "scienza" non ha mai né fatto "acquisire" né dimostrato assolutamente l'evoluzionismo, il quale è un'accozzaglia di teorie assurde, improponibili e indimostrate che con la certezza e la positività della Scienza non hanno assolutamente niente a che vedere. Gli evoluzionisti finora hanno saputo chiedere soltanto degli atti di fede alle loro teorie (al plurale, non una, ma tante...): quella fede che loro negano alla religione la pretendopno per le loro favole... cretine per bambini deficienti! (5) Se veramente la Moratti avesse fatto questo, sarebbe stata una grande o almeno avrebbe significato che lei ha degli studenti italiani più rispetto di quanto non ne abbia il francese Paul Popard! Brava! Nel XXI secolo non si può continuare a raccontare stupide favole contrabbandandole per fatti di scienza! Lasciamo che ci creda l'incartapecorita Montalcini, premio nobel, gran titolata e gran venerata..., noi non ci facciamo impressionare dai titoli e dalle medaglie! (6) Che brutto vocabolo! da ghetto! Già esso da solo è sufficiente a far capire da che parte stanno il Poupard e il Gianfranco Basti: l'avere ghettizzato con un tal termine chi la pensa diversamente equivale ad una condanna senza appello. Bontà loro! Se parlassero in nome proprio, forse, una tale immotivata accusa-condanna potrebbe essere pure accettabile, almeno nei limiti (invero molto infimi) dei personaggi che l'hanno emessa, ma il guaio è che ardiscono parlare in nome della Chiesa! (7) Per quel che può valere il parere personalissimo di GPII!... Fesserie GPII ne ha dette tante, una in più, una in meno, il personaggio è sempre lo stesso... E comunque GPII nell'assertire quanto detto non ha impegnato la sua infallibilità di Papa, non ha definito una verità! per cui il suo dire non dimostra e non può avvalorare alcunché. (8) Tutto sta nell'intendersi su cosa significhi per il Basti cielo e terra... e non basta che Basti definisca falsa quell'affermazione. (9) Avremmo obiettato meglio se il Basti avesse chiarito come e con che cosa è stata superata la "pura casualità"... Ma date le premesse pensiamo che "a non stare in piedi scientificamente" non sia soltanto la pura casualità... |
Passiamo ora all'articolo di Maurizio Blondet, del quale ammiriamo la chiarezza di linguaggio. Aggiungiamo che l'articolo è particolarmente pregevole perché batte il nemico sul suo stesso terreno: dimostra l'infondatezza della tesi evoluzionista senza ricorrere né alla Bibbia né ad alcun altro argomento religioso, pur non volendo con ciò escludere che la discussione abbia legittimità e fondamento pure sotto l'aspetto religioso. La Redazione |
CITTA' del VATICANO - Tempo fa ebbi modo di ascoltare il cardinale Paul Poupard: lo giudicai, come molti della sua casta, un «superficiale» (10), per usare un eufemismo. L'impressione è confermata dall'ultima uscita del prelato, che ha voluto spezzare la sua lancia a favore del darwinismo. |
(10) Abbiamo sempre ammirato Maurizio Blondet per la sua chiarezza nel dire vino al vino: ha usato l'altezza della sua fama non per compiacere il potente di turno (come spesso fa qualche illustre vaticanista...), ma la verità: amicus Plato, sed magis amica veritas. (11) Nell'era delle convivenze e delle coppie di fatto qualcuno (similis cum similibus...) pensa che una simile volgarità possa aver luogo anche in ambito ecclesiale: a noi fanno schifo l'immagine e i termini. |
Queste frasi rivelano che il cardinale Poupard non sa di cosa parla, e che egli ha tratto tutta la sua informazione dell'attuale polemica fra «creazionismo» ed «evoluzionismo» da un'affrettata lettura di qualche giornale. |
(13) Certo qui il lavoro dell'autore è pregevole perché batte il nemico sul suo stesso terreno, ma non crediamo che Blondet intenda restringere il campo dell'opposizione, limitandola soltanto all'ambiente scientifico. |
La teoria dell'«intelligent design» è una teoria scientifica: ha il suo rigore sottile, che probabilmente supera le capacità intellettuali di Poupard. |
|
Ora, applichiamo il principio a un essere vivente, al più «semplice» dei batteri, quelli ciliati, con delle «code» che permettono loro di navigare nel liquido. |
|
Ecco dunque l'idea: le cellule, come la trappola per topi, devono essere state progettate in una volta sola, in un unico processo intellettuale. |
|
Così, una normale intelligenza (eccettuati i giornalisti e i Poupard) riesce a intuire che cos'è la teoria della «progettazione intelligente». |
|
Il DNA è un altro esempio, e quello definitivo. |
|
E' come dice Behe: provate a mettere in un computer un programma fatto a casaccio, e vedete se «gira». |
|
Ho cercato di spiegare. E' Poupard che confonde la creazione con l'evoluzione, quando ci assicura che sono «compatibili». |
|
Poupard ha perso un altra occasione per tacere. Maurizio Blondet |
|