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RICEVIAMO, 20-06-2006
dal Sig. Federico

 

      Spett.le Salpan,
       [...] L'anno scorso, di questi tempi, decisi di iscrivermi ad un corso di teologia per laici, uno di quelli che dovrebbe permettere, dopo la sua conclusione, di insegnare religione, anzi la Religione, nelle scuole pubbliche.

 

      Si è chiesto come mai oggi non s'insegni più tanto Catechismo, mentre pullulano i "corsi di teologia"?
      Per i bambini è sufficiente non insegnare il Catechismo e distrarli con tanti giochini e disegnini cretini (tutto in ini).
      Ai ragazzetti si offre la possibilità di incontrarsi in parrocchia liberamente, molto liberamente, con le ragazzine (succintamente vestite, col pancino doverosamente scoperto, con la gonnellina alla moda...).
      Per chi invece potrebbe cominciare a ragionare con la propria testa, eccoti il corso di teologia che le idee te le forma... forma, per modo di dire, infatti il termine più esatto è "guasta", e spesso irriparabilmente.
      Dimostrazioni:
      I bambini non sanno niente di Dio, dei Sacramenti, dell'Eucaristia...
      L'immoralità è dilagante e la moda la più volgare.
      Nelle scuole non si insegna LA Religione, ma le altre "religioni".
      Conseguenze:
      Non mandiamo i nostri bambini al catechismo: facciamoglielo noi, in casa nostra.
      Non mandiamo i nostri ragazzi ai ritrovi parrochiali e curiamo che il loro abbigliamento sia intelligente, appropriato e comodo.
      Non facciamo frequentare l'ora di religione a scuola, anche per non stipendiare coloro che ci rovinano i figli.

       ebbene' credo di aver commesso uno degli errori più gravi e madornali della vita mia, dettato forse dalla mia ingenuità. il perchè? presto detto:

 

      Lo crediamo bene. Ringrazi Dio che gli ha aperto gli occhi. Consideri che seguire simili corsi è un grave atto d'imprudenza, è non fuggire il pericolo, e lo Spirito Santo avverte: "Chi ama il pericolo perirà in esso".

       non avete idea delle eresie che, mio malgrado, sono stato costretto a sentire e... "vedere": preti in maglione di flanella che comunicavano, gloriandosene,

 

      Lo immaginiamo. E qui pensiamo a quanti ci accusano di essere criti nei confronti dei preti, dei Vescovi e del Papa: possibile che simili eresie e sconcezze le conosca soltanto lei o noi? I "Pastori" non ne sanno niente? E perché mai non intervengono? Perché mai prediligono e proteggono eretici e cafoni, mentre condannano aspramente i tradizionalisti che non dicono eresie e si comportano con decoro?

       di aver fatto tenere l'omelia a "sacerdotesse" luterane (deprecando il fatto che le donne non avessero spazio nel Sacerdozio)

 

      Quando è il pastore che invita il lupo a proteggere le pecore, che ne sarà di esse? L'eretico che può insegnare? Eresie!

       nella propria parrocchia,

 

      e magari nella propria alcova

       che trattavano da dementi i Padri riformatori tridentini e da "sporchi reazionarii" (son parole testuali!),

 

      Il bue dice cornuto all'asino...
      D'accordo sul "reazionari", ma sporchi proprio no!!! Non avevano la cafoneria e e la sporcizia dei pretonzoli moderni, questi sì davvero sporchi e nauseabondi... da vomitare!

       donne scelte per insegnare teologia della rivelazione, che proponevano il noto slogan modernista della evoluzione dei dogmi...

 

      Certo, per loro a tempi nuovi corrispondono verità nuove, dogmi nuovi, Dio nuovo... È la loro professione di mancanza di fede

       Lo confesso, sono stato un ingenuo a scegliere di iscrivermi a quell'istituto di scienze religiose e adesso non so che fare. Che Dio mi aiuti, soffro proprio nel constatare queste nefandezze.

In Christo, Federico

 

      Dice bene, è stato un ingenuo, ma ora agisca con il candore della colomba e per riparare un tantino al mal fatto se ne esca da quella bolgia sbattendo forte la porta: professi apertamente la sua fede e rinfacci a quei giuda il loro tradimento.
Ovviamente consideri anche se la santa prudenza le consigli un'uscita silenziosa.

       ho appena letto alcuni vostri interessanti articoli, rimanendo turbato da una frase che in uno di essi ho trovato scritta: "esiste anche il peccato di omissione". è vero ed io credo di aver commesso ripetutamente codesto peccato quando, sentendo pronuziare le eresie di cui ho scritto nella precedente, durante le lezioni, pur col cuore gonfio di sdegno misto a dolore, non intervenivo, ma, per pavidità e mero quieto vivere, facevo orecchie da mercante. non posso, quindi, che constatare d'essere un don abbondio, oltrechè un peccatore. ho letto, altresì, che siete Monarchici Borbonici, ebbene vi dico che i miei antenati erano sudditi dei Suddetti sendo io di Pescara!

In Christo, Federico

 

 

 

 

 

 

 

 

Adesso non si abbatta, importante è aver aperto gli occhi, aver capito il proprio errore, abbandonare l'esempio di Don Abbondio e seguire quello di Fra' Cristoforo, con l'aiuto della Madonna e di San Giuseppe, per amore e gloria di N.S. Gesù Cristo e della sua Chiesa.       


      

 

Cordialmente, in Gesù, Maria e Giuseppe,
la Redazione

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