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RICEVIAMO, 21-07-2009
dalla Sig.ra Olimpia

 

Repetita juvant

      Di primo acchito non avremmo voluto rispondere a questa breve lettera della Sig.ra Olimpia, perché la risposta si trova già nei nostri articoli, anzi fin nel nostro primissimo articolo, "Medjugorje: un falso dei carismatici !!!". Evidentemente la Sig.ra Olimpia è stata un po' frettolosa..., e non è la sola. Ma memori dell'antico adagio, repetita juvant, le rispondiamo riportando quanto già scritto.

      Spett.le Redazione,
sto leggendo il vostro articolo riguardo alle presunte apparizioni
della MADONNA a Medjugorje, e mi viene spontanea questa domanda:

 

      Sig.ra Olimpia,
non ci è chiaro a quale nostro articolo lei si riferisca, comunque ci teniamo a precisare che per noi quelle "apparizioni" più che presunte sono inesistenti, false e certissimamente non della Santissima Madre di Dio: lo sosteniamo unitamente a S. Madre Chiesa che già si è espressa per bocca di due suoi Vescovi titolari per giurisdizione.

se fossero apparizioni di natura non Divina, come puo' indurre le persone alla confessione, alla comunione, alla S.Messa ma soprattutto alla recita quotidiana del S Rosario?

Olimpia

 

nel dominio dei fenomeni soprannaturali straordinari, la potenza del demonio è immensa. Con il permesso di Dio, egli ha il potere di apparire sotto le sembianze di «Angelo di luce» e persino di apparire sotto l'aspetto esterno di Nostro Signore o della Vergine Maria, come fece a Lourdes davanti ad una cinquantina di "veggenti" dopo il ciclo di apparizioni a Bernardette (cf. Mons. L. Cristiani, Presenza di Satana nel mondo moderno, Ed. France-Empire, 1960, cap. "Le diavolerie di Lourdes", pagg. 59-91). Ed egli può allora operare tutti i tipi di prodigi e di inganni: estasi, levitazioni, fenomeni luminosi, rumori insoliti, predizioni, parlare in lingue, senza omettere i discorsi pii e gli inviti all'ascesi più rigorosa. Le concessioni alla verità e al bene non gli costano niente purché, a lungo andare, gli riesca di insinuare qualche errore nocivo alle anime e pericoloso per la Chiesa.

Gli specialisti di teologia mistica ci forniscono numerosi criteri di discernimento chiari e precisi, che permettono di distinguere le manifestazioni divine autentiche da tutte le loro contraffazioni: sia che si tratti di imposture o di turbe psico-patologiche o di interventi demoniaci; questi tre elementi d'altronde combinano molto spesso in maniera inestricabile la loro azione al servizio dell'errore e del male.
       Non si tratta solamente di stabilire la salute fisica e il buon equilibrio psichico dei "veggenti" e nemmeno di indagare nella loro vita morale e spirituale. Questi criteri sono necessari, ma non sufficienti. [...]
       I criteri decisivi sono d'ordine obiettivo; essi si riferiscono alla natura e al contenuto dottrinale dei fatti presentati come provenienti da Dio. Questi sono criteri sicuri e prioritari, giacché né Dio né la Vergine Maria sono degli sconosciuti per la Chiesa. È per questo che «è sufficiente che un solo punto certo sia contraddetto in fatto di dogma [...] per potere affermare che chi parla non è inviato da Dio» (Poulain, Des Grâces d'oraison, Traité de théologie mystique, pag. 357, Parigi 1906. Cf. tutto quanto esposto sulle «Révélations et visions», p. 293-294). D'altra parte, Dio non suole intervenire in maniera straordinaria senza motivo evidente: se il messaggio ricevuto è banale e non fa che ripetere luoghi comuni o parole di apparizioni precedenti, esso è sospetto.
       Ricordiamoci, inoltre, che se una «apparizione» autentica deve essere vera, buona e degna di Dio in ogni sua parte, un'«apparizione» illusoria o diabolica, al contrario, non è mai interamente malvagia. L'inganno va a volte molto lontano e la contraffazione può presentare delle somiglianze notevoli con le manifestazioni divine autentiche. La storia della Chiesa ce ne fornisce esempi famosi.
Tale fu nel XVI secolo quella di una certa Madeleine de la Croix, francescana di Cordova, votata fin dall'infanzia al demonio, che, per trentotto anni, trasse in inganno i più grandi teologi, i Vescovi, i Cardinali dando tutte le apparenze di un'anima dotata di carismi straordinari (Poulain, op. cit. p. 336).
L'esempio di Nicole Tavernier, a Parigi, durante i guai della Lega (l'associazione dei cattolici di Francia nel XVI secolo -n.d.r.-), può essere forse ancora più stupefacente. «Ella aveva la reputazione di essere una santa e di operare miracoli. Di fatto, ella prediceva l'avvenire, aveva delle estasi, delle visioni e rivelazioni e compiva degli incontestabili prodigi. Digiunava e parlava senza posa della necessità di fare penitenza per uscire dalle condizioni in cui ci si trovava. Essa annunciava che, se ci si fosse pentiti dei propri peccati, si sarebbe vista la fine delle calamità pubbliche. Dietro suo incitamento, la gente si confessava e comunicava. In diverse città della Francia, si ordinarono perfino delle processioni. Ed ella stessa ne fece fare una a Parigi alla quale assistette il Parlamento accompagnato dalla Corte e da un gran numero di cittadini. Ma presto la beata Acarie riuscì a smascherarla, dimostrando che il demonio era l'autore di tutto quanto in essa si vedeva di straordinario e che egli sapeva perdere un po' per guadagnare molto» (J.-B. Boucher, Madame Acarie, Parigi 1982; citata da H. Bremond, Histoire du sentimente religieux, tomo II, p. 69-71).

       

 

Veda anche quanto scritto in Ancora su Medjugorje... #2 e in Medjugorje: segreti...

Comunque, Signora, solo per restare sul piano della sua domanda, significa qualcosa che la "guida spirituale dei sei veggenti" sia accusata di rapporti con una suora e anche di «aver diffuso l'eresia» e «manipolato le coscienze»? Parliamo del frate francescano Tomislav Vlasic, accusato e... condannato!

Sperando di esserle stati utili,
cordialmente la salutiamo in Gesù, Maria e Giuseppe.
La Redazione


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